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Massimo Morelli's Weblog
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domenica 30 ottobre 2005
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Joel Spolsky sostiene
che molte persone non sono adatte a fare i programmatori perché gli
manca il neurone per la gestione dei puntatori. Molti non riescono a
capire perché
while (*s++ = *t++);
copia una stringa in un'altra perché il cervello è collegato in maniera
da non vederlo.
Mi stavo convincendo che il mio cervello fosse collegato in maniera da non capire la filosofia. Letture e discussioni del passato ne sono la prova. La lettura di "La mente e le menti" di Daniel Dennett
ha leggermente allontanato questa diagnosi definitiva. Rispetto alla
mia modestissima ed evidentemente sfortunata esperienza, Dennett è un
filosofo atipico perché scrive come un divulgatore. Per esempio, quando
introduce termini tecnici che possono confondersi con termini di uso
comune (è il caso di intenzionalità)
li spiega con attenzione. Non mi stupirebbe di venire a sapere che, per
questo stile parascientifico, è odiato dai suoi colleghi (scherzo eh?).
In questo libro D. ci racconta i suoi ragionamenti sulla mente. Cos'è
una mente secondo lui e che tipi di mente ci sono (darwiniana,
skinneriana, popperiana, gregoriana). In questo assomiglia a Turing
(non a caso il famoso saggio di Turing è incluso nel suo precedente
libro, scritto con Hofstadter "L'io della mente").
Difficile riassumere il libro, posso però citare un ragionamento che mi
ha colpito. Nel discutere della differenza fra la mente elementare, per
esempio di un robot (come siamo in grado di farli ora), e quello di un
essere umano, Dennett fa notare che, se certamente un robot elementare
non ha mente, e certamente un essere umano sì, deve esistere tutta una
graduatoria di menti intermedie perché noi siamo evoluti da molecole
primordiali la cui mente era precisamente quella (meccanica) di quei
robot. La tua bisnonna (nelle parole di Dennett) era un robot.
10:03:12 AM
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venerdì 28 ottobre 2005
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giovedì 27 ottobre 2005
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Vorrei sapere chi è il genio che scrive sui pannelli dell'autostrada.
Ultimamente ci sono scritte "Coda al km 133". Presumo che non sia molto
più complicato scrivere "Coda 2km dopo uscita Reggio E." ma mi sembra
decisamente più informativo.
9:31:29 PM
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martedì 25 ottobre 2005
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Ha Hanno ragione Gaspar, RDM e Squonk, è giusto ricordare Rosa Parks come un'eroina del nostro tempo (*):
Bus driver James Blake had demanded that four blacks give up their
seats in the middle section so a lone white man could sit. Three of
them complied. When recalling the incident [..] Parks said," When he saw me still sitting, he asked if I was going to stand up
and I said, 'No, I'm not'. And he said, 'Well, if you don't stand up,
I'm going to have to call the police and have you arrested.' I said,
'You may do that.' "
(*) il problema del tornare a casa tardi è che ti accorgi a rate di quello che gli altri hanno scritto.
8:34:29 PM
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lunedì 24 ottobre 2005
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Come qualcuno fa soldi con adSense truffando Google (o meglio quelli che pagano gli annunci) sfruttando finti blog in un articolo di Joel Spolsky.
10:58:46 PM
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domenica 23 ottobre 2005
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"Freakonomics",
a dispetto del titolo, non è un libro sulla teoria economica. Levitt e
Dubner applicano ragionamenti alle situazioni più impensate, dalla
teoria economica (e statistica) prendono l'adorazione per i dati.
Dall'analisi degli incontri di Sumo truccati, ai professori che barano
per aiutare gli allievi, alle bande che vendono crack, all'esame di
cosa influenza la criminalità, alla storia del Ku Kluk Klan, sono
sempre gli stessi gli elementi che vengono presi in considerazione:
- una ricerca di una fonte dati attendibile
- un attento esame degli incentivi
- un'ipotesi non convenzionale
Il libro si legge molto volentieri, anche se i critici hanno ragione ad individuare il punto debole: gli autori preferiscono la
soluzione non convenzionale e per questo non sono del tutto
scientifici, invece che cercare la verità cercano una spiegazione
interessante.
Alcune delle storie sono straordinarie, altre meno. Il libro è più avvincente
di un thriller quando racconta di Suhdir Alladi Venkatesh, che è stato
per sei anni embedded in una gang di spacciatori di crack nella
famigerata zona di Chicago dove neppure i postini osano avventurarsi
("Our motto says to deliver mail in rain, sleet, and snow, but it
doesn't say anything about dodging bullets"). E' impressionante
scoprire quanto è pericoloso e quanto poco paga spacciare crack (uno
spacciatore della banda di Venkatesh guadagna 3.3$/ora, viene ferito in
media 2,4 volte l'anno e ha una probabilità di venire ammazzato del 25%,
più alta di quelli che stanno nel braccio della morte in Texas). Il
capitolo sui nomi che si danno ai bambini invece lo puoi saltare
tranquillamente.
Non del tutto convincente, in alcune parti, ma raccomandato. Se vuoi sapere (ancora) di più puoi andare sul blog degli autori.
2:28:34 PM
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sabato 22 ottobre 2005
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venerdì 21 ottobre 2005
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Oggi ho letto Nova,
l'inserto del Sole 24 ore. E' molto meglio dell'inserto di prima (Alfa)
e ci sono articoli di alcuni amici. Non ho molto da dire, se non che,
dopo aver letto l'articolo dell'amico Paolo (non online) che parla di Web 2.0, ho letto anche questo articolo di Joel Spolsky da cui ti estraggo una citazione:
The term Web 2.0 particularly bugs me. It's not a real concept. It has
no meaning. It's a big, vague, nebulous cloud of pure architectural
nothingness. When people use the term Web 2.0, I always feel a little
bit stupider for the rest of the day.[Joel Spolsky: Architecture Astronauts are Back]
Che dire. Una volta da tesi e antitesi si deduceva la sintesi, ma quella scuola di pensiero temo sia passata di moda.
9:59:33 PM
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IFERROR. Non dico altro.
8:21:38 PM
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giovedì 20 ottobre 2005
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L'universo è fatto per tre quarti da materia o energia oscura (cioè che non si capisce cos'è). Ma forse no (qui la fonte originale). O forse sì.
Aggiornamento: dr Psycho mi fa notare nei commenti che esiste una confutazione
all'articolo confutante. Pare che l'utilizzo delle funzioni di Bessel
nelle equazioni della relatività generale crei una singolarità in cui
si annida la massa nascosta. Se non avete capito scrivete a lui che
sarà lieto di spiegarvi tutto, in parole semplici e scritte in
caratteri grandi.
10:24:10 PM
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Avrà pure messo la pubblicità nei feed, ma questa donna rimane sempre mostruosamente divertente [Dooce].
9:56:54 PM
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mercoledì 19 ottobre 2005
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Molti parlano di questo articolo del NYT
che sostiene che non si riesce a fare nulla perché ci sono troppe
interruzioni. L'ho stampato e ho provato a leggerlo ma non sono
riuscito a finirlo. Mi interrompono continuamente.
When Mark crunched the data, a picture of 21st-century office work
emerged that was, she says, "far worse than I could ever have
imagined." Each employee spent only 11 minutes on any given project
before being interrupted and whisked off to do something else. What's
more, each 11-minute project was itself fragmented into even shorter
three-minute tasks, like answering e-mail messages, reading a Web page
or working on a spreadsheet. And each time a worker was distracted from
a task, it would take, on average, 25 minutes to return to that task.
To perform an office job today, it seems, your attention must skip like
a stone across water all day long, touching down only periodically. [New York Times].
11:46:38 PM
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martedì 18 ottobre 2005
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Molto, molto interessante Google Print. Purtroppo i libri non ci sono ancora tutti:
9:47:55 PM
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lunedì 17 ottobre 2005
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Vedo qua e là che si sfottono i blogger che hanno appoggiato
Scalfarotto. Io non ci ho pensato su tanto, le primarie erano un
pasticcetto, sono venute bene solo perché la gente non ne può talmente
più nel nano che andrebbe a votare a zoppo galletto pur di rimandarlo a
casa. Tanto valeva vedere se si poteva utilizzarle per svecchiare un
po' la banda. Certo non lo avrei votato se non avessi frequentato i
blog (manco avrei saputo chi fosse), ma non avrei nemmeno guardato DH,
Lost, o Weeds, e non avrei letto libri di filosofia, o programmato una formica di Langton, non mi sarei interessato all'elettronica evoluzionistica.
Non avrei conosciuto un sacco di persone simpatiche e di brava gente
(niente link, siete troppi). Non avrei saputo con chi discutere di
alcune cose che mi interessano, non saprei neppure dell'esistenza di
libri, film, musica che adesso mi gusto volentieri. Tutto
sommato un bilancio favorevole.
PS: Weeds è il più bel telefilm di tutti i tempi.
11:17:36 PM
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domenica 16 ottobre 2005
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"Nord Est" di Massimo Carlotto e Marco Videtta non è un libro
perfettamente riuscito. Rispetto agli altri libri di Carlotto mantiene
la critica senza compromessi alla società italiana, particolarmente a
quella della sua regione natale, lo stile secco, la convinzione che
questo sistema economico sia il male. Tutto questo funziona molto bene,
ma il libro è anche un giallo: chi ha ucciso Giovanna a pochi giorni
dalle sue nozze?
Ecco. Il giallo purtroppo non funziona. L'assassino si capisce subito,
non c'è suspense, la fine è confusa e prevedibile. Forse è il
caso di tornare a scrivere libri da solo.
8:30:42 PM
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Sono appena stato a votare. Al mio seggio (Arci Due Madonne) ho fatto
78 minuti di fila. Un sacco di gente dietro di me ha rinunciato (tanto
erano quelli che votavano Mastella). Ammirevoli i volontari. Stanno
però finendo i moduli, e con tutta la gente che c'è fuori non è bello. Ah, all'ultimo momento ho deciso di votare Scalfarotto. Mi è sembrato il più serio.
7:43:14 PM
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sabato 15 ottobre 2005
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In Blade Runner un personaggio analizza al microscopio un pezzettino di androide e vi trova inciso il logo del produttore. Un marchio (watermarchio?).
Adesso pensate a voi nel vostro ufficio ( e ringraziate di averne
uno che i consulenti di solito li mettono nei corridoi o in sale
riunioni polverose e senza finestre ). Dentro il computer che state
usando (immaginatevi uno zoom cinematico) ci sono tanti scarafaggetti
neri (i chip) dentro i quali, ingrandendo ancora, ci sono circuiti
complicatissimi, kilometri di piste di alluminio. Continuando ancora ad
ingrandire il circuito comincia a vedersi qualcosa, un marchio. Questo.
9:53:37 AM
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venerdì 14 ottobre 2005
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giovedì 13 ottobre 2005
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Oggi l'articolo promosso sulla prima pagina di Wikipedia è quello del progetto Hubble Deep Field. Passando a cose parecchi ordini di grandezza più piccole da Dennis Kunkel (via j-Walk blog) potete vedere alcuni insetti molto da vicino.
7:21:29 PM
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martedì 11 ottobre 2005
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domenica 9 ottobre 2005
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Talvolta uno insegue i libri appena usciti per trovare qualcosa di
nuovo, qualcosa di veramente bello. Invece sono migliaia i libri vecchi
che sono ancora nuovissimi e vale la pena di (ri)leggere. Perciò, a
quei pochi che non l'avessero letto, consiglio di non dimenticarsi de "Il sistema periodico" di Primo Levi.
Al centro dei racconti di questo libro ci sono pennellate dell'autobiografia di questo chimico/scrittore. Diversamente dal chimico di Edgard Lee Masters (ripreso poi da un altro grande)
attorno a lui succedono cose importanti: le leggi razziali, Auschwitz,
il dopoguerra. Ma lo sguardo distaccato, quasi scientifico, come se
tutte le emozioni fossero state risucchiate dall'esperienza del lager,
rende questo un libro assolutamente delizioso, anche se triste.
3:34:05 PM
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sabato 8 ottobre 2005
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Tempo fa ho messo su adsense di Google.
Il primo accordo diceva che a fine anno ti avrebbero saldato, non
importa quanto piccola la cifra. Già mi vedevo l'assegno di Google
incorniciato appeso alla parete del mio ufficio. Poi, prima della fine
dell'anno Google ha cambiato la regola. Si salda solo quando si
superano i 100$.
Google ads è una cosa che tendi a dimenticarti di averlo (sul tuo pc
Google non li fa vedere). Oggi ho visto il mio blog su un altro
computer e mi sono ricordato. Ho controllato e ho visto che in oltre un
anno avevo fatto meno di un quinto della strada per il quadretto con
l'assegno. Vorrà dire che risparmierò un po' di banda. Peccato, avrei
voluto vedere chi li firma, gli assegni.
12:31:49 AM
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giovedì 6 ottobre 2005
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Non sarà che il computer fa male ai nostri figli? Lo sostiene (oltre Clifford Stoll in un libro contestato) anche questo pezzo su Orion. Lungo ma interessante.
[..] more
recent research, including a University of Munich study of 174,000
students in thirty-one countries, indicates that students who
frequently use computers perform worse academically than those who use
them rarely or not at all. [Lowell Monke - Charlotte's Webpage]
10:05:01 PM
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mercoledì 5 ottobre 2005
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"Bandits"
è un trattato specialistico scritto da uno storico, Eric Hobsbawm. Ha
quindi il potenziale per essere mortalmente noioso, al quale si sottrae
grazie all'argomento: lo studio del bandito sociale, alla Robin Hood, che compare
in quasi tutti i paesi, specialmente in periodo preindustriale. Il suo mito nasce
dalla volontà del povero contadino di aiutare chiunque lo protegga da
un potere oppressivo e lontano, sia pure un bandito. Salvatore
Giuliano, Lampião, Jesse James, altri oscuri banditi francesi, indiani, cinesi o ungheresi sono i protagonisti di questo saggio.
H. classifica, suddivide, analizza. Purtroppo raramente racconta,
rimandando alle fonti primarie. Quando lo fa, come nel caso di Quico Sabatè, si vede da che parte sta il vecchio compagno Eric (e se vi capita in mano il libro, saltate subito alla storia del bandito antifranchista catalano). Non certo un libro da consigliare a tutti, ma una lettura affascinante.
2:20:12 PM
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martedì 4 ottobre 2005
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Sabato il Due Madonne ha pareggiato 1-1 sul campo del Bazaar Viaggi (in
via Torino) con un gol di Faggioli negli ultimi minuti. Io non c'ero e
quindi non ci sarà la cronaca.
9:49:50 PM
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Ho fatto cose, visto gente,
bevuto cose buonissime, (spesso millantando di poterle comprare),
comprato cose più umane (ma quanto costa il vino!). Peccato per il
tempo.
Nel frattempo cambio il mio bannerino qui a fianco .
5:36:45 PM
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© Copyright
2007
Massimo Morelli.
Last update:
23/10/2007; 8.43.27. |
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