Ho poi finito di leggere "On intelligence"
di Jeff Hawkins. Come dicevo il libro è il tentativo di spiegare il
funzionamento dell'intelligenza e si basa sulle ricerche degli ultimi
anni. Secondo JH la cosa fondamentale da notare è come la corteccia
cerebrale (la sede dell'intelligenza) è straordinariamente uniforme.
La sua tesi è quindi che esista un unico algoritmo alla base del nostro
essere intelligenti e questo algoritmo sia la memorizzazione
associativa di stutture (che mi sembra la traduzione giusta di
patterns) e previsione del futuro. Il fatto che questo avvenga per
tutti i tipi di strutture (a basso livello per le strutture sensoriali,
ad alto livello per le strutture concettuali) spiega come mai,
nonostante una organizzazione sostanzialmente gerarchica delle aree
cerebrali, l'algoritmo sia lo stesso per tutte. In più ci sono
retroazioni e scorciatoie a tutti i livelli. Quindi da una parte solo
gli
eventi importanti o non spiegati emergano fino al livello più alto,
quello della coscienza (un po' come gli eventi dei linguaggi di
programmazione), dall'altra il riconoscimento (per es.) di una
faccia dice allo sguardo di concentrarsi sugli occhi e sull'espressione.
Non ha senso andare più nel dettaglio, maggiori informazioni sono reperibili sul sito del libro. Consiglio comunque al solito di leggere una recensione vera, e ve ne ho trovata una
che mi è piaciuta e su cui sono abbastanza d'accordo, specialmente sul
fatto che dallo spiegare come funziona il cervello al prevedere in
breve tempo macchine intelligenti il passo può essere molto più lungo
di quello che dice JH (forse ha pensato anche lui che l'ottimismo è
il profumo della vita). Un altro piccolo difetto che ho trovato è
la difficoltà disuguale delle varie parti del libro. Prima di leggere
il capitolo sei fate un bel respiro perché verrete bombardati dai
dettagli (mi sa che per capire meglio dovrei rileggerlo).
Complessivamente un libro molto interessante.