Leggiti questo articolo su un giocatore di Halo 3 che (essendo un adulto con lavoro e famiglia) non può competere con i ragazzetti con molto tempo (e riflessi) a disposizione, e si è dato agli attacchi kamikaze.
Nel gioco la sua vita non vale molto, ma quella dei guru che lo attaccano sì:
I know I'm the underdog; I know I'm probably going to get killed anyway. I am never going to advance up the Halo 3 rankings, because in the political economy of Halo, I'm poor.
Specifically, I'm poor in time. The best players have
dozens of free hours a week to hone their talents, and I don't have
that luxury. This changes the relative meaning of death for the two of
us. [Wired, via Bruce Schneier]
Ci sarebbe da farci un ragionamento sopra, ma è un argomento delicato quindi forse è meglio se il ragionamento lo fai da solo, che è tardi e io me ne vado a letto.