La teoria dei Gruppi e lo studio della simmetria sono parti della matematica che un ingegnere tocca solo di striscio. Questo anche vent'anni fa, figuriamoci adesso. E' un peccato perché è un argomento molto interessante. Naturalmente non ho le forze di mettermi a studiarlo adesso, quindi il massimo che posso fare è leggere il libro di Mario Livio "The Equation That Couldn't Be Solved" (che nel lungo tempo che ha passato sul mio comodino è stato recensito da Slashdot ed è poi uscito in italiano).
L'equazione del titolo è l'equazione di quinto grado, che non è risolubile per mezzo di una formula. Se conosci un po' di storia della matematica hai già capito che Livio non perderà occasione per parlare di Cardano, Tartaglia e contemporanei, per poi passare ai "geni sfigati" Abel e Galois. In particolare questa deve essere la quarta o quinta volta che leggo la biografia di Galois, morto a ventun anni in duello per una donna. Nonostante il tema pluririciclato Livio è un ottimo biografo (nel caso di Galois ha anche fatto delle ricerche in proprio e propone una sua teoria sullo svolgimento del duello fatale). Livio segue la regola della formula (ogni formula nel libro dimezza le vendite) ma si sforza comunque di far trapelare qualcosa di quello che sta sotto (continuo a pensare che a questi libri una bella appendice con qualche dimostrazione non farebbe male) con buoni risultati.
Meno efficace è l'ultima parte del libro in cui si citano tutti i modi in cui è importante la simmetria, nella scienza, nell'arte, nella musica. Questi capitoli ci sono spesso (Odifreddi per esempio ce li ha in tutti i suoi libri) e sono quasi sempre inutili. Quindi leggete velocemente il capitolo sette e saltate l'otto. Tolto questo è un libro piacevole. Se poi non sai niente di Abel e Galois probabilmente ti piacerà un sacco.