L'uomo non è un essere razionale. C'è chi lo ha mostrato
e ha vinto un Nobel. E allora perché la somma di tante irrazionalità
dovrebbe creare un mercato perfettamente razionale? Infatti non lo crea
e all'interno del mercato chi ha le migliori informazioni frega chi ha
le peggiori. Molte delle cose invisibili che ci raccontano da bambini
non esistono (da Babbo Natale a più illustri suoi parenti) e la "mano
invisibile" non è da meno.
Il premio nobel Joseph Stiglitz (di cui avevo già commentato il precedente "La globalizzazione ed i suoi oppositori") racconta come sono andati gli ultimi anni del secolo scorso nel suo "I ruggenti anni novanta".
In quegli anni era abbastanza vicino al timone (era capo dei consulenti
economici di Clinton) ma oggi ripercorre le scelte giuste e gli errori
(molti) fatti in quel periodo. Non ha simpatia per i neoliberisti e
sostiene che le loro teorie sono oggi completamente screditate. Il
libro è interessante, anche se non leggerissimo, e fa anche venire un
po' i brividi perché nota alla fine come adesso l'economia americana
sia in mano a ideologi senza scrupoli che sostengono teorie senza capo
nè coda come la "supply-side economy" per promuovere gli interessi dei gruppi che li hanno portati al potere.