Roger Penrose è un matematico che ha una teoria della mente piuttosto particolare. Secondo lui, per motivi che vengono dai teoremi di Gödel e Turing, non è possibile l'intelligenza o l'autocoscienza senza una componente quantistica decisiva. Il cervello è in sostanza un calcolatore quantistico. Nei suoi "La mente nuova dell'imperatore" e "Ombre della mente" descrive le sue idee in grande dettaglio (ho letto solo il primo). Questo "Il Grande, il piccolo e la mente umana" è invece una specie di bignami delle sue teorie e ospita anche critiche dei suoi detrattori, con una sua risposta finale.
Il libro è diviso in tre capitoli (più il dibattito finale), uno sulla relatività generale, uno sulla meccanica quantistica e uno sull'applicazione dei risultati alla mente umana. L'argomento principale di Penrose si basa sul risultato di Turing della non calcolabilità di alcuni risultati matematici (in questo margine non ho spazio sufficiente per spiegarmi meglio, direbbe taluno). Mentre leggevo mi sono fatto un'opinione (del tutto profana) sul significato di questo risultato e mi sono accorto con gioia che (per caso) era la stessa che è venuta in mente a Turing (e che Penrose contesta):
[..] se la macchina è considerata infallibile essa non può essere anche intelligente. [..] Ma quei teoremi non dicono nulla su quanta intelligenza può essere esibita, se una macchina non ha pretese di infallibilità [Alan Turing]
Non condivido le idee di Penrose, ma condivido il modo di presentarle. Lui non si nasconde dietro a olismi misteriosi ma cerca di trovare una spiegazione fisica (ancorché fantasiosa) per le sue idee. Potrebbe anche aver ragione, in fondo. Nel dibbattito c'è l'intervento di un filosofo, Abner Shimony, su cui non potrei dir nulla perché mi è risultato totalmente incomprensibile (altro che teorie di gauge non abeliane), e un lucidissimo intervento di Stephen Hawking, riduzionista spudorato, che mi trova molto d'accordo.
Penrose rimane comunque un maestro di divulgazione. Nel suo "La mente nuova dell'imperatore" c'è la migliore spiegazione della macchina di Turing che abbia mai letto. Se ti interessano i temi e non hai letto i tomi questo è un buon libro.