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L'idea del collasso repentino dopo un lento accumularsi di fattori è inquietante, per l'ovvia analogia con quanto accade adesso nel mondo. Spero di leggerlo presto.
blau • 9/7/05; 8:37:55 AM #

Devo ancora leggere "Collapse", ma almeno per quanto riguarda i Vikinghi, i Maya e gli Anasazi esprimerei qualche riserva sull'analisi delle cause del loro declino. E gli abitanti originari di Rapa Nui, da un punto di vista strettamente etnologico erano più vicini ai Maori che ai Polinesiani. Comunque, ti saprò dire dopo aver letto il libro: l'argomento indubbiamente è affascinante e Jared Diamond sa sicuramente il fatto suo. Grazie della segnalazione.
Gilgamesh • 9/9/05; 6:54:06 PM #

Sulle tue perplessità non posso dire perché non le hai spiegate (magari potresti farci un post quando hai letto collapse). Per quanto riguarda Rapa Nui (Pasqua) non posso darti torto dal momento che i maori sono polinesiani.
Massimo Morelli • 9/10/05; 12:48:44 PM #

sono le nostre abitudini che cambiano il mondo, anche solo un click la giorno, moltiplicato per tutti noi, può cambiare davvero tanto il mondo.. vedi: www.aiutalanatura.it Matteo Raggi http://www.matteoraggi.com
Natura • 11/26/05; 7:17:46 PM #

In realtà, leggendo il libro, si capisce che la causa principale della caduta delle civiltà non è il determinismo ambientale (risorse, fragilità ambientale, guerre, sovrapopolazione) ma la capacità dei popoli di capire quali sono le debolezze del sistema e di porvi un rimedio. In sintesi: il nostro mondo è un'isola nell'universo, se la distruggiamo moriremo tutti.
ALEssandro sini • 12/13/05; 7:25:27 PM #

In realtà, leggendo il libro, si capisce che la causa principale della caduta delle civiltà non è il determinismo ambientale (risorse, fragilità ambientale, guerre, sovrapopolazione) ma la capacità dei popoli di capire quali sono le debolezze del sistema e di porvi un rimedio. In sintesi: il nostro mondo è un'isola nell'universo, se la distruggiamo moriremo tutti.
ALEssandro sini • 12/13/05; 7:25:50 PM #