Si gioca questa sera una partita inutile, almeno per il Due Madonne, abbondantemente retrocesso. Il posticipo al lunedì serve per evitare un cinque contro cinque dovuto a ponte e incombenze familiari. La Uisp però ha deciso di farcela pagare scegliendo un campo a Sala Bolognese, a 20 km dal campo di casa, su un campo dal fondo marmoreo, rallegrato però da ciuffi in erba di tek. Per tutta la partita sarà impossibile domare i palloni che se ne vanno rimbalzando a casaccio come sulla spiaggia di Copacabana.

Il mister Barbas ha deciso di fare giocare tutta la partita quelli che durante il campionato hanno giocato meno quindi tiene in panchina Migliaccio, Coppini e Cuzzani e schiera in un inedito 4-4-2: Edo "Obelix" Corvinelli in porta, Miceli libero, Dinone Argentieri e Pescatore marcatori, Venturelli esterno sinistro, a centrocampo Faggioli, Morelli, Colombaretti, Pellegrini, punte Isidoro Priola e Nico Campitelli.

L'Amola si gioca le ultime carte per non retrocedere e si capisce subito che è motivatissimo: entrano decisi in tutti i contrasti e sopperiscono alla evidente carenza tecnica (che ci accomuna), gravemente aggravata dal campo, con una consistente quantità di grinta. Sono incitati in questo dall'allenatore, uno scalmanato completamente fuori di testa che per tutta la partita urlerà frasi senza senso ("ACCORCIA!!", "MA ALLORA!!", "NOO, NOOOO, NOOOOOOO!!!!!") ad un volume tale che da Maranello hanno telefonato incazzati perché copriva il rumore della Ferrari e Schumacher sbagliava tutte le cambiate.

Sono anche fortunati perché dopo cinque minuti passano con un bel tiro da lontano (probabilmente una busonata) che infila Edo in diagonale. A questo punto l'ansia di risultato gioca un brutto scherzo all'Amola che comincia ad arretrare e risveglia i sopitissimi ardori del Due Madonne (dico per scherzo, per risvegliarli davvero ci vorrebbe un pasticcone azzurro da 8kg). Si gioca a casaccio, un po' per i piedacci, un po' per il campaccio (koan involontario) ma il Due Madonne comincia a inanellare calci d'angolo.

In uno dei settemila corner Dinone impegna a terra il portiere con un bel colpo di testa, poi ci sono alcune scarrafate in area senza costrutto. Si tentano anche tiri da fuori con risultati indegni. Morelli ha un bel pallone ma lo spedisce così in alto che gli americani in Iraq attivano i patriot prendendolo per uno Scud.

Nell'ennesima mischia Pescatore riesce a metterci lo zampone ma tira piano e un difensore salva sulla linea (forse era dentro). Fine primo tempo.

Nella ripresa entrano gli esclusi ed escono Miceli, Colombaretti e Venturelli, il vostro cronista passa libero. L'Amola si terrorizza inutilmente e si barrica in area. E' un assedio. Il Due Madonne si affolla in avanti. Isidoro si intestardisce in dribbling insensati e viene insultato da tutti. Dinone spreca di testa una ghiotta occasione. Tiriamo settecento corner tutti in bocca al portiere. Pellegrini colpisce il palo con un tiro-cross del tutto casualmente. Pescatore che si è stabilito (gli manca solo la sedia) in avanti sbaglia una occasione clamorosa. Negli ultimi minuti siamo tutti dentro l'area. Fine. I giocatori dell'Amola si abbracciano. L'esagitato smette di urlare e Sala Bolognese tira un sospiro di sollievo.

Solita prestazione del Due Madonne che nonostante una situazione psicologica favorevolissima non riesce a segnare neanche stavolta (e quindi perde). L'assedio non tragga in inganno: sono loro che si sono barricati dietro, mal consigliati dallo scalmanato. Sul fronte societario le ultime voci danno buone probilità al fatto che continueremo ad avvelenare il calcio anche il prossimo anno. Vi terrò informati.

Un saluto dal vostro cronista.