Si parla di fusione fra le culture. Si cerca di costruire l'uomo del
nuovo rinascimento, che sappia di sillogismi e di entropia, che
mastichi le figure retoriche come le equazioni differenziali. Allora,
cosa c'è di meglio che una fusione fra il più geek dei linguaggi di
programmazione, il perl, che sembra
il delirio di un tipografo pazzo, e il latino? Scrivere un programma in
latino sembra una di quelle cose assurde che vale la pena di fare (tipo
scalare le montagne), e ha persino senso farlo. [da kuro5hin]
PS: il perl è bellissimo, questo lo so. Purtroppo del latino non so nulla. Forse in una prossima vita.
10:19:00 PM
Bel post? Si No
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