Dopo aver letto Creazione, ho deciso di continuare la lettura dei libri di Gore Vidal. E ho fatto molto bene, perché "Giuliano" mi è piaciuto moltissimo. La biografia romanzata di questo imperatore filosofo, grande generale e fiero avversario del cristianesimo ti tiene incollato fino all'ultima pagina. Giuliano (che è uno degli imperatori preferiti da Gibbon) ha vissuto gran parte della sua vita come nel braccio della morte.
Ancora bambino l'imperatore Costante, suo cugino, gli ha ucciso il padre per eliminare un possibile rivale al trono. Costante ha poi ucciso suo fratello Gallo e ha destinato Giuliano a reprimere una rivolta in Gallia con scarse possibilità di successo. Contro tutte le previsioni questo ragazzo che avrebbe voluto solo studiare filosofia passò di successo in successo, divenne imperatore e fu ucciso in battaglia dopo solo tre anni combattendo contro i persiani.
Vidal ti fa entrare nel mondo stranissimo del quarto secolo, fra le dispute dottrinarie dei filosofi e i settarismi ideologici dei paleocristiani con grande naturalezza. Non è un libro d'azione ma di atmosfera e si legge con grandissimo piacere, nonostante la mole e la lentezza dell'azione. Ottimo.