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Ozzanese Settefonti vs DM 0607

Fossi nei panni candidi di un anziano tedesco che vive a Roma farei abbondanti scongiuri. Perché vinciamo ogni morte di papa e oggi è accaduto. Dopo la peggior striscia negativa dei venticinque anni di storia del Due Madonne (vado a memoria, non è che abbiamo l'almanacco)  siamo riusciti a strappare una vittoria all'Ozzanese Settefonti, per di più in trasferta. 

Prima della partita le notizie non sono buonissime. Si confermano gli infortuni di Venturelli e Bove, inoltre Antonio Campana, il nuovo ragazzo che gioca di punta, un sabato sì e uno no deve lavorare (e oggi è quello sì). Non ci sono problemi di formazione, per fortuna, dato che quest'anno siamo in molti, ma all'attacco resta il solo Isidoro, che per venire è costretto ad abbandonare il figlio cinquenne a una festa di compleanno. Questo secondo la sua versione dei fatti. Secondo un'altra campana l'ha abbandonato dentro un centro commerciale, al reparto salumi, confidando di ripresentarsi a ritirarlo prima della chiusura debitamente nutrito (la genetica non sbaglia).

Si gioca nominalmente a Ponte Rizzoli, una località che può giustamente precipitare nell'oblio. L'unico motivo per essere ricordata è che ha un campo in discrete condizioni, che però è abilmente occultato in una zona industriale e, non fosse che nella piana padana i tralicci dei fari si vedono da lontano, sarebbe assolutamente impossibile da trovare, mancando qualunque tipo di indicazione. Ho il sospetto che i ragazzi dell'Ozzanese Settefonti confidino di vincere più di una partita per mancata presentazione degli avversari. Io però, grazie ai miei potenti mezzi internautici, annullo per sempre questo loro stratagemma dando la posizione del campo in Google Local (qua).

Dopo questa opera meritoria che le altre squadre del girone dovranno riconoscermi, passo alla cronaca della giornata. Una volta trovato il campo, grazie al nostro fiuto da segugi e dal fatto che siamo in fin dei conti a pochi chilometri da casa, ci contiamo e mettiamo in campo la formazione. Erlis in porta; difesa a quattro con Luca Miceli, Morelli, Salvatore Micco, Piero Vittoria; centrocampo con Francesco "Spadone" Faggioli, Gael Tanca, Luca Colombaretti, Mario Sottile (nuovo acquisto), Dario Nicolini; in attacco l'isolato Isidoro. Il segretario generale Rizzoli non potrà essere della partita perché le forze imperialiste INPS pretendono che stia in casa dalle 17 alle 19 in attesa di visita medica. La dirigenza è tuttavia rappresentata dal commissario politico Malaspina, il rappresentante dei popoli asiatici "Sampei" Querzola e Ciuso, al quale è stato affidato l'ingrato compito di guidare la squadra. Fra gli spettatori (3) Nicolini Padre (non posso credere che sto giocando con la seconda generazione di Nicolini), e Greg con figlio.

Grazie al riscaldamento globale causato dagli X5 neri che cercano di tamponarmi sulla Bologna Modena, anche alle 17.30 è caldo e (è il 28 ottobre!) ci sono ancora voraci zanzare. Il campo è bello (per forza, è impossibile da trovare e non ci gioca mai nessuno) grande e verde (come potete vedere dalla foto satellitare). Si comincia in ritardo perché l'arbitro si produce in una assurda pantomima, facendo scambiare i calzettoni a due giocatori. Temo il pignolino spaccaballe, invece arbitrerà benino.  Si comincia e la partita non è neppure male (l'ha ammesso a denti stretti anche Greg). Il centrocampo a cinque, con tre centrali che si propongono, funziona bene. Aiuta il fatto che loro hanno due punte fisse e Miceli intelligentemente quando non ha l'uomo si sposta in avanti. Aiuta anche il fatto che Colombaretti fa il solito lavoro pesante di recuperatore di palloni e che Mario sia piuttosto bravo, e anche disposto a sacrificarsi in copertura. In attacco Isidoro non è solo perché Dario gioca molto alto (quasi di punta) e Gael e Faggioli li aiutano sempre. Il campo è grande e bello liscio e si vedono passaggi che da noi sono impossibili. In difesa soffriamo un po' perché loro lanciano lungo per le punte e non riesco a trovare un modo di giocare con Micco e Vittoria che tendono a fare un po' (per dirla con un giro di parole) quel cazzo che gli pare. Quando sono sull'uomo non si passa, però spesso non ci stanno. Ne risulta che io non riesco a capire dove vanno e sono spesso fuori posizione.

A parte le mie difficoltà nel ruolo che fu di Barabba, la squadra gira, e creiamo le solite mezze occasioni. Si tira sgonfio da fuori oppure si entra in area e non si tira. C'è anche qualche mischia in cui nessuno però la sbatte dentro. Nicolini, giocando oggi in silenzio, ha un sacco di fiato in più e sfrutta la sua velocità per mettere in crisi la difesa sulla destra. Sulla sinistra Miceli sale spesso e insieme a Faggioli mettono in difficolta gli avversari (non ci posso credere, sfruttiamo le fasce laterali). Il pallone balla al limite della loro area ma non si realizza. A metà tempo punizione dal limite per noi. Batte Miceli e segna comodo (il portiere ha messo la barriera in modo da non vedere la palla partire). 0-1. Il vantaggio dura pochissimo perché dall'altra parte, sul solito lancio lungo su cui i nostri devono recuperare, Erlis esce scriteriatamente e viene saltato dal cross in area. La porta è vuota ma sulla palla arriva per primo Vittoria che invece che scaraventarla in un campo di patate la allontana pianissimo. La palla fa sì e no tre metri e casca proprio in testa all'attaccante che la mette comodo nell'angolo.  1-1. Accusiamo il colpo, punizione dal limite per loro e traversa, sulla ribattuta grande parata di Erlis.

Ma non siamo morti, Dario continua a lasciarsi alle spalle i difensori e comincia a tirare. Prima prende un incrocio dei pali, in una azione successiva tira alto di poco. E' un bel momento della partita, si gioca sia di qua che di là, poi il primo tempo finisce. Nel secondo Ciuso cambia Micco con Reda e me ne rimane solo uno a cui urlare dietro (meglio perché sto finendo la voce). La partita cala di ritmo, perché loro sono giovani ma il campo è grande. L'arbitro poi sta fischiando tutto e il gioco è spesso sospeso. Non corriamo pericoli particolari, ma non siamo più così pericolosi. Una bella punizione di Miceli è parata con difficoltà dal loro portiere, loro fanno qualche tiro da fuori. A metà tempo Isidoro si fa sostituire perché deve recuperare il figlio prima che la moglie lo denunci per abbandono di minore, Dario passa punta. Da punta il giovane Nicolini si scatena in una serie di discese. Purtroppo il destro gli serve solo per salire sull'autobus e spesso si mangia il vantaggio che si è guadagnato per aggiustarsi il pallone.

Ancora qualche mezza occasione poi passiamo con uno spettacolare tiro da fuori di Dario a cui evidentemente invece il sinistro funziona benissimo. 1-2.  Apoteosi della squadra. Non c'è niente per fare apprezzare un vantaggio come cinque sconfitte consecutive. Adesso si teme la paura di vincere. Loro si buttano tutti avanti e ci difendiamo con il coltello fra i denti. Rinvii affannosi e palloni scaraventati avanti senza tanti complimenti. Continua la girandola dei cambi ed entrano anche Andrea Bonaccorso, Fabrizio Benini e "Acciughez" Malpignano. Tutti lottano e abbiamo ancora due occasioni: Dario si presenta solo davanti al portiere ma ha la palla sul destro e la cicca malamente. Malpignano ha la possibilità di colpire da sotto ma il portiere lo chiude bene. Loro hanno due possibilità nei quattro minuti di recupero: un tiro della domenica da lontanissimo che Erlis sventa perché ben piazzato e un colpo di testa da vicino ancora preda delle manone albanesi del nostro. Alla fine l'arbitro fischia e la prima vittoria del Due Madonne in questa stagione passa in archivio. Uomo Telepiù Dario Nicolini che ha segnato un gran gol.

Un saluto dal vostro cronista.



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Last update: 27/03/2007; 23.07.36.