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sabato 19 marzo 2011
 

In questi giorni stiamo seguendo tutti con il fiato sospeso le notizie nucleari provenienti dal Giappone. E' particolarmente difficile trovare fonti di informazione se non corrette almeno ragionevoli. I quotidiani online al solito si distinguono per un'approssimazione quasi criminale (in particolare Repubblica che tiene la linea "AAAAAAH MORIREMO TUTTI!!"). Fortunatamente oggi abbiamo internet e la possibilità di sapere molto di più che ai tempi di Chernobyl.

Purtroppo chi governa le centrali tende a non essere molto trasparente, e ci sono forti dubbi che conosciamo tutto quello che succede. Qualcosa però sappiamo. Amedeo Balbi ha riassunto in maniera ammirabilmente asettica alcune cose nel suo post "Un po' di cose che so sulle centrali nucleari", di cui sottoscrivo anche le virgole.

Se sai l'inglese hai più opzioni. Non è per niente male l'articolo apparso oggi su Ars Technica (che è capace di trattare in maniera imparziale cose persino più controverse, come i prodotti Apple).  Particolarmente sensata mi sembra la conclusione:

This latter set of issues mean that the surest way to build a safe nuclear plant is to ensure that nothing goes wrong in the first place. There are ways to reduce the risk by adding more safety and monitoring features while tailoring the design to some of the most extreme local events. But these will add to the cost of a nuclear plant, and won't ever be able to ensure that nothing goes wrong. So, deciding on if and how to pursue expanded nuclear power will require a careful risk analysis, something the public is generally ill-equipped for. (grassetto mio)

Io continuo ad essere contrario alla costruzione di centrali nucleari in Italia, sostanzialmente per motivi di costo e (naturalmente) di sfiducia. Niente mi toglie dalla testa che chi le vuole sa benissimo che non saranno mai effettivamente costruite e che si tratta di stipulare contratti, distribuire soldi e pagare penali a industrie bustarellanti.

Aggiornamento: su segnalazione dello Zar metto il link al disegno di Randall Munroe con un confronto grafico fra le quantità di radiazioni assorbite in varie situazioni.


3:34:13 PM      comment []



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