Massimo Morelli's Weblog
A personal weblog on technology, science, books etc..








 

DM vs Selene 0506

 La mia danza della neve non ha avuto effetto. Sì, in settimana qualcosa di bianco è sceso dal cielo, ma era un falso allarme, l'inforforata non è bastata per fermare il campionato. Niente neve, quindi, perciò si gioca, al Cristina Bonzi, contro una squadra dal nome tricologico: il Selene Centro Studi, ultima in classifica.

Dopo le ultime disavventure arbitrali (oggi qualcuno commentava in tribuna che nella storia millenaria dei cretini l'arbitro dell'ultima volta brilla come uno dei più grandi di tutti i tempi) siamo squalificati io e Valerio "Barbas" Rizzoli (che non sarebbe niente) ma anche il nostro unico portiere Erlis. Fortunatamente i ferrovieri hanno sempre un asso nella manica e sfoderiamo un portiere nuovo di zecca: Biagio (il cognome mi sfugge) importato direttamente dal calcetto.

E' un freddo porco. Fortunatamente si gioca alle 14,  perché a sera arriverà certamente una nebbia fottuta come tutta questa settimana. Il freddo ha sterminato l'erba e il campo è diventato una schifezza, dal momento che per qualche motivo hanno aggiunto un po' di sabbione. D'altra parte quelli dell'Uisp se ne vogliono andare al mare a metà aprile e quindi ci fanno cominciare a metà gennaio. Mi lamento particolarmente perché in qualità di spettatore soffro il freddo molto di più che se giocassi. A bordo campo, oltre a me, ci sono Barbas, Maria (che bubbola dal freddo peggio di un cammello al polo) il Baby pensionato Gianni Monari e il mitico Opinionista. In panchina invece Ciuso e il mister Fabio Alvisi. Nostro guardalinee è Sampei Querzola che è stato travolto dalla febbre del sabato sera, si scatena in gare di ballo e oggi è dotato di cuffiette in cui probabilmente suona salsa, merenghe, macumba, e rumba caciamba o come cavolo si chiamano quei balli lì (però dicono che si becchi un casino, Sampei non parla ma sorride, nega e contemporaneamente vuol far capire dallo sguardo che ne stende più di Siffredi; ovviamente nessuno ci casca).

Si gioca dunque, con Biagio in porta; Miceli, Reda, Venturelli, Vittoria in difesa; Faggioli, Colombaretti, Cuzzani e Pellegrini (richiamato per l'occasione) a centrocampo; Gino Bove e Isidoro "il Toro" Priola in attacco. In panchina Andrea Maurizi, "Barellato" Coppini e il redivivo Antioco Bullegas di ritorno dopo quattro mesi. Dal principio gli avversari non sembrano meritare il fondo della classifica (sarà chiaro solo alla fine che individualmente non sono male, ma giocano ognuno per conto suo) e al primo minuto una fuga dell'undici sorprende la difesa, Biagio respinge il tiro ma la palla rimane lì, a cinque metri dalla porta. Arriva primo uno dei loro e a porta vuota incredibilmente spara sulla traversa, poi Reda sbroglia. Cominciamo bene.

Evidentemente non ci siamo scaldati molto perché a parte Miceli che sembra caricato a molla gli altri sono legnosi e mostruosamente imprecisi. Viene costantemente validato il Primo Teorema di Gregori (negli amatori non si fanno più di tre passaggi in fila), e il suo corollario (le partite fanno schifo). Vista da fuori è ancora peggio, Isidoro ha una panza enorme, Faggioli dribblerebbe sua madre, Pellegrini e Colombaretti sono due vecchi e Venturelli fa gli occhi da matto. L'Opinionista viene a raccontarci che Miceli (suo figlio) in questo periodo fa 7-8 chilometri di corsa al giorno e conferma le nostre preoccupazioni per la salute montale del nostro compagno (già uno che in allenamento quando segna esulta come un bambino gridando SCESCENCO!!!!, dal momento che va per i 42 deve avere una guarnizione che perde in testa). Comunque la sto facendo lunga ma la partita diventa noiosa. Ci divertiamo osservando Sampei che mima passi di tango sulla linea laterale.

C'è un certo predominio territoriale del Selene che però produce solo corner e tiri velleitari da fuori. Verso la fine del primo tempo cominciamo ad essere pericolosi, anche perché loro non marcano nessuno (Ciuso mi fa notare che ha visto giocare squadre con difese a tre o a quattro, ma è la prima volta che vede giocare con la difesa a uno). Sprechiamo un paio di buone situazioni evitando di tirare, Isidoro ha una bella palla ma tira fuori da due passi.  A questo punto l'arbitro ci omaggia di un rigore (sì, la spinta su Isidoro c'era ma è un rigore che non si dà mai). Miceli insacca. 1-0. Passiamo gli ultimi minuti all'attacco, avendo finalmente compreso che il punto debole del Selene è la difesa. Bel passaggio filtrante di Pellegrini per Isi che ci sorprende con un movimento da attaccante e anticipa il difensore tirando subito sul primo palo. 2-0 e fine primo tempo.

Nella ripresa sale Bullegas per Pellegrini ma la partita è già decisa. Il Selene non è mai pericoloso ma si sbilancia in avanti lasciando scoperto il suo unico difensore. Isidoro, come al solito dopo un gol, si è caricato peggio di Lapo quando esce con gli amici e si butta su ogni pallone. Contropiede sulla destra, Isidoro crossa per Bove che segna comodamente. 3-0. Parte la girandola dei cambi e salgono anche Andrea Maurizi per Isidoro e Coppini per Cuzzani. Anche la nostra squadra è sbilanciata in avanti, ma le due difese sono molto diverse, con Reda, Miceli e Vittoria che se la cavano sembre anche in inferiorità numerica, mentre dall'altra parte è una invenzione di Faggioli (corro a montare le catene) che mette Bove davanti al portiere. Bello stop in corsa e tiro facile. 4-0.

Ormai è accademia. Coppini prende un palo, Andrea una traversa. Noi ci facciamo apertamente i fatti nostri (prevalentemente cercando di evitare l'opinionista che sta parlando di Biavati come fosse stato suo fratello). Come le vecchiette con collo di volpe e barboncino (le vecchiette povere addestrano il barboncino a fare il collo di volpe, dice Benni) Rizzoli ed io cominciamo a parlare di artriti e mal di schiena. E' proprio mentre mi sta raccontando di supposte Zeppeliniformi di ORUDIS da 1000 Kg che un attaccante del Selene si presenta davanti al portiere e fa 4-1 (ci dicono su papera di Miceli). L'occasione è colta da Venturelli per farsi svitare un bullone che aveva lento dal cervello e imbastire una polemica che sul 4-1 a due minuti dalla fine non ho seguito perché mi sembrava superfluo (mi perdonerete). Sampei balla allegro e non si accorge di nulla. Addirittura durante il lungo recupero l'arbitro decide di mettere il conto in pari e regala un rigore anche a loro per un venialissimo fallo di Miceli. Biagio non para e finisce 4-2.

Vittoria larga, speriamo che faccia morale. Purtroppo le ultime in classifica sono finite.
Un saluto dal vostro cronista.


Click here to visit the Radio UserLand website.
Click to see the XML version of this web page.
Click here to send an email to the editor of this weblog.
© Copyright 2007 Massimo Morelli.
Last update: 14/08/2007; 9.30.20.