A questo punto dovrei parlare di Viterbo. Comincio dalla fine: sono rientrato alle tre e alle nove di stamattina ero dal cliente a Sassuolo. Quindi posso scrivere qualunque puttanata e dare la colpa alla stanchezza.
Sono stato molto bene. Invidio chi si è fatto la tre giorni dei blogger e anche stasera è a cena a Roma (che non vedo per divertimento da troppo tempo). Non si può. Abbiamo una famiglia da portare al mare, ma non sono ingordo, mi è bastato. Sono largamente riconoscente ai miei fellow blogger che hanno persino riso alle mie battute. Chiedo scusa a Proserpina che ha avuto la sfortuna di essere sul palco con me e Carlo, (che non ha la faccia da Brodo e ho scoperto avere frequentazioni poco raccomandabili).
A un certo punto un elicottero militare ha sorvolato l'università e si era sparsa la voce di un arrivo di Camillo in tenuta mimetica (e tutto il resto), ma erano voci false e tendenziose. Peraltro la sala era piena di comunisti. Gli omosessuali non c'erano. Almeno quelli dichiarati (con questi sovversivi non si sa mai).
Molto apprezzati anche gli auguri iniziali dell'Abate Faria (che poi è dovuto tornare alle sue lezioni di scavo), e la discussione surreale fra un blogger vestito come un gangsta-rapper (in maglietta confusa) che predicava la non violenza (virtuale) a un facinoroso in gessato scuro.
E' stato tutto fin troppo idilliaco, devo dire. Nota stonata il mio compagno di viaggio "che non aveva mai dormito in macchina in vita sua" e ha cominciato con me. Probabile fosse colpa della musica (Massimo adora i sigur ros e non sopporta Springsteen, maiuscole non messe a caso). La mia guida impeccabile e il dorato comfort della Mondeo hanno fatto il resto.
Resta la pietà per quei poveri studenti che hanno preso appunti mentre parlavo del Due Madonne e che Gino Roncaglia, in un impeto di diabolica perfidia, ha dirottato su Onino per una buona riuscita della tesi.
9:38:25 PM
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