Atletico Nettuno vs DM 0304
Prima o poi il Papa deve morire.
Immaginate quando arriverà la notizia. Migliaia di redazioni in tutto il mondo mobilitate, coccodrilli che vengono rispolverati, aerei per la natia Polonia stracolmi di cronisti in cerca di scoop fasulli. Per qualche euro salterà fuori di certo una vecchietta che racconterà di quando, da bambini, giocavano al dottore. Qualcosa di simile è successo oggi: il Due Madonne ha vinto. Io però sono un pessimo cronista, quindi non ho niente di preparato. E poi subito dopo la partita sono andato con la famiglia a pranzo in un agriturismo a Monte San Pietro (tanto per rimanere in tema), mi sono abbuffato di tagliatelle al ragù e anche se il vino non era proprio all'altezza non mi sono risparmiato neanche con quello, quindi invece di una marcia trionfale avrete una cronaca assonnata interrotta da qualche ruttino.
Succede ogni morte di papa, ma succede (come dicono molte delle vostre mogli); succede di preferenza con l'ultima in classifica che era precisamente la squadra con cui avevamo vinto l'unica partita di questo campionato. Nel frattempo le rondini se ne sono andate, è venuta la neve, i bambini si sono goduti il natale, abbiamo preso tremila gol, le rondini sono tornate, Maometto ha mandato un Ictus a Bossi e la Fortitudo ha preso 44 punti dal Maccabi. Valeva la pena di aspettare tanto?
No.
Perché la partita è stata bruttissima. Ma al solito precorro i tempi. Si gioca con l'Atletico Nettuno la domenica mattina, sul campo di via Aretusi. La notte ha piovuto, quindi il campo sarà fangoso. La cosa da un lato mi fa piacere (perché sui campi duri mi è venuta una dolorosa tendinite) dall'altra mi innervosisce perché già so che almeno in sei giocheranno con le scarpe da asciutto. Io sono in ritardo, ma i ragazzi di Albania lo sono di più: quando il mister Alvisi telefona stanno dormendo della grossa e arriveranno al campo sei minuti prima dell'inizio battendo il mio record dell'ultima partita. D'altronde loro ieri lavoravano, io invece ero al mare. Quando arrivo Isidoro mi accoglie con questa barzelletta: "Una rana si presenta con gli occhi rossi. Le dicono, ma che hai fatto stanotte. E lei: Craak". Due infermieri lo portano via. Avrebbero dovuto.
Si gioca con Erlis, Venturelli, Vittoria, Morelli, Miceli, Cuzzani, Pellegrini, Faggioli, Colombaretti, Valentino, Priola. Il Nettuno ha maglie bellissime, bianche e con il nome sopra, per tutto il resto è squadra orrida, persino più di noi. A metà del primo tempo Miceli mi dirà che questi ventidue dovrebbero andare a fare le partite pomeridiane al Parco dei Cedri "con i tossici, gli zoppi, e i pensionati". Parole profetiche, perché veramente sarà una partita da schifo. Loro che pure sono degli scarponi, vedono in noi una delle poche possibilità di fare risultato, quindi se la giocano almeno con voglia. Noi cominciamo prendendo gol dopo due minuti, con l'ala destra che si sgancia lasciata sola da Venturelli, tiro sbagliato che diventa un cross, qualcuno mette lo zampino e la palla va dentro.
Continuano ad attaccare loro. Dalla parte di Faggioli vengono giù che sembra di stare all'uscita della Fiat (Faggioli è dolorante e si farà sostituire di lì a poco). Vittoria non riesce a capire chi deve marcare, a centrocampo c'è un buco, in compenso si pestano i piedi in quattro sull'ala sinistra. I due mister soffrono come fachiri. Io poi sono lento per via della tendinite e incazzato come una biscia perché non riesco a registrare la difesa. Fortunatamente è difficile per il Nettuno fare più di un gol e prenderne meno di due, quindi alla prima occasione pareggiamo. Punizione dal limite, Miceli tira sopra la barriera e anche se il tiro non è irresistibile il loro portiere ci aiuta e la boccia va dentro.
Sbagliamo anche diversi gol, con Isidoro, Valentino ed altri, e ne annullano uno buono a loro, di testa su calcio d'angolo, per fallo di confusione. Pellegrini tenta un paio di tiri surreali da centrocampo. Si va al riposo sull'uno a uno. Io medito il ritiro. E' già entrato Vannini per Faggioli e nel secondo entrano anche Battaglia per Valentino e Sibani per Venturelli. Entrambi i cambi sono azzeccati perché Ventu era in una di quelle giornate in cui ha sbagliato pastiglia (invece dell'anfetamina ha preso il tavor) e Valentino si è scordato a casa il tuttocittà e non sa dove mettersi (era uno dei quattro sulla fascia sinistra).
Siamo subito più pericolosi, ma lo sono anche loro. A un certo punto Colombaretti salta un uomo, si butta verso la rete ma viene steso. Rigore e trasformazione di Pellegrini. Si passa al punto più triste del nostro campionato, con il Nettuno che ci assedia. Mischie in area, corner, colpi di testa, parate di Erlis, e alla fine su inutile mano di Vannini (che era peraltro in area) punizione dal limite e bella trasformazione del Nettuno. 2-2 e tutto da rifare.
A questo punto sbaglia un altro gol enorme Isidoro. Battaglia si procura falli e occasioni. Su calcio d'angolo finalmente mi arriva un cross perfetto di Battaglia, sono solo e non posso sbagliarla ma la metto fuori. Subito un coro di "scrivilo, scrivilo". Avete un bel coraggio. Secondo voi dovrei portare la croce e piantare pure i chiodi. Già che ci penso Isidoro assomiglia a Barabba solo che gioca in attacco (Barabba libero, si sa).
Non manca moltissimo, ma il Nettuno si sta sgretolando, Battaglia è una spina nel fianco e se riusciamo a fare tre passaggi in fila andiamo in porta. Infatti appena li facciamo si libera Colombaretti che non perdona. 2-3. Altro arrembaggio del Nettuno che però ha bruciato le ultime risorse, tanto che sull'azione dopo Battaglia segna meritatamente il 4-2 (oggi Gargamella è stato il migliore in campo).
A questo punto tamponiamo con tranquillità, il loro centravanti, che era stato abbastanza maltrattato da Miceli, suggerisce all'arbitro orifizi alternativi per il fischietto e viene espulso, c'è qualche ultimo scampolo di pessimo calcio, poi un incapace travestito da arbitro fischia la fine e ci consegna alle tagliatelle.
Dedichiamo questa vittoria agli dei del calcio, che se non ci hanno fulminato finora vuol dire proprio che non esistono (e non sono i soli).
Un saluto dal vostro cronista.
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2004
Massimo Morelli.
Last update:
02/05/2004; 20.51.21. |
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