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lunedì 3 maggio 2004
 

Ci sono cose importanti che nominiamo continuamente ma spesso non sappiamo esattamente cosa sono. L'infinito, la scienza, il tempo. Uno di questi concetti è il potere. In questo libro di JK Galbraith, "Anatomia del potere", l'economista americano (di origine canadese) cerca di rispondere a una domanda precisa: cos'è e come funziona il potere. Non è una domanda semplice e JKG non propone alte teorie o intuizioni fulminanti ma solo una sana scarriolata di buon senso.
Il potere sarebbe di tre tipi, punitivo, remunerativo, condizionatorio, dal più grezzo e feroce al più sofisticato e moderno e verrebbe da tre fonti: proprietà, organizzazione e personalità. JKG fa una breve storia dell'evoluzione dei concetti di potere, e nota come nel tempo si sia reso sempre più sofisticato, spostandosi da una combinazione proprietà/potere punitivo a una organizzazione/potere condizionatorio.
La necessità di abbandonare le forme più rozze del potere è dovuta alla reazione che necessariamente ogni potere suscita, quindi un potere è tanto più efficace quanto è occulto e accettato come inevitabile. Viene immediatamente in mente il potere delle religioni, a cui ci si sottomette volontariamente, o quello economico, che fa salti mortali per convincerci che è inevitabile. E' vero. Il nano dice che le sue televisioni sono indipendenti, e per altri sono le leggi immutabili del mercato a costringerli a far cucire palloni ai bambini cambogiani. Figuriamoci.
Ironicamente, nota l'autore, sono proprio coloro che negano più ostinatamente di avere il potere a essere i più sistematici sopravvalutatori del potere che possiedono. Infatti l'illusione del potere fa sì che ci si convinca di avere un potere ben più grande di quello che si possiede effettivamente (in quanto esagerare nell'esercitarlo espone immediatamente alla nascita di un contropotere).
I poteri pericolosi sono quelli che meglio si nascondono, per esempio il potere militare (JKG scrive nel 1983 e probabilmente pensa al colossale riarmo reaganiano) che riesce a mantenere grande organizzazione e proprietà (non sono rari i casi di politici comprati o convinti dalle lobby militari) e può esercitare liberamente i tre tipi di potere. In america latina erano allora molto evidenti i risultati di un potere così fuori controllo.
Galbraith è acuto, e scrive bene. Il libro è corto e interessante, anche se forse un po' datato. A me è piaciuto.

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