Due Madonne vs Giardini Margherita 0405
Ci sono molti modi di raccontare balle. Uno dei più raffinati è quello di raccontare l'assoluta verità, mostrando di aspettarsi di non essere creduti. Milioni di (finti) playboy da bar hanno adottato questa tecnica, nei secoli, Miceli e Isidoro sono solo gli eredi di una lunga tradizione. La trasferta a Valencia per il matrimonio di Luigi Augello, durata cinque giorni, è stata sicuramente una teoria ininterrotta di magnate e bevute pantagrueliche (soprattutto bevute). I ragazzi hanno raccontato che si sono divertiti, che sono andati in giro "imbenzinati" ma che non ci sono state gesta erotiche.
Mentre profferivano queste evidenti verità lo sguardo era ammiccante e l'espressione dei volti veniva a dirti "non vorrai credere a questa storia che ti racconto perché sono un padre di famiglia, in realtà Rocco Siffredi sarebbe impallidito alle nostre imprese e ci avrebbe volentieri consegnato lo scettro di re del lenzuolo". Ebbene, cari ragazzi, invece vi crediamo. Avete ingurgitato litri di gintonic, avete ammorbato camere di albergo con gare di scoregge, ma l'integrità delle vostre famiglie non è stata messa in pericolo per manifesta incapacità, come ben sanno le vostre mogli che vi hanno lasciato andare.
Oggi si gioca con i Giardini Margherita, che è una delle ultime in classifica. L'emergenza infortuni continua, con Coppini, Bonfiglioli, Faggioli ancora rotti, Pellegrini squalificato e Venturelli assente per motivi sconosciuti. Comunque recuperiamo i due matrimoniati e Pescatore quindi ne facciamo undici. Si gioca al Bonzi in un pomeriggio fresco. Fortunatamente le piogge della settimana hanno fatto crescere un po' d'erba e hanno spento la polvere, che in primavera al Bonzi spesso sembra di essere a Tamanrasset. Quindi condizioni ideali, se non fosse che si affrontano due squadre senza ambizioni di classifica e con una negazione totale per il bel gioco. Arbitra un insensato riccioluto che fortunosamente non farà danni.
Si gioca con Erlis in porta; Miceli, Antioco Bullegas, Pescatore e Nicola Reda in difesa; Valentino Marku, Colombaretti, Morelli e Cuzzani a centrocampo; Battaglia e Isidoro Priola in attacco. Si comincia con un batti e ribatti a centrocampo. Sugli spalti Maria e l'Opinionista, che oggi sfoggia un enorme ombrello nerazzurro (minaccia pioggia). Poi arriveranno anche Coppini e Faggioli e nel finale anche Ciuso. Nella lotteria delle marcature di centrocampo come al solito sono sfortunato. Mi tocca l'unica pesca difficile, un ragazzetto giovane, veloce e nero che tecnicamente non è certo pelè ma corre molto di più di me. Moltissimo. Un sacco.
La partita è al solito orrenda. Isidoro sconta i litri di gintonic e se avesse a disposizione un cavallo potrebbe fare il monumento a Garibaldi. Battaglia esagera con finezze e colpi di tacco, i centrocampisti non costruiscono e i difensori difendono svogliatamente. Per fortuna il Giardini Margherita è squadra modesta, altrimenti ci farebbe neri. Comunque hanno un paio di occasioni, mentre noi cominciamo la fiera del gol sbagliato con un mio debole colpo di testa da buona posizione. Io inseguo Eddie Murphy per il campo e non ho modo di fare altro, ma cominciamo a sfruttare la scarsità della loro difesa e ci facciamo vedere in attacco. A un certo punto una delle finezze di Battaglia va in porto: su una respinta corta della difesa si tuffa e tira in controbalzo (alla Rumenigge, se posso usare paragoni antichi) e segna un gol da incorniciare. 1-0 e partita che dovrebbe andare in discesa.
In effetti abbiamo altre mezze occasioni, ma non le sfruttiamo (abituatevi ad una cronaca imprecisa perché quando corro molto il sangue non mi arriva al cervello). Fine primo tempo e l'Opinionista, che oggi è in forma, comincia ad insultarci tutti (Maria mi ha poi raccontato). Io mi sdraio in panchina e riprendo fiato.
Nel secondo tempo cominciamo veramente a sbagliare gol a raffica. Isidoro, Battaglia e centrocampisti tutti si esercitano in un tiro al bersaglio senza risultati. Solo Colombaretti riesce alla fine ad azzeccare un colpo di testa decisivo (che sarebbe uscito ed è stato messo dentro da una respinta maldestra ma non sottilizziamo). 2-0 e potrebbe partire la goleada. Ma ne sbagliamo altri ed è destino che non possiamo stare tranquilli. Punizione per loro sull'angolo dell'area. Cross nell'area affollatissima dove al solito volano colpi proibiti. Io come molte altre volte prendo il lungagnone che arriva dalla difesa e quando vedo che la palla arriva da noi mi aiuto abbracciandolo affettuosamente. Tutto come da copione ma tavolta l'arbitro decide che il fallo di confusione va agli attaccanti in una strana inversione della consuetudine. Rigore che batte Eddie e segna. 2-1.
Mancano pochi minuti e c'è ancora da soffrire. Fortunatamente con un po' di attenzione evitiamo altri guai. C'è anche un piccolo tafferuglio finale ma è uno di quelli in cui tutti mostrano il petto quindi non c'è pericolo di schiaffi. La partita finisce con le pagelle dell'opinionista che sembrano quelle del governo uscente (suggerimento: non ci vogliono mai due mani). Ma ognuno ha il Gianni Brera che si merita.
Un saluto dal vostro cronista.
|
|
© Copyright
2005
Massimo Morelli.
Last update:
24/04/2005; 20.35.46. |
|