A volte il genio non viene riconosciuto, dicono quelli che si pubblicano i libri da soli. Io non so se è vero, ma qualche volta non è difficile individuarlo.
Nell'autunno del 1989 stavo preparando la tesi a Milano, facendo uno stage in ST. Ogni lunedì all'alba prendevo un treno proveniente dal sud (in questo modo evitavo il supplemento intercity), mi compravo l'Unità e mi leggevo l'inserto satirico, Tango. Una mattina mi scompisciai dalle risate con un pezzo di Gino e Michele che trovai strepitoso. Arrivato ad Agrate tentai di portare la notizia agli altri componenti del mio gruppo di lavoro ma lo avevano già letto tutti, le fotocopie erano già appese alle pareti dei cubicoli, dopo poche ore dall'uscita.
Ringrazio Luca che mi ha fatto ritrovare quel pezzo, che avevo ritagliato ma che è finito chissadove e che è attuale oggi più che mai: "Il Puttanone".