Massimo Morelli's Weblog
A personal weblog on technology, science, books etc..








 

DM vs Villaggio 0405

Mi dispiaceva essermi perso il 5-0 della settimana scorsa, così i ragazzi hanno organizzato una replica. Giochiamo finalmente con le squadre più scarse quindi dobbiamo vincere per rilanciare la nostra magra classifica. Oggi è la volta del Villaggio, una squadra di cui mi piacerebbe sapere la storia. Sono quasi tutti extracomunitari, prevalentemente marocchini, e giovanissimi. Gli unici italiani sono il portiere e l'otto, che è senz'altro un bravo ragazzo perché per tutta la partita ha rincuorato e incitato i suoi compagni, giocando sempre per la squadra nonostante sia nettamente più forte di tutti gli altri (pare giochi anche in categoria). Bravo.
 
Finita la parte da libro cuore passiamo alle solite puttanate. Arrivo in ritardo perché ho dovuto attraversare tutta la città per recuperare l'alimentatore del PC portatile che tendo a dimenticarmi in giro. E' solo perché vi amo, cari lettori, che mi sono sobbarcato questa botta di freddo in moto, e non solo perché vi amo ma per non farmi dare dell'imbecille a ripetizione quando avrei spiegato il motivo per cui la cronaca non era uscita.
 
Negli spogliatoi va in onda uno show di Coppini, a cui mancano solo le basette a punta e gli uccelli che parlano per essere il nostro Del Piero. Che poi la crudeltà dei pubblicitari è veramente incredibile. In un ambiente omofobo come il calcio ci vuole un mascalzone a far parlare con gli uccelli proprio lui. A proposito di omofobia devo raccontare un aneddoto non politicamente corretto avvenuto in allenamento.
Scena: Pescatore insegue simpaticamente Sibani per potarlo e rubargli il pallone in maniera irregolare:
S.: "Aaaaaah!"
P. "Ma se non ti ho ancora toccato!"
S. (rotolandosi a terra) "Ma ho i crampi"
P. "Frocio!"
 
Come sapete ho la tendenza a incartarmi negli aneddoti nidificati ma credo di non sbagliare se torno allo show di Coppini. Tanto per incominciare gioca con un dolcevita bianco sotto la maglia del Due Madonne, sembra Thoeni. Poi estrae un marchingegno diabolico che si rivela una pedanetta in plastica (una specie di piccolo podio) ricoperta di spugna. La ridicola pedanetta dovrebbe servire a non appoggiare i calzetti per terra, contaminandosi sul klinker dello spogliatoio (che a dire la verità è lo stesso dal 1958). Per sua fortuna oggi non c'è Pescatore, ma il siculo Vittoria lo guarda con sospetto (e poi starà bene attento a non fare la doccia con lui).
 
E' freddo ma c'è un bel sole. Il campo è in buone condizioni (strano). Si gioca con Erlis Lleshi in porta; in difesa Morelli, Miceli, Venturelli e Vittoria; a centrocampo Antioco Bullegas, Cuzzani, Coppini, Colombaretti; in attacco Gino Bove e Isidoro "Gilardone" Priola. Fra il pubblico Maria (che sembra un bastoncino Findus), l'Opinionista (schivato da tutti), qualche altro perdigiorno e un vecchio. Poi vedo il vecchio che chiacchiera con Pellegrini, guardo meglio e mi accorgo che è Gianni N. Mi avvicino per diffidarlo ufficialmente dal dire a chicchessia che era alle elementari con me, nessuno deve sapere che abbiamo la stessa età.
 
Si comincia, e il Villaggio si dimostra squadra abbordabile. Con queste squadre di ragazzi l'importante è stare calmi e aspettare, che prima o poi sbagliano per inesperienza. Potrebbero essere quasi tutti figli nostri, si dannano corrono il centuplo di noi, ma normalmente a vuoto. L'otto prende palla al centro e fa dei bei lanci, ma le punte le controlliamo facilmente (anche se quella di Miceli lo fa correre, cosa che Mic non prende tanto bene). Titic titoc ci facciamo vedere nella loro metà campo. Qualche mezza occasione poi passiamo. Il loro portiere raccoglie un pallone che non doveva (non che se ne fosse accorto nessuno tranne l'arbitro, che è uno dei migliori mai visti, essendo extracomunitario anche lui) e punizione a due in area. Venturelli cerca di abbattere la barriera tipo bowling, la palla arriva a Isidoro che tira forte e all'incrocio. 1-0 e qualcuno ironizza sul fatto che Isi si sia fatto trapiantare un piede nuovo.
 
Che il trapianto non abbia ancora attecchito si vede qualche minuto dopo, quando ruba un pallone e si presenta tutto solo davanti al portiere, che si ingoffa e rimane in porta. Isi aveva già pensato di fargli il pallonetto, e invece che appoggiare comodamente dentro fa un mezzo pallonetto mezzo no, di esterno destro. La palla si spegne malinconicamente fuori. Insulti dalla panchina. La reazione al gol tarda ma poi arriva. E' specialmente l'otto che si sgancia e prova a tirare da fuori o a entrare dentro in slalom. Nessun pericolo grave, però. Coppini, dopo essere stato ammonito per un fallo inutile e aver protestato a lungo, si scrolla il passero dalla spalla e fa parecchio gioco. Gli altri tre a centrocampo coprono bene e non mi devo nemmeno sgolare. Il tempo finisce senza ulteriori problemi. Nell'intervallo il mister Alvisi redarguisce Isi sul gol sbagliato, lui si limita a ridere con la stessa faccia di Jack Nicholson in Shining.
 
Nel secondo tempo il Villaggio prova a rimontare e comincia ad attaccare in massa. Non è che siano tanto pericolosi, però ne abbiamo due per uno e non è che sia un bel segnale. Dall'altra parte attacchiamo spesso in superiorità numerica ma come al solito non concretizziamo. Sbagliamo qualche mezza occasione, poi l'azione risolutiva. Contropiede tre contro uno, Bullegas si lancia sulla fascia destra. Potrebbe tirare ma crossa bene al centro dove Bove e Isi sono soli, davanti al portiere. Isidoro dovrebbe stoppare la palla con calma e fare il torello al portiere con Gino, ma se la lascia scorrere fra le gambe e colpisce di tacco. La palla batte sulla traversa, poi sulla riga di porta, poi entra. Gol meraviglioso ma di rara idiozia tattica.
 
E' talmente strano veder Gilardone far gol in questo modo che il gelo scende sul Cristina Bonzi, tutti guardano Isidoro con occhi grandi come piattini mentre lui esulta da solo in un silenzio irreale. 2-0. E non è finita. C'è Battaglia in panchina e Isidoro sa che a risultato deciso ci sarà la girandola delle sostituzioni. Il Bisonte si scatena, scambia la palla credo con Venturelli ed entra in area dove viene steso. Rigore. Alvisi si rifiuta di lasciarlo tirare ma Bullegas centra il palo e la palla capita proprio sui piedi di Isi, che insacca senza fatica. Tripletta e Isidoro raggiunge quota nove (a dieci l'avventata promessa del mister è quella di farlo capitano).
 
A questo punto facciamo i cambi: entrano Pellegrini, Reda, Battaglia e Faggioli. Dato che loro continuano ad attaccare in otto i quattro cambi ci mettono un po' in difficoltà. Da una parte sbagliamo gol in contropiede e dall'altra sono costretto chiudere e a fare un recupero in extremis (una delle poche fatiche che ho fatto in una partita in cui credo di non aver sudato) poi, l'otto fa vedere che è di un'altra categoria perché lascia sul posto il suo uomo, mi punta, mi salta e da posizione angolata lascia partire un siluro che Erlis non vede neanche. 3-1. Il Villaggio si anima e per qualche minuto ci crede, un altro tiro dell'otto (gli abbiamo appiccicato Pellegrini in marcatura ma evidentemente non basta) passa vicino al palo. Non si può continuare però a sbagliare contropiedi in quattro contro due così Bove azzecca un pallonetto (forse casuale) e chiude la partita sul 4-1.
 
C'è tempo ancora per due gol di Battaglia, il primo in contropiede (salta il portiere e segna) e il secondo addirittura in tuffo di testa, su bel cross di Venturelli.  Normalmente ci sarebbero facce stupite, ma dopo il gol di tacco di Isidoro nessuno farebbe una piega nemmeno se passasse Sandokan inseguito da una tigre. Finalmente finisce 6-1 e Isidoro corre a stampare le magliette: "IO C'ERO" da distribuire agli amici.
 
Vittoria facile che richiede una riflessione. Quegli imbecilli che parlano di scontro di civiltà, e che scrivono sui giornali che gli arabi sono qui per tagliarci la gola, dovevano essere in campo con me, oggi, di fronte a otto ragazzi marocchini e albanesi (credo) che ce la mettevano tutta anche sul 6-1, non si lamentavano se qualche infortunato perdeva tempo e non hanno fatto un'entrata cattiva in tutta la partita. Forse per questo alla fine, nonostante la vittoria, non ero allegro. Per questo o forse perché ho visto Gianni N. che ha un mese meno di me, ed è un vecchio.
 
Un saluto dal vostro cronista.
 


Click here to visit the Radio UserLand website.
Click to see the XML version of this web page.
Click here to send an email to the editor of this weblog.
© Copyright 2005 Massimo Morelli.
Last update: 27/03/2005; 9.39.37.