Camilleri sforna romanzi in serie. Questo "La pensione Eva" non è certamente uno dei suoi migliori anche se è passabilmente divertente e pieno di nostalgia. La storia sarebbe quella di un casino (la pensione del titolo) negli anni quaranta, ma è soprattutto la scusa per raccontare storie picaresche di quell'epoca (i bambini, la guerra, l'iniziazione sessuale). Poche pagine, margini larghi, caratteri grandi. Si legge in un attimo.