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Massimo Morelli's Weblog
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martedì 31 gennaio 2006
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Un sospetto si aggira per i blog. Il blog di Grillo e quello di Di Pietro hanno lo stesso ghost writer? Non ci sarebbe nulla di male, in fondo chi è bravo deve farlo vedere e farsi anche pagare. A questo ipotetico genio del post populista e attiracommenti vorrei dire solo una cosa:
TI PREGO, BASTA CON QUEI GRASSETTI MESSI A CASO.
Ecco, l'ho detto.
11:44:42 PM
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lunedì 30 gennaio 2006
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domenica 29 gennaio 2006
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L'idea de "L'inquilino" di Marco Vichi, non è certo nuova, o brillante. Carlo, il protagonista, accoglie per necessità un inquilino in casa sua: Fred. Fred irrita enormemente Carlo, ne fa di tutti i colori e diventa ben presto una ossessione. Carlo ne è succube e finisce per concentrare la sua vita e questo racconto sul misterioso inquilino.
Da questo spunto modesto Vichi riesce a cavare un libretto piacevole, grazie soprattutto alla sua capacità di far scorrere le pagine in maniera fluida. "Floria" ha ragione, questa semplicità non inganni perché è frutto di duro lavoro; credo sia stato particolarmente difficile dosare l'umorismo per non fare di Carlo una macchietta. Mi piacerebbe però che Vichi osasse di più (che poi magari l'ha fatto e mi capitano sotto mano solo le sue opere minori).
10:33:27 AM
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sabato 28 gennaio 2006
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Giuseppe "GGG" Granieri mi invita a dichiarare i 5 racconti con dentro le migliori idee. Purtroppo non sono un grande analista di trame, come Giuseppe tendo a leggere più saggi che romanzi. Ripesco allora dalla memoria le cinque idee che (forse più per i capricci della mia memoria che per effettivo merito) sono emerse in qualche minuto di riflessione. Mi scuso perché non di tutte le idee ricordo le coordinate esatte:
- Con Borges ci sarebbero da riempire diverse classifiche (d'altra parte nei suoi racconti c'è quasi solo l'idea e nient'altro), mi limito alla Biblioteca di Babele il cui delirio combinatorio non può non affascinare.
- La fantascienza sfrutta alcune delle migliori idee in circolazione. Dick in particolare ha idee meravigliose (anche se la realizzazione lascia spesso a desiderare). In un racconto il protagonista viene accusato di essere un androide progettato da una razza aliena per esplodere all'interno dei centri di comando terrestri. Il protagonista riesce a fuggire e lotta per venire a capo del complotto, solo per accorgersi alla fine che non era affatto un complotto. "Sono un androide" è la chiave che fa esplodere la bomba.
- In un racconto di Stephen King (
forse in Skeleton Crew, ma non ne sono sicuro "Battlefield", nella raccolta "Night Shift", tradotti rispettivamente in "Campo di Battaglia" e "A volte ritornano", grazie Gabriele), un killer uccide un fabbricante di giocattoli. Qualche giorno dopo gli viene recapitata a casa una scatola di soldatini che si animano e tentano di ucciderlo. Grazie alle sue cospicue abilità il killer riesce quasi ad avere il sopravvento finché una esplosione non devasta completamente l'appartamento. L'ultima pagina del racconto è la descrizione di un foglietto svolazzante fra le macerie con l'inventario del contenuto della scatola, con soldatini, carri armati, elicotteri, e una "imitazione perfetta di un'atomica tattica". PS: in questa raccolta ci sono parecchie altre buone idee, come in "Quitters, Inc." dove l'organizzazione del titolo aiuta i suoi clienti a smettere di fumare, utilizzando un sistema di punizioni progressive piuttosto drastiche.
- Philiph Josè Farmer è un autore di fantascienza che ha sfornato idee a ripetizione. Nel ciclo dei Fabbricanti di universi, il protagonista Wolf, passa attraverso una "porta" dal mondo contemporaneo ad uno strano universo a livelli fatto come uno ziggurat. Scopre che esite una razza superiore i "Signori" in tutto e per tutto simili a noi tranne che per una durata enorme della vita (parecchie decine di migliaia di anni) e una tecnologia che permette loro di foggiare universi a loro piacimento. La razza è decadente e l'unico divertimento rimasto è quello di penetrare negli universi dei loro amici per ucciderli e rubarglieli. Alcuni degli universi, come per esempio "Il mondo di Lavalite", sono assolutamente straordinari. Verso la fine del ciclo (sono 5 o 6 libri) uno dei Signori accenna casualmente a Wolf che anche la Terra è un universo artificiale.
- In un brevissimo racconto (potrebbe essere di Fredric Brown) i calcolatori di tutta la galassia sono finalmente collegati assieme in una superintelligenza aldilà di ogni immaginazione. In mondivisione il cancelliere della galassia abbassa la leva che accende la meraviglia e ha il privilegio di fare la prima domanda. "C'è Dio?", chiede. La macchina risponde "Adesso sì." e un fulmine incenerisce il cancelliere e inchioda per sempre la leva al suo posto. Aggiornamento: Fabrizio conferma che è il racconto Answer, di Brown (1954)
Non sono idee così acute come quelle di 3G ma lui è un intellettuale, io no. Passo la palla a chi se la vuole prendere.
4:22:05 PM
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Jared Diamond, nel suo libro "Collapse", sostiene che l'interazione fra le comunità umane porta dei vantaggi ma anche una maggiore fragilità. Non ci colpisce solo quello che ci danneggia direttamente, ma anche quello che danneggia chi ci fornisce cose di cui abbiamo bisogno. Il cyberspazio non sfugge a questa regola e in questi giorni mi è risultato impossibile aggiornare il blog per i problemi nevosi di colui che doveva salvarmi dalla mia imprevidenza. Ora sono di nuovo operativo. Grazie Paolo.
1:34:43 PM
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martedì 24 gennaio 2006
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Pur avendo letto a suo tempo il libro di Gould, mi ero completamente dimenticato che fine avesse fatto il Brontosauro. Me lo segno dovessi dimenticarmelo ancora.
8:46:33 PM
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Qualche volta i rumori sono evocativi. Può capitare che una vecchia canzone ti faccia piangere, o il rumore delle onde ti faccia ricordare qualcosa di bello. Ci sono poi i rumori agghiaccianti, e poche cose lo sono come sentire il tuo hard disk che si rompe [Hitachi]
8:41:37 PM
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lunedì 23 gennaio 2006
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domenica 22 gennaio 2006
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Era da un paio d'anni che avevo "Link" di Albert-László Barabási sul comodino. Precisamente da qualche giorno dopo averne letto la recensione di Marco "montag" Schwarz. Ora che l'ho letto in effetti concordo in pieno con le sue osservazioni, che potete andare a leggere e considerare approvate e sottoscritte.
E' un'introduzione interessante e piacevole alle dinamiche dei sistemi
in rete che presenta concetti non immediati in un modo accessibile a
tutti [ma l']autore dà a tratti l'impressione di aver trovato le leggi dell'universo, e la fa un po' fuori dal vaso. [Se me lo dicevi prima] Aggiungo solo che mi sembra che Barabási abbia anche un po' allungato il brodo (alla fine si ripete parecchio e mi sembra di vederlo che si spreme le meningi per cercare di riempire i capitoli finali).
Tutto sommato posso aggiungere che per ora il libro è invecchiato bene, e che vale ancora la pena di leggerlo (senza fretta), ma se vuoi farti un'idea rapidamente ti consiglio di partire da Wikipedia e seguire qualche Link.
10:52:40 AM
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sabato 21 gennaio 2006
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venerdì 20 gennaio 2006
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Se vi girano, rilassatevi con Jampack (*) [Jugop] (*) attenzione: sito completamente in flash, astenersi Jacob Nielsen
10:50:25 PM
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Hyle propone la traduzione di un test di intelligenza, in cui 19 sarebbe un risultato eccellente. Purtroppo quando mi sentivo un genio per aver fatto 24 ho letto i commenti, in cui si vantano dei 30 e più. Avevo persino fatto lo screenshot per bullarmi. Bah. [Il Tao del Blog]
10:43:50 PM
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giovedì 19 gennaio 2006
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L'amico Alberto, che con i numeri ha grande dimestichezza, mi segnala questa curiosa pagina del sito di forza Italia, "Come il governo Berlusconi ha tagliato le tasse a tutti gli italiani". Riporto le parole del solerte segnalatore:
Sul sito di Forza Italia, all'indirizzo
http://www.forza-italia.it/speciali/fisco.htm
viene detto che la pressione fiscale è scesa dal 44,5% del 1997 al 41,8
del 2004.
Ma nel 2001, la tabella (fonte Forza Italia) la pressione era 42.2%. Quindi,
da questi dati, il mitico 5ennio avrebbe abbassato di 0.4% le tasse,
mentre dal 1997 al 2001 (in 4 anni di governo bolscevico: Prodi,
D'Alema, Amato) le tasse sarebbero state
abbassate dal 44,5% al 42,2%, ben 2,3%.
Com'era quel detto sulle statistiche e le bugie?
9:26:05 AM
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martedì 17 gennaio 2006
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Sullo scandalo (non è una novità ma fa sempre impressione) delle sovvenzioni alla stampa, segnalo un divertente articolo del Quotidiano Nazionale che per impostazione sembra il post di un blog (*). Ne incollo un pezzetto che non sono sicuro che il link resista a lungo:
Il deragliamento dalla logica della legge sembra invece essere
clamoroso quando si scorrono i finanziamenti previsti dallarticolo 153
della 388 del 2000 a favore di «quotidiani, già organi di movimenti politici, editi da cooperative costituite entro il 30 novembre 2001»: in pratica hanno avuto un anno di tempo per... costituirsi in cooperativa.
E un elenco di rispetto, per lautorevolezza che alcune di queste testate hanno poi acquistato. Si va da Il Foglio,
quotidiano ultraliberista di Giuliano Ferrara, che si porta a casa ogni
anno 3,5 milioni di euro (sette vecchi miliardi), ad un altro campione
della libertà di impresa: Libero di Vittorio Feltri che invece
di milioni se ne imberta 5,3, anche se ha come soci di maggioranza
autorevoli imprenditori della sanità.
Il Foglio per ottenere i contributi pubblici è diventato il giornale della poco nota Convenzione per la giustizia (due parlamentari, il minimo chiesto dalla legge), mentre Libero non ha trovato di meglio che diventare lorgano del Movimento monarchico nazionale.
(Sì, c'è scritto proprio "imberta"). E già che siamo in tema di sprechi, ricordiamoci che lo stato italiano spende soldi per diffondere la televisione.
(*) è un complimento.
10:12:39 PM
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lunedì 16 gennaio 2006
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Per quanto riguarda i problemi della scuola italiana sono piuttosto ignorante. Mi devo essere perso qualche pezzo, perché vedo che ora le scuole superiori pubbliche fanno pubblicità sui giornali. Me ne sono accorto oggi buttando un occhio ad un giornale gratuito, che chissacome era su un tavolo in ufficio. C'era la pubblicità di un liceo scientifico storico bolognese (quello che per zona avrei dovuto frequentare io se non avessi preferito un ITI).
Mi è venuto un dubbio: la pubblicità è rivolta ai genitori o ai ragazzi? Riporto il primo paragrafo della pubblicità (mi sono portato apposta il giornale a casa):
Teatro, cineforum, visite guidate ai Musei Scientifici, analisi del romanzo poliziesco, il problem solving. Ma anche scuola di musical e tedesco commerciale, attività sportive e volontariato, corsi di diritto, giornalismo, informatica, storia contemporanea e laboratori creativi. Benvenuti al liceo XXXXX.
Tra pochi anni avrò figli al liceo che fanno analisi del romanzo poliziesco e cineforum. La prospettiva mi sgomenta.
9:04:00 PM
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domenica 15 gennaio 2006
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E' bello poter parlare con gente intelligente, sarebbe fantastico mettere assieme le persone più brillanti del mondo e sentire quello che dicono, sarebbe ancora più importante poterlo fare nel momento in cui debbono venire prese decisioni importanti per il bene (o il male) di tutta l'umanità. Questo è il tema di "Cinque platonici a Princeton" di John L. Casti e non mi riesce di immaginarne uno più ambizioso.
Casti descrive (forzando neppure troppo la realtà storica) una serie di conversazioni che si svolgono nel 1946 all'istituto per gli studi avanzati di Princeton. I personaggi della sua storia sono un gruppetto piuttosto impressionante: Einstein e Gödel, Oppenheimer, Bethe e Von Neumann e Pauli, Ulam e Wigner, Dyson e Weyl, Bohm e Veblen. Si parla del significato della conoscenza, di politica (l'opportunità di costruire la bomba termonucleare), di futuro (Von Neumann vuole costruire un calcolatore), di fisica e matematica.
Purtroppo, dopo che Casti ci ha apparecchiato una tavola meravigliosa e fatto pregustare un banchetto delizioso, ci manda via dopo l'antipasto. Infatti sono certo che (considerato anche la necessità di semplificare per noi poveri mortali) quei geni facessero discorsi molto più profondi (*). Bertrand Russell (che è stato da quelle parti in quel periodo(**), ma evidentemente non entrava nel cast) ha detto che Gödel e Einstein tenevano discussioni di metafisica tedesca. Immagino che quella che appariva metafisica ad un filosofo non fossero i ragionamenti un po' troppo semplici che Casti ci racconta.
L'idea è buona e Casti non scrive male. Purtroppo questo è il film, non il libro (e non fatemi parlare della traduzione del titolo).
(*) per esempio vedere qua. (**) è riportato da Odifreddi in uno dei suoi libri, non ricordo però quale.
5:09:55 PM
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sabato 14 gennaio 2006
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Mi sto riprendendo da un'antipatica influenza (breve ma intensa) e rimettendomi in pari con quello che è successo negli ultimi giorni. A parte i deliri che ci propina la politica (deliri nel senso clinico del termine, direi), le ultime novità sono che le partite del Due Madonne dovrebbero (neve permettendo) riprendere la settimana prossima dopo la pausa invernale. Io sarò assente per squalifica ma cercherò ugualmente di essere presente per garantire la "copertura mediatica" dell'evento.
5:19:21 PM
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giovedì 12 gennaio 2006
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Nonostante la mia passione per i test stupidi, due di seguito sarebbero troppi. Eppure..
HaymakerYou are
one of lifes enjoyers, determined to get the most you can
out of your brief spell on Earth. Probably what first attracted you to
atheism was the prospect of liberation from the Ten Commandments, few
of which are compatible with a life of pleasure. You play hard and work
quite hard, have a strong sense of loyalty and a relaxed but consistent
approach to your philosophy.
You cant see the point of abstract principles and probably
wouldnt lay down your life for a concept though you might for
a friend. Something of a champagne humanist, you admire George Bernard
Shaw for his cheerful agnosticism and pursuit of sensual rewards and your
Hollywood hero is Marlon Brando, who was beautiful, irascible and aimed
for goodness in his own tortured way.
Sometimes you might be tempted to allow your own pleasures to take precedence
over your ethics. But everyone is striving for that elusive balance between
the good and the happy life. Youd probably open another bottle
and say theres no contest.
What
kind of humanist are you? Click
here to find out.
8:37:56 PM
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martedì 10 gennaio 2006
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Ho egosurfato e il risultato è 4285. Naturalmente mi aspettavo che ci fosse un quarantadue [egosurf].
7:02:53 PM
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lunedì 9 gennaio 2006
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domenica 8 gennaio 2006
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Sono molto felice che mia moglie mi abbia regalato "In direzione ostinata e contraria", di De Andrè. E' piacevole ascoltarlo e sentire come la sua bella voce è cambiata negli anni. Ci sarebbero motivi filologici (così si esprime Wikipedia) per ascoltare questo triplo che propone 54 canzoni che percorrono tutta la carriera del cantautore genovese. Qualche purista ha storto il naso a questa operazione commerciale (natalizia) che fra l'altro porta soldi proprio alla Sony, quindi è meglio che ve lo facciate (ahem) prestare da qualche amico.
7:32:47 PM
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sabato 7 gennaio 2006
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Ultimamente in famiglia, a tavola, giochiamo al gioco delle parole. Si danno iniziale, finale, un aiuto e gli altri devono indovinare. E' divertente anche perché i bambini ci si impegnano un sacco e io cerco di aiutare di nascosto Federico che ha cinque anni ed è il più piccolo. Oggi è capitata questa:
Federico: Comincia con D, finisce con O e non esiste.
L'ho guardato sbalordito pensando di avere in famiglia l'ateo più precoce del mondo. Ma c'è chi ragiona più in fretta:
Eleonora: DRAGO!
10:58:29 PM
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Come primo libro dell'anno mi son letto "Il riso di Talete", di Gabriele Lolli. E' un interessante libretto che esplora le connessioni fra matematica e umorismo. E' diviso in due parti, la prima "matematica e umorismo" affronta il tema direttamente, la seconda "paradossi, paradossi, paradossi" indirettamente, mediante il concetto del paradosso. Per un libretto tanto piccolo (al solito Bollati Boringhieri fa pagare salatissima la bella carta dei suoi libri: 9,5 per 109 minuscole pagine) c'è molto materiale, anche se chi ha letto Odifreddi troverà poco di nuovo (osservazione forse ingiusta perché questo libretto è uscito prima dei libri di Odifreddi).
S'è c'è un appunto che si può rivolgere a Lolli è quello di pretendere troppo dal lettore. Non tutti hanno un dottorato in matematica, purtroppo. Un esempio (pag. 56):
Però, tutto sommato, una lettura molto gradevole.
12:46:39 PM
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giovedì 5 gennaio 2006
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Oggi volevo fare un post sui libri letti nel 2005. Nelle scorse settimane ho risistemato l'indice e ho potuto facilmente importare su Excel la lista di autori e titoli, anno e mese di lettura. Ho fatto una tabella pivot, ho ordinato per autore in base al numero di libri letti. Solo in quel momento ho pensato cosa avrei potuto scrivere.
Dopo una trentina di secondi che osservavo il mio bel foglio excel, l'ho preso e l'ho buttato nel cestino. Come dice sempre Massimo, credo che sia una metafora, solo non so di cosa.
10:21:32 PM
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martedì 3 gennaio 2006
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Nel film "Il Monello", Chaplin impersona un vetraio che si procura clienti grazie alle sassate di un bambino. Si direbbe che sia un modello di business che non viene più molto utilizzato. Pare che invece sia tornato di moda: Mark Russinovich (quello che ha scoperto il Rootkit Sony) indaga sul rapporto, a volte un po' ambiguo, fra chi vende prodotti di anti-Spyware e chi gli Spyware li fa. [Sysinternals Blog]
2:36:34 PM
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domenica 1 gennaio 2006
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Cambiare il pc è una operazione che porta via una quantità inusitata di tempo. Ora dovrei essere operativo, ma mi sono probabilmente dimenticato sul vecchio cose importantissime che mi ricorderò solo quando il fedele compagno sarà riformattato. Nel frattempo sono passato (indirettamente) al lato fighetto della forza: per Natale abbiamo regalato un ipod a Eleonora.
11:34:16 AM
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© Copyright
2006
Massimo Morelli.
Last update:
06/09/2006; 18.05.24. |
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