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Bar Calari vs DM 0607

Quando le ultime due in classifica si incontrano, difficilmente viene fuori una bella partita e noi (che siamo buoni) non ci teniamo a sorprendere i nostri spettatori. Nel fine settimana me ne sono andato nelle Langhe a rimpinzarmi e assaggiare di tutto di più, come ogni anno, ma il posticipo della partita ha fatto sì che potessi essere presente a questa fondamentale pietra miliare dello sport internazionale per potervene rendere edotti.

Se siete perspicaci, cosa di cui dubito visto che vi interessa il calcio amatoriale, avrete già capito che la partita è stata una vera schifezza, degna del campionato, delle squadre, del campo e dell'ora. Il lunedì alle 20.45 di un'umida serata novembrina uno tutto vorrebbe fare fuorché vedersi una partita di amatori. Però il mister Rizzoli ha voluto portarmi in panchina ugualmente nonostante conoscesse il tasso alcolico del week end perché (cosa non si fa per mantenere il posto in squadra), mi ha accompagnato nel mio viaggio enogastronomico. Ma lasciamo i ricordi felici per raccontare la serata.

Si gioca in notturna al campo Barca due (il campo uno, quello migliore, non ci pensano neanche a farcelo usare). La temperatura è bassa, il campo è brutto e piccolo, le squadre sono le ultime in classifica, il riscaldamento negli spogliatoi non funziona bene, i palloni sono gonfiati a dismisura, abbiamo la stessa muta di maglie di un paio di settimane fa e ancora una volta sono senza calzettoni. Insomma ci siamo attivamente mossi per rendere tutto il peggiore possibile (meglio la schifezza della mediocrità). Ma sono ottimista: queste sono le partite che danno grandi spunti per le cronache: spero infatti in lisci, capitomboli, risse e altri eventi comici.

La formazione (inedita) prevede Erlis Lleshi in porta; Luca Miceli, Piero "Cauozza" Vittoria, Andrea "Hannibal" Bonaccorso, Nicola Reda in difesa; centrocampo a tre con Gael Tanca, Luca Colombaretti e Mario Sottile; tridente in attacco con Dario Nicolini, Antonio Campana e Isidoro Priola. Panchina folta sulla quale mi accomodo con piacere. Lo staff tecnico (si fa per dire) è composto da Malaspina, Rizzoli, Ciuso e Maria, guardalinee "Sampei" Querzola. Il Bar Calari ha raccolto fin qui la miseria di un punto ma nei primi minuti ci mette subito in difficoltà. Loro vedono la possibilità di fare risultato e ci danno dentro molto più di noi. Dopo forse trenta secondi un disimpegno allegro della difesa permette a un Calariano di presentarsi davanti a Erlis che però chiude bene in uscita, bella parata.

Nominalmente dovremmo fare gioco, ma il campo è piccolo e bitorzoluto, loro pressano, quindi i tentativi dei tre centrocampisti di impostare l'azione sono subito fermati. Dario e Antonio fanno un po' di confusione e ancora una volta la decisione di far giocare Dario, un mancino totale, sulla destra, si rivela assai poco furba, anche perché il campo è piccolo e la velocità in progressione serve a poco. Il lavoro migliore lo fa Isidoro che quando c'è da lottare a panciate in mezzo alle mischie si sente a casa (almeno fino al momento in cui comincia a litigare con qualcuno). Il problema in questa fase è che la difesa non ha punti di riferimento (loro si alternano in avanti) e gli esterni lenti in corrispondenza delle loro ali piccole e veloci sono una ricetta per creare guai. Dalla panca si nota bene, comunque, come le due squadre siano modestissime, loro forse più di noi tecnicamente, noi sicuramente più di loro come temperamento.

A metà tempo prendiamo gol e vale la pena raccontarlo perché fotografa la partita. Su un pallone alto del tutto innocuo Vittoria colpisce con la nuca e manda il pallone verso il fondo. Un Calariano arriva per primo e crossa in mezzo dove qualcuno dei nostri la liscia clamorosamente. Tiro senza pretese e ulteriore papera di Erlis (ma il pallone ha rimbalzato male su una gobba del terreno). L'azione andrebbe proiettata nelle scuole per convincere i bambini a darsi al basket. 1-0. A questo punto cerchiamo di attaccare, ma loro si difendono con le unghie, in campo c'è un disordine mostruoso e non si può fare altro che buttare palloni avanti a casaccio. Ciuso si sgola ma nessuno lo considera (forse dovrebbe entrare in campo e prenderli tutti a sberle). Antonio ogni tanto prova a tirare ma non prendiamo in porta. Assolutamente, Mai. Finisce la pena del primo tempo. Rizzoli e Ciuso propendono per una soluzione radicale: entriamo Micco, io, Faggioli, e Giacomo Marchi (all'esordio), escono Reda, Bonaccorso, Tanca e Vittoria.

Dal centrocampo in su non è cambiato granché, dietro io e Miceli cerchiamo di tenere la squadra alta facendo versacci ai compagni (credetemi, è un lavoraccio). Abbiamo mollato gli ormeggi per quanto riguarda la copertura quindi rischiamo un po' ma almeno attacchiamo. Continuiamo però a tirare fuori. Tutte le volte. Sempre. A metà tempo riusciamo finalmente a pareggiare con un controgollonzo. Micco si sgancia nonostante le mie urla belluine, e butta in mezzo un cross, che però finisce sul portiere, che è alto forse uno e sessanta quindi ci arriva appena e mette il pallone sulla traversa. Il pallone rimane lì e Colombaretti la mette dentro facilmente. 1-1. Forse si è capito che basterebbe tirare in porta, almeno ogni tanto. Trascuro di commentare il resto della partita (entrerà anche Benini al posto di Isidoro e io esprimerò la mia alcolemia ciccando alcuni rinvii) perché mi sta finendo l'effetto del Dissenten. Direi che alla fine abbiamo attaccato di più ma loro sono stati più pericolosi.

Bruttissimo spettacolo. Il premio Uomo Telepiù sarei tentato di non assegnarlo ma la giuria lo affida a Colombaretti che almeno ha fatto gol.
Un saluto dal vostro cronista.




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Last update: 27/03/2007; 23.07.36.