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Infortunistica Italiana vs DM 0405

Non so se avete presente Porretta Terme quanto è in là. Sta a sessantacinque chilometri da Bologna, in fondo ad una strada (la Porrettana), divenuta proverbiale per motivi opposti a quelli della Prospettiva Nevskj che pare sia dritta. Già non siamo certi che si giocherà, perché l'agonia di un capo di stato estero ha messo tutto in forse (non so perché ci si preoccupi tanto per Ranieri di Monaco). Ovviamente in lega non rispondono alle telefonate, e da Porretta non sanno dirci nulla. Cominciamo bene. Dopo un viaggio lungo e faticoso con il mister Alvisi e Stefano "Sanpei" Querzola (dopo spiego) in cui ho rischiato di sporcare la tappezzeria della macchina del mister con gli spaghetti mangiati a mezzogiorno, arriviamo in loco, dove fa un bel freschino.
 
Per un pezzo non si vede l'arbitro, e i dubbi che la federazione abbia deciso di avvisare solamente lui e non noi della sospensione della partita provocano un certo nervosismo. L'arbitro però alla fine arriva, in treno, e ci si può andare a cambiare. Per una volta abbiamo l'unico arbitro buono della federazione. Lui sono anni che ci chiede di smettere di giocare e fare gli arbitri (fossimo matti).  Si gioca su un campo che è una schifezza: sabbia e niente erba. Ci dicono che però è un biliardo, ma qui devono avere i biliardi lenti del Bar Sport di Benni, quelli dove sputi, sporco e macchie di friggione hanno danneggiato il panno e le bocce procedono faticosamente sollevando polvere e sterpi. Solo giocatori dotati di grande forza riescono a fare più di due sponde (cito approssimativamente a memoria dal massimo capolavoro della letteratura mondiale).
 
Comunque si gioca, con Erlis Lleshi(19) in porta, Antioco Bullegas(27); Miceli(41), Venturelli(35?) e Pescatore(43) in difesa; Pellegrini(41), Morelli(41), Colombaretti(41) e Valentino Marku (20) a centrocampo; Priola (33) e Gino Bove (38?) in attacco. Sugli spalti Maria, supertifosa. I porrettani sono primi in classifica (e con una partita in meno) quindi il match è importante. Dopo la prestazione orrenda di 15 giorni fa (vittoria per sghetto con l'ultima in classifica) si teme una catastrofe, ma si vede subito che giochiamo con altro spirito. La difesa è molto concentrata e il centrocampo non si scopre. Ci facciamo pure vedere in contropiede e la prima occasione è la nostra, con Isidoro che anticipa il difensore di testa ma colpisce debolmente.
 
Loro sono temibili, in attacco, e spesso solo la velocità di Bullegas ci salva con recuperi alla disperata. Loro tentano molto il pallone filtrante in mezzo all'area, ma su quel biliardo non è molto facile. La cosa riesce solo una volta e una punta si trova faccia a faccia con Erlis. Occasione grandissima che però il portierino di Albània sventa con una bella uscita. La partita prende una sua fisionomia. Loro tentano di costruire ma al centro pressiamo e ai lati siamo attenti (io mi sono piazzato a uomo sul capitano, uno che fa gioco ma non corre molto, per fortuna). Noi giochiamo largo e in contropiede, e sia Valentino che Pellegrini sulle fasce arrivano spesso in fondo. Molte azioni sono sprecate da Bove che ha un risentimento muscolare e ogni volta che ha il pallone fa immediatamente un inutile lancio lungo. Al solito Isi si batte con valore ma sotto porta non è molto efficace. Ho due mezze occasioni anch'io. Prima su calcio d'angolo, in una mischia arrivo sul pallone e in anticipo di punta metto fuori. Poi su punizione dalla tre quarti di Venturelli colpisco bene di testa ma la palla va alta.
 
Verso la fine del tempo azzecchiamo qualche contropiede e due volte Valentino ha la palla buona, ma alla prima sbaglia lo stop e quando tira ormai è troppo defilato, alla seconda impegna il portiere. Noi rischiamo un paio di fuorigiochi da senza fiato (quando Pescatore invece di correre dietro all'uomo decide di mollarlo e sperare che l'arbitro abbocchi). Loro tirano anche spesso da fuori ma non prendono in porta. Fine primo tempo, e Maria ci racconta cosa si dice sugli spalti. C'è un gruppo di ragazzi che ne ha per tutti. Da Isidoro che giudicano forte (a tavola) ai miei calzoncini ascellari alla Fantozzi, a Stefano che fa il guardialinee con il suo cappellino da pescatore e viene quindi ribattezzato Sanpei.
 
Secondo tempo e loro ne mettono dentro quattro freschi. Non sarebbe niente se come al solito i panchinari fossero scarsi, ma questi hanno messo su quattro indemoniati che corrono come matti. Abbiamo però ancora noi il pallino. Isidoro lanciato da Venturelli sul filo del fuorigioco si presenta solo davanti al portiere ma cicca clamorosamente il pallone cercando di abbattere un muretto invece che tirare in porta. I mister dalla disperazione lo sostituiscono con Battaglia che però ha lavorato tutta la notte quindi non c'è da aspettarsi molto. Ci sono altre occasioni minori, poi Pellegrini sorprende l'avversario diretto tirando di punta in anticipo. Il portiere dei porrettani si guadagna la giornata con una grande parata d'istinto.
 
Verso metà del secondo tempo noi finiamo completamente la benzina, mentre loro ne hanno ancora. Cominciano i dieci minuti più brutti dove loro vengono giù da tutte le parti.  Palle in tribuna, falli tattici, punizioni dal limite molti tiri da fuori. Cerchiamo di tenere botta, ma balliamo. Nel bel mezzo di questa tempesta il mister decide che vuole vincere, spostando a metà campo Bullegas al posto mio. Mi chiede se ce la faccio a passare libero, gli rispondo che non lo so ma credo di no visto che non mi ricordo nemmeno come mi chiamo. Senza grandi occasioni per il Porretta se non qualche mischia e qualche parata non difficile di Erlis termina la sfuriata (anche loro finiscono il fiato) e negli ultimi cinque minuti torniamo a passare la metà campo. Nel recupero addirittura con azione manovrata (si chiama così quando si riescono a fare più di due passaggi senza scaraventare la palla a caso, ed è una cosa che ci riesce ogni morte di papa, appunto) portiamo Valentino al cross. Irrompe Battaglia e schiaccia di testa a colpo sicuro. La palla rimbalza davanti al portiere e poi supera la traversa sul rimbalzo. Occasionissima ma sarebbe forse stata una beffa per loro. Fine della partita. 0-0.
 
Si affrontano le due migliori difese del campionato e naturalmente finisce zero a zero. Il pareggio fa comodo più a loro che a noi, ma accontentiamoci. Dopo la partita ci siamo andati a misurare con un ristorante del posto, dove però ci hanno servito fiorentine veliniche (trad: molto sottili) e vino scadente. Però abbiamo speso poco.
 
Un saluto dal vostro cronista.


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© Copyright 2005 Massimo Morelli.
Last update: 04/04/2005; 18.17.47.