Margherita Dolcevita
è l'ultimo libro di Stefano Benni, che è il mio scrittore preferito da
almeno venticinque anni. Quindi non tenete conto di questo commento che
è quello di un tifoso. Queste pagine sono piene di poesia, di
invenzioni e di risate, ma sono percorse da quella vena di amarezza che
nei libri di Benni è andata negli anni (quasi) sempre aumentando.
Margherita è una ragazza sarcastica e cicciottella con una buffa
famiglia. La storia inizia con l'arrivo dei nuovi vicini, i Del Bene,
che custodiscono molti misteri nella loro casa cubica in vetemprax
nero. Al solito ci sono nonni poetici, genitori ingenui, ragazzini
furbissimi e una divertente galleria di macchiette e situazioni
esagerate ma vere.
C'è un libro per ogni stagione, dicono. E infatti molti autori di cui
non perdevo una pagina ora mi vengono a noia. Ma questo libro è uscito
dieci giorni fa e oggi è sulla mia libreria, accanto a tutti
gli altri. Non è uno dei suoi migliori, forse, l'amarezza è in fondo ad
ogni risata. Ma ci sono pagine che valgono mille capolavori, presunti o
autentici.