Massimo Morelli's Weblog
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Villafontana vs DM 0506

E ci risiamo. Il Due Madonne si ripresenta dopo la pausa estiva per deliziarvi con le sue mirabolanti avventure. Dopo tanti anni tutto quello che c'era da dire è stato detto (compreso "è ora che la smettiate") e non poche volte. Ma il duro mestiere del cronista è quello di fare le cronache, e il vostro mestiere di lettori è quello di leggere e quindi non rompete (mi hanno detto che è di moda rivolgersi ai propri lettori, fa postmoderno, e chi sono io per andare contro alla moda?).
 
Posso comunicarvi che in teoria sono rimasto l'ultimo "senatore", cioè ho il dubbio onore di essere rimasto l'unico ad aver giocato nel Due Madonne fin dall'inizio, il lontano campionato 1982-83. Infatti, l'altro senatore, Antonio Pellegrini, ci ha abbandonato per partecipare al più opportuno campionato Over 35. Come per Maradona e Bruscolotti c'è stato anche il suo addio al calcio (non ci facciamo mancare nulla) con tanto di brindisi, ottima torta al cioccolato di Maria, e coppa consegnata al festeggiato. Per la coppa io avevo suggerito uno scarpone da sci, considerata la nota rudezza di piede del nostro, ma è prevalsa l'idea di consegnargli un trofeo più tradizionale. Nel caso fra i lettori si nascondesse un acuto osservatore (cosa di cui, mi perdonerete, dubito) costui avrebbe notato un "in teoria" nella frase precedente. In effetti, per qualche motivo ignoto ai più, è possibile mantenere il doppio cartellino e giocare contemporaneamente in due squadre diverse nei campionati amatori e over 35 quindi, nonostante tutti i nostri sforzi, non ci siamo liberati di Pellegrini.
 
Come qualcuno di voi ricorderà (specie se non ha niente di meglio da fare) ci siamo lasciati alla fine dell'anno scorso con un inutile quarto posto nel campionato amatori, la quarta e ultima serie del campionato provinciale amatori (lo so, lo so, i nomi sono stati escogitati da un demente).  Fatto sta che (sorpresa sorpresa) una squadra si è ritirata e siamo stati ugualmente promossi al più nobile, (ma non molto) campionato dilettanti. Fa piacere non essere più nel peggiore campionato che esista, anche se ci mancheranno quelle squadre materasso che l'anno scorso ci hanno consentito qualche vittoria.
 
La squadra aveva bisogno di rinforzi (altrimenti si poteva anche chiudere) e abbiamo parecchi nuovi acquisti, alcuni promettenti, altri meno. A proposito di questi ultimi è anche ritornato Luigi Augello che avevamo tentato con tutte le nostre forze di vendere in Spagna, ma gli spagnoli non sono mica fessi (come si vede dal confronto Zapatero - Berlusconi) e ce l'hanno rispedito. Racconterò dei nuovi man mano che giocano, così farò in tempo a ricordare i loro nomi (non è detto che ci riesca, ho già i miei anni).
 
Con queste noiose digressioni ho probabilmente già perso gli ultimi lettori quindi vengo al sodo. Si comincia con un posticipo serale di lunedì. Il motivo lo ignoro ma dubito che abbia a che fare con Sky. Si gioca a Villafontana, in un campo enorme e bellissimo: nonostante le abbondantissime piogge di domenica l'erba ha tenuto bene, è morbida e perfetta. Oggi possiamo incolpare solo i nostri piedi e la nostra visione di gioco per i controlli da Numero Uno e i lanci da Mr Magoo. Unici tifosi Maria e Gaspar. Naturalmente, come tutti gli anni, la prima partita è piagata dall'emergenza visite. Molti dei vecchi e quasi tutti i nuovi sono senza visita e la squadra è molto simile a quella dell'anno scorso. Si gioca con Erlis Lleshi in porta; Antioco Bullegas, Miceli, Venturelli e Vittoria in difesa; Cuzzani, Morelli, Joseph Nwodo (l'unico nuovo acquisto in campo, riconoscibile anche dalla cospicua abbronzatura), Coppini a centrocampo, Isidoro Priola e Gino Bove in attacco.
 
La partita è presto raccontata, un po' perché è stato uno squallido zero a zero, un po' perché sul campo grande, a centrocampo e di fronte a squadra atleticamente preparata sono presto finito in apnea e tutti i miei neuroni si sono impegnati nel mantenermi in vita nel frenetico lavoro di cuore e polmoni. Da subito il Villafontana ci ha aggredito con una superiorità tecnica (poco) e atletica (molto) schiacciandoci nella nostra metà campo. Siamo però abituati a subire e oggi tutti hanno fatto la loro parte. La difesa non è facile da superare, specie quando ci sono tutti, il centrocampo di oggi ha badato soprattutto a contenere (persino Coppini ha abbandonato le scarpine di velluto per mollare qualche zaccagnata) e i due attaccanti mi sono sembrati molto migliorati. Isidoro si batte come al solito come un leone (anche se spesso senza criterio) e Bove finalmente sta superando l'operazione al ginocchio che lo ha reso praticamente un invalido calcistico per due anni (adesso si tratta solo di danneggiargli la lingua in modo che se ne stia zitto mentre gioca).
 
Nella prima mezz'ora loro attaccano spesso anche con i difensori. Per fortuna a centrocampo io e Joseph ci integriamo, nel senso che lui corre anche per me e loro sprecano spesso con palloni lunghi che favvoriscono la difesa. Subiamo una serie di punizioni dal limite, tutte sprecate, e corriamo un unico vero pericolo quando in una mezza mischia si crea un batti e ribatti pericoloso che fortunatamente i Villafontaniani non riescono a concretizzare. In contropiede facciamo pochino, arriviamo a qualche tiro sporco ma il loro portiere rimane del tutto inoperoso fino ad un tiro di Bove proprio sul finire del primo tempo. Discreta parata in angolo che l'arbitro non ci fa battere perché fischia l'intervallo.
 
Nel secondo, che vi racconterò solo in parte, finalmente cala il fiato anche a loro (era ora) e la partita si equilibra. Noi in attacco forse siamo un po' meglio, specie se Isi difende il pallone e Gino parte con progressioni da lontano. Subito in contropiede rischiamo il colpaccio quando un difensore devia un cross di Gino e il portiere fa un mezzo miracolo per sventare. Poi Gino parte dritto verso la porta e il loro capitano esagera con un fallo da dietro stile kamikaze sul ginocchio operato. Grazie al campo grande l'arbitro riesce ad espellerlo per il fallaccio prima che qualcuno arrivi per scatenare la rissa.
 
Vantaggio numerico con venti minuti ancora da giocare, ma cosa succede (comunque poco) non ve lo posso raccontare perché impietosito il mister mi richiama negli spogliatoi con la girandola dei cambi. Escono anche Vittoria e Coppini ed entrano Reda, Pellegrini (rivogliamo la coppa) e Colombaretti.
 
Finisce zero a zero, risultato giusto per la prevalenza delle difese. Vediamo sabato cosa riusciremo a fare a ranghi completi.
Un saluto dal vostro cronista.


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Last update: 20/09/2005; 23.25.52.