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Nicoletti ha scritto un articolo mirabile, incantevole, che ovviamente pesta i piedi alle blogstars fighette. Chi lo critica lo fa perchè la verità fa male.
P.G. • 3/13/05; 1:04:38 PM #

Grazie per la trollata. Non abbocco.
Massimo Morelli • 3/13/05; 1:28:35 PM #

Grazie di chiamare trollata la mia opinione diversa dalla tua(con il che appare evidente che per ogni presunto troll c'è un vero censore in agguato).
P.G. • 3/13/05; 2:30:51 PM #

Paolo scusa, trovavo talmente incredibile quello che hai scritto che ho pensato fosse uno scherzo. Chiedo perdono. Ovviamente non sono d'accordo con te.
Massimo Morelli • 3/13/05; 2:46:24 PM #

Massimo la blogosfera italiana, quella nota, è fatta da una rete di amici o conoscenti che condividendo un'esperienza di un nuovo mezzo, il cui uso è tutto sommato ancora circoscritto e si citano, rimbalzano e alimentano a vicenda. Umano, le cose divertenti si fanno in gruppo. Il problema è quando si ritiene di essere autorevoli o determinanti al di fuori di questa cerchia. E allora scopri che i contenuti originali sono pochissimi e che le varie professioni di cui i blogger aspirerebbero a offrire una versione casareccia e informale (giornalista, scrittore, commentatore, etc.), richiedono un paio di qualità che sono indipendenti dai mezzi: la professionalità e il talento. Spero di non essere uscito fuori tema. Quanto a professionalità non male quello 'splenn' nel quart'ultimo paragrafo :) ciao
Tonino • 3/13/05; 5:21:32 PM #

questi girano sempre gli stessi 5 blog e poi dicono: Ma quelli noti sono solo 5! Impagabile...
b.georg • 3/13/05; 5:35:54 PM #

c'è una "e" di troppo prima di "si citano". Il mio non vuole essere un rant, e non faccio una critica al lobbismo delle blogstar o cose del genere. I blog si collocano sulla linea di congiunzione tra privato e pubblico e l'interesse che suscitano sta proprio nel poter saltare comodamente da una sfera all'altra. Tuttavia dire in una cosa in poltrona e grattandosi un orecchio a una cerchia di amici e parlare a una conferenza sono due operazioni affatto distinte. I blogger si avvalgono di questa feconda ambiguità. Il problema sta nel fatto che spesso fanno confusione e si presentano alle conferenza in mutande. B.Georg leggo semplicemente quello che mi interessa e tu non sei tra quei 5 :)
Tonino • 3/13/05; 6:29:33 PM #

antonio, io credo che non solo tu, ma tutti leggano quello che gli interessa (aggiungi che scrivono allo stesso modo, il tutto moltiplicato per qualche migliaio di pagine, senza vincoli esterni o criteri anche relativi di qualità, dato che ognuno pubblica direttamente senza filtri). per questo mi è oscuro il senso di quello che hai detto sopra (la "blogosfera nota" - ancora??? - le supposte "aspirazioni all'autorevolezza" o a "dare versioni" di alcunché, ecc). Mi paiono due approcci - uno che si riferisce a media che operano in regime di "scarsità" e quindi tendono a costituire sintesi e maggioranze visibili, l'altro che produce circolazione in modo disseminato secondo una struttura di minoranze - che non stanno logicamente assieme tra loro. Quanto al talento: quando esci per strada dici a tutte le persone brutte "lei è proprio brutto"? Certe lamentazioni hanno meno senso di ciò che cui sono lamentazioni. Nicoletti poteva consumare la carta per occuparsi di qualcosa di sensato, se è in grado, rendendosi utile al prossimo, non perdere insensatamente tempo facendo una cosa palesemente insensata. Inoltre: imo, non c'è alcuna linea di congiunzione tra pubblico e privato (nè alcuna conferenza a cui presentarsi): non è "e-e", ma "né-né". Infine: nemmeno io conoscevo il tuo blog, diversamente da te considero utile averlo conosciuto.
b.georg • 3/14/05; 1:13:14 AM #