Questa partita è il degno ultimo chiodo sulla bara di questo campionato. Il Due Madonne chiude all'ultimissimo posto.
L'ultima partita è sempre una sofferenza. E' caldo, tutto è già deciso e si rischiano brutte figure. Siamo decimati e non so nemmeno se chi manca ha veri impegni o sono scuse (per esempio Miceli è a bordo campo vestito da spacciatore). C'è che siamo undici contati, con Dinone in porta (Edo ha preferito andare allo stadio a vedere un Bologna inguardabile) e Augello per la seconda volta indossa una maglia con un numero minore di 13 e per la prima volta giocherà tutti gli 80 interminabili minuti. Resta da dire che nonostante i 30 gradi giochiamo con le maglie invernali. Con queste premesse non avrei nemmeno bisogno di commentare la partita.
Nel primo quarto d'ora prendiamo tre gol, per tre motivi: siamo in disarmo (visti esattamente zero contrasti vinti da noi), il Giardini Margherita gioca a tre punte e non riesco a convincere nessuno a marcare la terza (Faggioli ritiene ancora di avere ragione, poveretto) e soprattutto, quando Dinone ha detto di saper giocare in porta, mentiva spudoratamente.
Il resto del tempo è un calvario. Prima prendiamo il quarto perché Faggioli passa il pallone a un avversario dentro la nostra area. Poi rischiamo ancora perché Venturelli si sta innervosendo (un po' anche per colpa mia, visto che mi stanno girando a elica perché nessuno mi ascolta e comincio a urlare dietro a tutti) e provoca un rigore che però Dinone para (passando col voto dal due al quattro). Chiedo scusa a quelli che ho insultato in campo (per esempio non è stato carino dire a Augello che non la doveva giocare di prima perché non è capace) ma fare il regista difensivo nel Due Madonne è compito assai arduo (non siamo al livello della coscienza di Berlusconi ma ci siamo vicini) e porterebbe anche Budda alla nevrosi.
Nell'intervallo, con lusinghe e minacce finalmente trovo uno che si rende disponibile a marcare la terza punta del GM: Pellegrini che solo per questo guadagna il titolo di migliore in campo. Finalmente smettiamo di fare una figura di tolla e cominciamo a giocarcela. La partita è equilibrata come deve essere (entrambe le squadre sono ugualmente scandalose) e il secondo tempo finisce due a uno per noi (totale 2-5) con doppietta di Nico Campitelli con un gol davvero bello. Venturelli soffre il suo attaccante e lo scalcia ripetutamente, innescando le solite risse verbali, ma oggi anche quelle sono fatte senza convinzione. Il campo è un mercato e Ciuso si trattiene a stento dallo strozzare Isidoro, che chiamerebbe il pallone anche se fosse legato e imbavagliato.
Cronaca breve (stendiamo un sudario sulla partita e sul campionato) e fine di questa farsa. La riunione si farà martedì prossimo: sembra che ci siano le premesse per partecipare anche al prossimo campionato.
Un saluto dal vostro cronista. Arrivederci al prossimo campionato, se si farà.