Due Madonne vs Tre Borgate 0304
Ventidue anni. Sono talmente tanti che in mezzo c'è spazio per uno scudetto dell'Inter e uno della Fortitudo, pensa te. L'avventura del Due Madonne è durata ventidue lunghi anni e si conclude oggi. A meno di ripensamenti dell'ultima ora la finiamo qui. Questa è l'ultima cronaca, le scarpe volano verso il chiodo che le attende da un bel pezzo. Quindici anni fa scherzavo con Picci, amico tennista dicendo che fino a trenta avrei giocato a calcio poi era l'ora del tennis. Beh, l'ho saltata. Il mio prossimo sport potrebbe essere il golf. O i tortelloni (sui quali sono già abbastanza allenato).
La giornata comincia bene. Partenza alle 8 per Spoleto, dove devo ritirare la macchina nuova (che poi è usata, storia lunga). Sono con Lorenzo "Metano" Sibani. Dopo 300 Km di insulti a Berlusconi che vuole fare il ponte sullo stretto quando ci sono strade come la E45 Cesena Roma che sarebbero comodissime ma sono lasciate andare completamente in rovina, arriviamo a Spoleto, dove tutti parlano come Monica Bellucci ma sono molto, molto più brutti.
Il tizio da cui compriamo la macchina è un amico di Lorenzo che mi aveva garantito al telefono una copertura assicurativa provvisoria (dal momento che non ho ancora venduto la mia macchina). Mi consegna un foglietto di carta molto poco rassicurante poi aggiunge: "Se disgraziatamente dovessi avere un incidente, comunque, chiamami subito che è meglio." Non so perché ma mi sento poco tutelato. Comunque il tizio è molto gentile e ci regala una latta di olio locale e una bottiglia di vino a testa. Conoscendo Metano si raccomanda "cercate nel viaggio di non rompere la bottiglia che questo vino è oro. Oro!". Partiamo. Lorenzo dice: "cos'è questo pulsante?" e lo preme. Il pulsante è l'apertura del bagagliaio. Rumore di vetri rotti e clacson. Guardo lo specchietto e dico "Lorenzo, è caduto un lingotto".
Tornando, quando siamo ormai a Castel S. Pietro e manca un'ora all'inizio della partita. Col mio telefono Sibani chiama il mister "Barbas" Rizzoli:
"Sei al mare, imbezèl?" (notare l'assenza del normale "Pronto" e l'elegante allusione alla mia defezione di sabato scorso)
"No, Valerio, sono Lorenzo. Sono con Momo"
"Dove siete"
"A Spoleto, ma andiamo a busso (veloce, ndr) e torniamo in tempo"
"Due idioti!" (l'ha presa bene)
Comunque si arriva e giochiamo. I ragazzi di Albània sono a Perugia per lavoro (l'Umbria è nei nostri cuori) quindi in porta gioca "Gargamella" Battaglia. In difesa Morelli, Miceli, Vittoria e Venturelli. A centrocampo Colombaretti, Cuzzani, Pellegrini e Coppini, in attacco Faggioli e Priola. In panca (e entreranno) Gino "Al zòp" Bove, Willy "Worwerk folletto" Vannini e Sibani. E' una bella giornata di primavera, ho fatto seicento chilometri, chi c'ha voglia di giocare. Ma è l'ultima delle ultime, il chiodo incombe e bisogna giocare. Il campo di casa è insolitamente erboso ma sotto l'erba cova un fondo di grado 11 (scala di Mohs). Il Tre Borgate sarebbe squadra alla portata, se solo avessimo voglia di vincere, cosa che nel primo tempo sembra quasi.
Non è che ho voglia di raccontarvi azioni inutili, tanto la partita non contava una cippa. Dico solo che nel primo tempo abbiamo attaccato e sbagliato un rigore, poi nel secondo siamo progressivamente calati (e dire che non è che loro fossero dei missili) finché negli ultimi minuti si giocava come dal parroco, tutti fermi in attacco ad aspettare il rinvio. Alla fine, ormai nel recupero, un loro tiro velleitario sorprende Battaglia e perdiamo anche questa.
Negli spogliatoi l'unico che insisteva per giocare anche il prossimo anno era Isidoro, ma lui è talmente ottimista che ogni partita dichiara che farà una doppietta, cosa su cui la gente ha persino smesso di scommettere. I due mister sono sfiduciati, Pellegrini ha detto che non vuol più fare il giocatore/dirigente. Ho avuto una mail commovente da un tifoso che riporto (visto che non ho fatto a tempo a stamparla e portarla negli spogliatoi). Il tifoso ci segue da Milano, da quando non pubblicavo nemmeno le cronache su internet ma le inviavo via mail (e quelle sì che erano cattive):
"Morelli, sono triste e commosso, è come se il tuo fumetto preferito, senza preavviso, smettesse di pubblicare. Il mio sostegno morale non basta?!?
Porta un mio saluto al "due madonne" tutto ringraziandoli essendo fonte di piacevoli letture
[..]
Ciao e grazie"
Un addio dal vostro cronista.
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2004
Massimo Morelli.
Last update:
22/05/2004; 23.41.50. |
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