La famiglia è in vacanza, a Barcellona. Mamma insiste per spostarsi a piedi "perché così si vede la città", papà è d'accordo ma questa città è piuttosto grande e ci siamo portati dietro un cane che non cammina. A sera, dopo un numero rilevante di chilometri, mentre si passeggia verso casa:
M: E così ridendo e scherzando anche oggi l'abbiamo fatta tutta a piedi.
Io: Come si chiama quel giocatore del Bayern con la z? Fede: Gomez I: Non lui, l'altro F: Non c'è nessun altro I: Perché, conosci tutti i giocatori della rosa del Bayern? F: (mi guarda offeso) Sì.
IO: Fede, vuoi comprare un almanacco del calcio? Fede(9): a cosa serve? I: C'è tutto. Per esempio se vuoi sapere in quali squadre ha giocato Di Vaio e quanti gol ha fatto lì c'é. F: Uso Wikipedia
Io: Fede, passami l'iPhone Fede (9): Eh, magari. Vorrai dire l'iPod. I: Si l'iPod, scusa. .. I: Ma perché "magari"? Cosa te ne fai dell'iPhone, tu? F: Mi vanto.
- Pronto. Pronto. - Ho comprato le luci per l'albero di natale (che è alto un metro - n.d.M.). Cos'avevano quelle dell'anno scorso? - Erano poche. Ah, e queste quante sono? - Di preciso non lo so, sono cinquanta metri.
Ieri sera torno a casa e trovo mio figlio felicissimo perché ha vinto una partita importante. Poi esco per andare a giocare a mia volta e, al ritorno, vedo un foglio scritto a pennarello. Fede aveva scritto una strepitosa cronaca della partita. Purtroppo mi ha proibito di scansionare il foglio e metterlo sul blog. Riporto solo il meraviglioso finale, scritto in uno stampatello di dimensioni crescenti:
"FINISCE E NOI, TRIONFANTI DI GIOIA, ANDIAMO A CASA!"
Io: Fede, quando giochi mi piace il tuo entusiasmo. Sai, un calciatore che gioca con impegno anche quando non è la stella della squadra spesso diventa il beniamino del pubblico F: Non mi piace. Non voglio essere una pianta!