DM vs VIBO 0506
Oggi Isidoro negli spogliatoi ha proposto una soluzione per l'anno prossimo: ci fondiamo con un'altra squadra. Io sono un po' scettico perché non riesco a pensare a nessuno così disperato di volersi fondere con noi, a meno che Isi non gli abbia raccontato palle gigantesche. Vedremo. Intanto l'unico più vecchio di me (Miceli) ha annunciato il ritiro e sarei saggio se lo seguissi. Gioco nel Due Madonne dal settembre del 1982 (avevamo appena vinto i mondiali e pensavamo di essere tutti capaci di giocare) ed è giusto che smetta se la squadra dovesse chiamarsi in un altro modo. Siccome sono anni che siamo sulla soglia del ritiro non vi annoio con i dettagli ma vi prometto che vi terrò informati.
Oggi si gioca con la prima in classifica (credo) che si chiama ViBo, sigla di cui ignoro felicemente il significato. I ragazzi del ViBo sono già tutti sul campo quando io arrivo (primo del Due Madonne). Hanno tutti un giubbino arancione con scritto ViBo (simile a quello di Lapo con su scritto CoCa). Capisco che lo sponsor paghi maglie, borse, scarpe o addirittura tute, ma un giubbino? Arancione? Datemi il telefono dello sponsor che ho alcune fontane famose da vendergli. L'altro sfoggio di ricchezza è che sono in duemila, mentre noi siamo perfetti: in undici si gioca, in undici siamo.
E' caldino e loro hanno le maglie gialle, quindi dobbiamo ravanare nei polverosi magazzini dell'Arci (un tempo adibiti allo stoccaggio dei bambini da cucinare, quando ancora il comunismo era una cosa seria) emerge una muta azzurrina che è con noi fin dagli anni ottanta che solo una incomprensibile anoressia delle tarme ha potuto preservare così a lungo. La cosa più patetica sono i calzoncini bianchi di cotone in stile Gigi Riva. Naturalmente la maglia numero nove sottolinea ingenerosamente le curve di Isi. Gli undici superstiti sono Erlis Lleshi; Venturelli, Vittoria, Miceli, Morelli; Nwodo, Coppini, Colombaretti, Faggioli; Priola, Maurizi. L'arbitro è giallo come loro (veramente più sul color evidenziatore) quindi per distinguersi si fa prestare una casacca. Rosa. Se ci fosse il pubblico comincerebbe a lanciargli tirini.
Neanche abbiamo cominciato e siamo in vantaggio: rinvio senza pretese, il difensore è in vantaggio ma non rinvia subito, arriva Isidoro come un falco e segna da fuori area con un bel tiro. 1-0. Stropicciamento di occhi e felicitazioni. Beh, almeno venderemo cara la pelle. In effetti non sembra di vedere tutto questo divario fra le squadre (a meno di non guardare verso le panchine, la nostra vuota come il programma dell'UDC, la loro affollata da un plotoncino di panchinari) perché controlliamo la loro reazione senza troppa fatica. Venturelli si sacrifica sull'uomo con attenzione, liberando dall'altra parte Miceli che può per una volta scorazzare in avanti, Vittoria francobolla il loro centravanti che è una copia sputata di Isidoro. Il nostro problema è il fiato a centrocampo, perché loro corrono tutti e i nostri trotterellano, ma per venti minuti non hanno il becco di un'occasione, mentre dall'altra parte Isi, galvanizzato dal gol, crea qualche apprensione ai loro difensori. Purtroppo, come al solito, non sappiamo tirare, e sprechiamo ogni pallone buono sollevando zolle.
Che oggi la dea bendata non sia dalla nostra parte me ne accorgo verso il trentesimo, quando un lancio senza storia viene accompagnato da Vittoria verso Erlis. La prendi tu la prendo io il ginocchio di Vittoria manda il pallone a rotolare lemme lemme nel sacco. 1-1, sprecato il gioiello di Isidoro. Da segnalare prima della fine del tempo un tiro di Coppini parato facilmente e l'arrivo finalmente di qualche spettatore: l'Opinionista, Ciuso e Frap. Intervallo.
Il secondo tempo sembra subito più duro. Ovviamente loro corrono di più e cominciano a capire che la nostra benzina è in diminuzione (come da copione) e spingono molto, specialmente sulle fasce, dove da una parte abbiamo Faggioli zoppicante e dall'altra Joseph che non fa allenamento dall'anno scorso (non scherzo). Comunque non è che siano tanto pericolosi, cioè, si presentano al limite dell'area e tirano da buona posizione, però per fortuna sempre fuori. Passano così vari minuti (nei quali mi tocca purtroppo di correre) e sono quasi fiducioso di portare a casa un pareggio, quando succede il patatrac. Solito lancione in area, stavota è Venturelli che per controllare l'uomo non vede che il pallone gli batte sul tacco e gli rimbalza sul braccio. Rigore nonostante le nostre proteste (anche se non ti viene tanto da protestare con uno vestito frufru) e 1-2. Io a questo punto temo la goleada perché ci butteremo tutti avanti, mancano venti minuti e facciamo in tempo a prenderne altri tre. Invece il ViBo fa un errore tattico: si chiude, comincia a perdere tempo, e butta i palloni per la fretta e la paura . Anzi, si chiude di brutto (ad ogni punizione nostra ci sono venti persone nella loro area).
Loro crudelmente cominciano a cambiare uno ogni tre minuti per spezzare il ritmo (ma basterebbe che capissero che in caso di contropiede non avremmo la forza per corrergli dietro) e così cominciamo a crederci. Succede che a dieci minuti dalla fine una palla buttata in mezzo finisce sulla testa di Miceli che la butta verso il secondo palo. E' troppo lenta per impensierire il portiere ma sul pallone ballonzolante si avventa Isidoro di testa e fa doppietta. 2-2.
La piccionata adesso la facciamo noi perché insistiamo all'attacco. Non ci basta il pareggio, vogliamo vincere. E ci sarebbe anche il modo: su un cross di Vittoria (che vi ricordo è lo stopper) dal fondo un difensore del ViBo fa un fallo di mano evidente. Sarebbe rigore ma l'arbitro non ha il coraggio di darlo a cinque minuti dalla fine. E non è finita qui, in una azione di alleggerimento un vibiano crossa per il centravanti che di testa la butta a caso verso la porta. Erlis è sorpreso e non riesce che a sfiorare la palla, che batte sulla traversa. E uscirebbe pure, ma rimbalza sulla schiena di Erlis e va dentro. Che sfiga! 2-3 e ormai manca troppo poco per reagire. Mi butto avanti anch'io e riesco a ottenere solo i crampi. Frufru fischia la fine.
Peccato perché avremmo meritato almeno il pareggio e avrei preferito che fosse determinante la doppietta di Isidoro (oggi uomo Telepiù), rispetto all'autogol di Vittoria. Comunque è stata una bella partita, mi sono divertito.
Un saluto dal vostro Cronista.
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2006
Massimo Morelli.
Last update:
02/04/2006; 8.09.12. |
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