Olimpia vs DM 0506
Sono troppo vecchio per tutto questo. Lo so che lo leggete da un po' ma non è che poi divento più giovane. Uno a quarantunanni può fare quasi tutto, tranne ascoltare musica indie, farne tre di fila o giocare a calcio sotto la pioggia una partita tiratissima, senza possibilità di essere sostituito. Meglio che la cronaca la scriva ora perché dopo non voglio neanche sentir parlare di calcio, almeno per un po'.
Questa è una di quelle giornate che si starebbe bene a casa, con un bel libro in grembo, bambini imprestati a qualche nonno, un single malt in mano e sullo stereo la tromba di Davis. Non solo piove, ma la giornata è talmente buia, umida, lattiginosa e cupa che sembra di essere dentro Blade Runner. Già so che giocherò, perché Colombaretti e Patrick sono squalificati, Antioco è misteriosamente scomparso e forse manca anche qualcun altro che non mi ricordo. Ah, Sibani si è di nuovo sfilacciato un legamento sciando (questa me la racconti Lorenzo: dove sei andato a sciare in ottobre, e soprattutto, perché?). Si gioca in casa dell'Olimpia, squadra seconda in classifica e, pare, piuttosto temibile.
Naturalmente si gioca alle 17.30, in un campo già arato dalla partita precedente. Di suo non sarebbe male, è il Barca uno, ma con la pioggia tende a diventare un acquitrino (giocammo una partita sotto un uragano qualche anno fa, credo ci sia anche la cronaca, ma non mi va di andarla a cercare). Rizzoli e Maria hanno una cena, stasera, e si presentano tutti eleganti, non considerando che sul pantano ridurranno le scarpe a due palle di fango. Querzola /Sanpei ha il suo cappellino a cui mancano solo le mosche finte e gli ami da otto. Alla fine si gioca, con Erlis Lleshi in porta; Venturelli, Miceli, Vittoria, Reda in difesa; Ilirjan, Morelli, Faggioli, Joseph Nwodo a centrocampo; Isidoro Priola e Gino Bove in attacco. L'opinionista prende addirittura una sedia e viene ad installarsi negli spogliatoi.
L'Olimpia a vedersi fa abbastanza impressione. Sono giovanotti alti e prestanti, di età ben lontana dalla nostra, di accento per lo più calabrese (particolare misterioso ma vero). Si inizia e si vede che però teniamo bene il campo. In realtà loro non pressano come temevo e Ilir fa gioco in mezzo al campo. Joseph si lancia in galoppate imprendibili e gli attaccanti lottano bene. Io randello a centrocampo. Ogni tanto Ilir mi chiede di propormi e quando ci riesco lo faccio, ma il campo è grande, la partita lunga e vorrei arrivare alla fine senza morirne. Stranamente attacchiamo noi. Il primo tiro è mio, mi arriva un pallone vagante che sparo in orbita. Poi Isidoro ha un paio di buone occasioni, si libera bene dal limite ma spara alto. Dall'altra parte si vede che gli attaccanti sanno giocare, ma un po' la foga, un po' il mestiere di Miceli che avendo sei mesi più di me è il vecchio della squadra riusciamo sempre a cavarcela. Un paio di volte anche loro tirano fuori da buona posizione.
Se Greg sta leggendo devo dirgli qualcosa a cui non crederà. Si fanno spesso anche tre o quattro passaggi in fila. E' soprattutto merito di Ilir che la sa giocare e di Joseph che si libera bene. Fa gioco anche Venturelli che porta su quasi tutti i palloni. Reda e Vittoria non cedono metri ai loro bravi avversari. Anche Faggioli, non abituato al ruolo di titolare, gioca con più precisione del solito. Allora abbiamo altre occasioni. Dopo una bella discesa di Joseph la palla arriva a Isidoro solo in mezzo all'area, che però sbaglia lo stop. Altre mezze occasioni poi un mio tiro da fuori, deviato, sfiora il palo.
Isi al solito reclama rigori facendo voci e c'è una scena da operetta. L'allenatore degli avversari urla
"E' il più grande simulatore del campionato",
dalla nostra panchina una voce incredula:
"Ma dove l'hai visto, su Sky?"
"Vi sono venuto a vedere un paio di volte"
"Allora non hai proprio un cazzo da fare!"
Io non sento neppure perché sono già oltre la soglia umana della fatica, e non è neppure finito il primo tempo. Le scarpe pesano due chili l'una, ogni volta che cado le mani si impataccano di fango, e togliermi l'acqua dalla faccia è impossibile senza diventare l'uomo di palta. La maglia non ha più nulla del giallo originale. Sono stanco, fradicio e vorrei essere a letto. A questo punto finisce il primo tempo, fortunatamente l'opinionista è lontano, sulla sua sedia a bordo campo con l'ombrello, ma si vede che muove la bocca e sono certamente improperi.
Comincia il secondo e, misteriosamente, continuiamo ad attaccare. Il campo ormai è una risaia, non ci sono grandi pozzanghere (non piove molto forte) ma si gioca su un'ininterrotta distesa di pongo. In più l'arbitro fa giocare all'inglese per cui gli scontri sono sempre più violenti (anche se non cattivi) Inaspettatamente passiamo in vantaggio, Gino viene servito davanti alla porta, si libera e sta per battere a colpo sicuro ma viene steso. Rigore che Miceli trasforma. 0-1. Non ci aspettavamo di essere in vantaggio sul campo dell'Olimpia ma a questo punto il risultato è meritato. Purtroppo il vantaggio dura poco. Punizione dal limite (che mi è parsa inventata) e pallone perfetto sopra la barriera, imprendibile. 1-1.
La partita si fa bella con puntate da una parte e dall'altra. Tutte e due le squadre vogliono vincere. I miei ricordi si fanno confusi, ma credo che a questo punto ci siano state le sostituzioni: su Coppini e Dominic per Faggioli e Isidoro. Abbiamo altre mezze occasioni poi l'arbitro fa il patatrac. Lancio lungo per la punta in evidente fuorigioco, l'arbitro non vede, gol. 2-1. Tutti circondano l'arbitro che si spaventa e arretra con aria giallastra, ma naturalmente non cambia la decisione anche se probabilmente si accorge di aver fatto una fesseria. Da quel momento non fischia più niente. Mancano venti minuti e c'è tempo per un assedio. Buttiamo in area palle su palle. Io mollo il centrocampo e gioco più in alto possibile, tanto sono palloni lunghi buttati in area. Tiriamo un angolo dietro l'altro e in area vale tutto. Ormai sono spinte, manate mischie tiri da tutte le posizioni. L'arbitro non fischia. Vi faccio solo un esempio: punizione da centrocampo, Venturelli batte lunghissimo. Io entro in area con il difensore attaccato alla maglia a mo' di bandiera. Mi ha rotto le scatole per cui lo prendo per un braccio e lo scaravento in mezzo al fango. Poi mi giro, ormai il pallone sta arrivando e mi butto in spaccata ma non ci arrivo neanche vicino. L'arbitro non fischia nessuno dei due falli e ci regala un corner, ormai ha perso la testa.
Coppini si libera bene e batte a colpo sicuro ma il portiere miracola di piede. Qualcuno colpisce di testa da tre metri ma la palla va in fallo laterale. Vittoria ha un bel pallone dal limite ma spreca alto. Io ho i crampi da almeno dieci minuti ma la panchina è vuota. Bove viene evidentissimamente steso un'altra volta in area ma l'arbitro sembra Lando Buzzanca in quel film dove ha l'attacco di cagotto e non può fischiare altrimenti se la fa sotto. Tutti lo circondano ancora e Isidoro dalla panchina urla come un forsennato e butta fumo dal naso raspando con lo zoccolo il terreno.
Ma c'è ancora qualche minuto. Coppini ancora fa un bel numero e lancia. Nonostante i crampi che mi segano i polpacci riesco a prendere il tempo al difensore e arrivo per primo sul pallone, sono solo davanti al portiere che accenna l'uscita. Invece che tirare di sinistro (ho paura di mancare completamente la boccia) tento un pallonetto di destro, ma colpisco malissimo e la palla va alta. Non voglio più alzarmi, finiamola qui. Nell'ultimo minuto facciamo in tempo a fare un paio di mischie e Venturelli colpisce di testa da buona posizione ma manda fuori. Fine
Peccato aver perso, abbiamo giocato bene ma siamo stati molto imprecisi al tiro. E' un po' che segnamo solo su rigore. Negli spogliatoi l'Opinionista infierisce ma nessuno ha la forza di reagire. Uomo telepiù Joseph, che ha corso come un matto per tutta la partita, e premio matusalemme a me e Miceli, 83 anni in due.
Un saluto dal vostro cronista.
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2006
Massimo Morelli.
Last update:
26/03/2006; 11.06.10. |
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