Massimo Morelli's Weblog
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San Marino vs Tolara 2010-11

A volte ritornano. Oppure, come direbbe Greg, questi ritornano sempre finché non gli pianti un paletto di frassino nel cuore. Lui l'aveva sempre detto che sarei ritornato a giocare, nonostante il cuore spezzato dalla prematura morte (sob!) del Due Madonne, dopo 27 campionati che mi sono fatti dal primo all'ultimo.

Isidoro mi ha fatto la corte a lungo per raggiungere lui, Miceli e Venturelli nella squadra di Over 35 in cui sono passati dopo la dissoluzione (sob!) della squadra che avete tanto amato (beh, in verità negli anni ho ricevuto molti messaggi, ma mutandine per posta non ne sono mai arrivate). Ho cominciato ad allenarmi con i ragazzi del S. Marino (niente a che vedere con la Romagna, è S. Marino di Bentivoglio) e, complice la scarsità di difensori centrali oggi, prima di ritorno, faccio il mio esordio. Ho pensato a lungo se scrivere o no le cronache anche delle partite in questa nuova squadra e propendo per il no. Non tanto per sentimentali attaccamenti alla squadra defunta (sob!), che siamo uomini di mondo e sappiamo superare i lutti con virile rassegnazione (doppio sob!) quanto perché il S. Marino ha un potenziale comico inesistente.

E' una squadra seria, con giocatori seri, che si allenano seriamente, con un allenatore serio, uno sponsor serio (addirittura!). Giochiamo su un campo serio (il campo di Bentivoglio è bellissimo) e (ho tenuto in fondo la sorpresa) SUL CAMPO DI ALLENAMENTO C'E' L'ERBA (e se non hai giocato negli amatori non puoi renderti conto di quanto questa cosa sia eccezionale). Con tutta questa serietà scrivere una cronaca è virtualmente impossibile. Niente risse, niente lisci e scenette comiche. Far ridere sarebbe come rendere simpatico Mourinho o onesto Berlusconi. Mission impossible.

Inoltre anche noi ex abbiamo perso molti dei nostri punti di forza comici: Venturelli non è più matto, Miceli ha messo la testa a posto, si è fidanzato e non mi rallegra più con le sue improbabili storie erotico/alcoliche, Isidoro è dimagrito (no, questo non è vero, volevo vedere se stavate attenti). Per cui non resta da scrivere altro che di me stesso, anche perché non vorrei saggiare la permalosità di omaccioni nerboruti che fanno la doccia nudi assieme a me.

Per l'esordio ho scelto una partita facile. Il serissimo S.Marino, primo in classifica, professionale nelle scure e serie tute tutte uguali, fornite dal serio sponsor, affronta sul campo di casa la temibile seconda in classifica Ozzano Tolara, battuta all'andata (mi dicono) 3-2 grazie a una partita cinica e impeccabile. Sapendo che le partite degli amatori migliorano nel tempo come le trote dei pescatori presumo che sia stato un colpo di culo. A sorpresa il mister mi schiera da subito, al centro della difesa. Eppure negli allenamenti non mi sembra di aver fatto un figurone, c'è stata una partitella a calcetto in cui Giulivo mi è andato via tutte le volte che ha voluto. Peraltro, come ho capito nelle amichevoli, a questa squadra difendere non piace molto.

Si gioca con William Mezzetti in porta; Paolo Lesi, Morelli, Marco Venturelli, Mauro Mongiorgi in difesa; Gabriele Balestra, Pier Paolo "Casaro" Casarini, Luca Miceli, Giulio Matucci a centrocampo; Fabrizio "Giulivo"  Giuliani e Isidoro Priola, il Toro di Misilmeri. Dopo le piogge dei giorni scorsi il terreno di Bentivoglio è allentato, ma c'è l'erba quindi non si è trasformato nel simpatico pantano in cui ci piace rimestare i piedini.

Cominciamo e capisco subito che la pagnotta ce la dobbiamo guadagnare. Questi del Tolara sono brutti clienti, specie in attacco. Le due punte sono molto temibili, l'ala è veloce e punta l'uomo con  sicurezza, l'altro è forte di piedi e di testa. A centrocampo fanno girare il pallone e giocano tutti. Il ritmo è alto (nonostante l'età media dei 22). Il mio problema è che ho sempre giocato libero alla vecchia maniera, dietro ai difensori a uomo. In questo ruolo fai quasi sempre bella figura, perché intervieni sull'attaccante già in difficoltà. Qui si gioca in linea, sistematicamente uno contro uno, perciò ogni errore può essere fatale. Dopo qualche batticuore iniziale cominciamo a giocare anche noi, e non siamo mica male. A centrocampo Casaro e Gabriele fanno girare il pallone, i terzini salgono, gli esterni crossano e Isidoro fa a panciate dentro l'area.

Segnamo per primi, con una bell'azione sulla sinistra. Bel cross (forse di Miceli) per Isidoro che in mezzo all'area chiude con un colpo sicuro. 1-0. In teoria ora potremmo rifiatare ma continuiamo a spingere con tutto il centrocampo e tutta la difesa. Le loro punte, che non sono sceme, stanno più alte che possono e per non tenere la squadra lunga non possiamo stare più indietro di loro. Questo significa che siamo spesso due contro due, in linea. Ogni rinvio c'è da fare una corsa della madonna. Punizione per loro, lancio per il centravanti, io e lui in mezzo all'area. Lo porto sull'esterno aspettando e sperando che qualcuno mi venga ad aiutare, ma lui fa passare la palla, mi spinge a terra e poi inciampa su di me. Sarebbe fallo nostro, ma l'arbitro (il solito tappo con manie di protagonismo) è a 800 metri di distanza, vede uno cadere e fischia rigore.

Non protesto neanche troppo, credo nella possibilità di far ragionare gli arbitri degli amatori come nell'insegnare le equazioni differenziali a Gasparri, che è poi il motivo per cui nel Due Madonne (sob!) non ho mai voluto fare il capitano. Gol e 1-1. Mi dispiace un po' per i miei seri compagni. Nel resto del primo tempo continuiamo ad attaccare a ranghi compatti. Verso la fine del tempo lancio lungo per l'ala veloce del Tolara. Dalla riga di centrocampo sputo un polmone per rincorrerlo, quando l'ho quasi preso stiamo entrando in area, e l'arbitro fischia fuorigioco. Il puffo non trovava il fischietto e ha fatto fare 40 metri di corsa a tutta velocità a due quarantenni. Io e l'avversario lo insultiamo come un sol uomo.

Finisco il primo tempo abbastanza stravolto, fortunatamente le partite over 35 durano un po' meno perché altrimenti sarei da ricoverare. Nel secondo c'è qualche cambio, entrano Marco "Zidane" Giusti, Nicola Casale e Sauro Soverini. Forse anche qualcun altro ma cominciavo ad avere le visioni per la stanchezza. Succedono molte cose ma io vedo solo dieci metri attorno a me. Passiamo in vantaggio ancora con Isidoro che approfitta di un rinvio errato del portiere e cinicamente trasforma il 2-1. Dopo la doppietta fossimo stati nel Due Madonne si sarebbe spogliato nudo (che vi garantisco non è un bello spettacolo) e fatto la danza di guerra dei Maori, qui si adatta alla serietà della squadra ed esulta compostamente.  Loro cambiano la punta veloce e io protesto: non è sportivo che questo mi abbia sfiancato e adesso che è stanco si fa sostituire mentre io rimango in campo.

Per non farmi mancare nulla ho lo zampino anche nel loro pareggio. Forse non si vede ma io lo so che quando battono una punizione a sorpresa mi sono lasciato sorprendere fuori posizione dal lato sbagliato del centravanti, che mi dà una spintarella furbetta per guadagnare lo spazio necessario a segnare comodamente di testa. 2-2 e di nuovo tutti all'attacco. Negli ultimi minuti battiamo una serie di corner, va su anche Lesi e mi trovo ultimo uomo dieci metri dentro la loro metà campo con la loro punta. Tutti gli altri dentro la loro area, difendere da soli non mi era mai capitato. Ma di testa evidentemente non siamo molto forti perché non se ne fa nulla.

Finisce 2-2, manteniamo il primo posto in classifica. Uomo telepiù Isidoro. Questa cronaca l'ho scritta per immortalare la sua doppietta, ci teneva molto. Non so se ce ne saranno altre, dipende se ne ho voglia e se nessuno si offende.
Un saluto dal vostro cronista.


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Last update: 20/04/2010; 23.12.31.