Historically speaking, the idea of the "soul" of Western
Civilization has led to racial ideas, to the concept of an inherent
hostility between the Christian West and other civilizations. This has
resulted, in our time, in the preaching of new crusades against an
atheistic East now under the sway of communism. This concept of culture
prevents true historical understanding and obstructs not only the
reconciliation of peoples but also historical analysis. A glance at the
pages of this book must make it clear that in the West many conflicting
ideologies attempted to meet dilemmas of man's existence and that they
cannot be explained by a formula. Communism was a Western movement and
so was the Christian revival of the twentieth century and the nihilism
of the post war world. Who is to say which was more basic to our
culture, a culture that has included a moltitude of alternatives? We
should not search for common denominator of thought but rather pride
ourselves upon that diversity of ideologies which our culture has
produced. That is what makes cultural history exciting and perhaps, our
civilization great.
Storicamente parlando, l'idea di una "anima" della Civiltà
Occidentale ha portato a idee razziali, al concetto di una intrinseca ostilità fra l'Ovest Cristiano e altre civiltà. Ciò ha portato, ai
nostri tempi, al predicare nuove crociate contro un Est ateo e sotto il
giogo del comunismo. Questo concetto di cultura pregiudica una vera
comprensione storica e impedisce non solo la riconciliazione dei
popoli, ma anche l'analisi storica. Un'occhiata alle pagine di questo
libro dovrebbe chiarire che all'Ovest molte ideologie in conflitto
hanno tentato di chiarire i dilemmi dell'esistenza umana e che esse non
possono essere spiegate da una formula. Il Comunismo è stato un
movimento Occidentale e così la rinascita cristiana del ventesimo
secolo e il nichilismo del mondo postbellico. Chi può dire quale sia
stato il movimento più fondante della nostra cultura, una cultura che
ha compreso una moltitudine di alternative? Non dovremmo cercare un
comune denominatore alle idee, ma piuttosto essere orgogliosi della
diversità di ideologie che la nostra cultura ha prodotto. È questo che rende la storia culturale entusiasmante e, forse, la nostra
civiltà grande.
George Mosse (1961) The Culture of Western Europe, pag. 2