Martin Gardner è in pratica l'inventore della matematica ricreativa. La sua rubrica su "Scientific American" è stata per moltissimi anni (dal '56 all'81) la base della popolarizzazione della matematica attraverso giochi, enigmi e paradossi. E' anche uno dei primi membri del CSICOP (quello che in Italia si chiama CICAP) e ha scritto parecchio per "Skeptical Inquirer"
"Scienza, imposture e abbagli" è un insieme piuttosto eterogeneo di articoli pubblicati da Gardner, prevalentemente su Skeptical Inquirer, e contiene cose buone e meno buone. Interessanti sono, come sempre succede, più gli articoli "positivi" (in cui Gardner parla di idee, concetti, persone interessanti) di quelli "negativi". E' interessante per esempio l'appassionata difesa di Carnap, un filosofo che, mi par di capire, oggi è abbastanza screditato.
Fra i negativi ci sono attacchi anche sorprendenti (a Popper, Hemingway) oltre ad abbastanza noiosi smascheramenti di medium e guru vari. Per una coincidenza blogosferica c'è un articolo (qui online) anche su Krishnamurti e dei suoi rapporti con il fisico Bohm. Secondo Gardner la filosofia di Krishamurti è più o meno aria fritta.
Il libro è in parte interessante, anche se estremamente disomogeneo. Consigliato agli appassionati del "debunking".