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DM vs Rifugio 0607

 Visto che mi hanno detto che dalle mie cronache non si capisce chi ha vinto (non so dire però se è un pregio o un difetto) metto subito in chiaro che oggi si è perso. Non solo si è perso, ma si è fatto uno dei primi tempi più brutti della lunga e sfortunata storia del Due Madonne. Però il Bologna è secondo in classifica (lo dico per indorare la pillola). E poi poteva andare peggio, potevo essere in campo anch'io invece che fuori a scontare la mia seconda giornata di squalifica.

Oggi si gioca finalmente al Cristina Bonzi, il campo di casa, dove finora abbiamo sempre perso. Io non credo alla scaramanzia ma mi dicono che funziona anche se non ci credi. E' la prima di ritorno, e non ricordo che sia mai stata giocata prima di Natale.  Questo significa che il mondo è alla fine, le calotte polari si stanno sciogliendo, l'effetto serra ci sta ammazzando. Quali prove volete in più della prima di ritorno il due dicembre? Bush ascolta! E' vero che non sa l'italiano (neanche l'inglese, del resto) ma qualcuno potrebbe avvisarlo.

Si gioca, dicevo, alle 17, che naturalmente diventano le 17.30 per i consueti ritardi delle partite precedenti. E' completamente buio e sta scendendo una nebbiolina ghiacciata, ma stavolta i vestiti gli ho scelti io e mi sono preparato come per un viaggio al polo. In tribuna, a sfidare il freddo ci siamo io, Nicolini senior, Greg, Mario (anche lui squalificato). Isidoro è in Sicilia a strafogarsi di caponata (ogni volta torna due chili in più). C'è poi Maria, Rizzoli, Ciuso in panchina, Querzola guardalinee.  In campo scendono Erlis Lleshi in porta; Luca Miceli, Piero Vittoria, Andrea Bonaccorso, Nicola Reda in difesa; Luca Colombaretti, Francesco Faggioli, Fabrizio Benini a centrocampo; Dario Nicolini e Antonio Campana sulle ali; Claudio Serra punta centrale.

Il Rifugio è squadra strana. Hanno pochi punti ma all'andata ci hanno fatto neri. Mi sono fatto l'idea che non ci siano sempre tutti, intanto il rumeno che ci ha fatti neri all'andata non c'è, e questa è una buona notizia. Ci sono poi diversi tricofili, con uno che sembra Axl Rose, solo mezzo metro più basso.

Comincia che attacchiamo noi, nei primi dieci minuti loro subiscono e non riescono a uscire dalla metà campo. Nicolini fa un bello slalom ma viene circondato e fermato, Serra serve qualche buon pallone di testa ma tutto sfuma. Purtroppo il bel momento dura poco e si rendono conto che con  lanci lunghi sulle punte veloci mettono in crisi la nostra difesa, oggi piuttosto lenta.Sembra che oggi manchi un po' la forma e la concentrazione, e si vede bene sul primo gol. A destra cincischiamo un pallone e lo perdiamo. Bel lancio tagliato dove, dall'altra parte la punta fa un buon dribbling a rientrare e mette dentro. 1-0.

Non c'è reazione, anzi andiamo completamente in banana. I nostri sembrano piazzati in campo a sorteggio, ma più che altro manca la determinazione. Attaccano loro e segnano ancora, con un'azione molto bella: un taglio del 5 perfetto, servito da un bel passaggio (credo del 15, molto bravo). Erlis viene uccellato facilmente 0-2. Ormai è uno spettacolo inguardabile, perdiamo tutti i contrasti, e a loro va proprio tutto bene. Infatti ci si mette anche l'arbitro che inventa un gol (la palla era fuori di almeno venti centimetri) su un pallone che sembrava diretto in rete ma che Erlis era riuscito a salvare. Lunghe proteste e qualche insulto dagli spalti (Valerio, se prendiamo la multa la pago io).

A questo punto arriva in tribuna l'amico Alfio e si beve la panzana di Greg che stiamo vincendo, poi guarda la partita, vomita e capisce. E non è finita. Il 15 corona la sua prestazione con un bellissimo gol. Non ricordo come ma riceve la palla sull'angolo dell'area, appena dentro, e molla un tiro a spiovere di sinistro su cui Erlis non può fare nulla. 0-4. E' doppiamente bravo perché farò poi caso nel secondo tempo che le punizioni le batte di destro quindi ha tirato con il piede non suo.

Negli spogliatoi vado anch'io (che nella preparazione per la spedizione polare ho azzeccato tutto tranne le scarpe e vado a riscaldarmi i piedi). Mi attendo un cazziatone di Ciuso che invece la prende con filosofia e effettua i cambi. Giù Benini, Reda, Serra (zoppicante). Entrano Salvatore Micco, Gael Tanca e Giacomo Marchi. Passiamo alla formula a due punte con Antonio e Dario. Si vede subito che la squadra è più equilibrata perché Gael segue il 5 e lo chiude bene.   Il centrocampo si rinsalda e il 15 non ha tutto lo spazio che aveva prima. Chiusi loro due gli altri sono normali, anzi in difesa non sono fortissimi  (ma lo sanno e compensano giocando molto decisi). Micco, che spesso crea problemi perché gioca il calcio anarchico del fuoriclasse (fa quel cazzo che gli pare), oggi si vede che è ispirato perché di solito è dove serve. Purtroppo ogni volta che recupera il pallone fa lanci stratosferici con l'arcuata parabola dei missili di Hezbollah.

Facciamo subito gol, con Dario che approfitta del fatto che il portiere cerca di dribblarlo. Gli porta via la palla (il portiere rimane a terra dolorante sul contrasto) e segna, poi il portiere agonizza a terra e c'è un piccolo tafferuglio, perché il loro capitano rifiuta la possibilità che Dario stia corso dal portiere solo per sentire come sta, e allontana tutti a urlacci e spintoni temendo che Dario lo stesse avvelenando col Polonio. In tribuna io intanto discuto col padre che nega di aver mai fatto rinvii di punta. In effetti lo negava anche allora, e come allora io (che attendevo in attacco questi Scud sperando inutilmente che arrivassero dalle mie parti) non gli credo.

Non che ci sia speranza dopo la rete, ma almeno giochiamoci il secondo tempo. Mi metto a urlare per incitare i ragazzi e mi scuso perché devo essere stato un pochino rompipalle, ma il gioco del calcio è un po' come il biliardo, che si gioca su un tavolo rettangolare ad un lato del quale si dispongono i giocatori, agli altri tre i rompiscatole. Non assediamo, ma è tutta un'altra partita. Si attacca e loro vanno spesso in crisi, tanto che sono costretti a una serie di falli dal limite. Sprechiamo un paio di punizioni, poi finalmente Miceli ne azzecca una dal limite. 2-4 e mancano ancora più di venti minuti. Sarebbe il momento di attaccare, tutti avanti, o si fa l'Italia o si muore, avanti Savoia (no quello no, un tempo dura i canonici quaranta minuti, ma non ci sono battone in campo). Invece ci smorziamo (forse il freddo, la stanchezza, l'atmosfera natalizia) e non riusciamo a combinare più granché. Verso la fine tornano persino ad attaccare un po' loro, ma ormai abbiamo mollato. Al triplice fischio non mi fermo ad ascoltare i commenti perché il dovere familiare mi chiama (sono passate le sette).

Adesso voglio vedere qualcuno che si lamenti che ci fanno giocare tardi. Oggi abbiamo dormito tutto il primo tempo. Se la partita fosse cominciata un'ora dopo forse ce la saremmo giocata. I limiti, più che tecnici, sono stati di concentrazione: in campo c'era più confusione che nella finanziaria di Prodi. Forse è meglio che venga a nevicare e che si sospenda per natale, ma temo che il riscaldamento globale ci risparmi questo sollievo. Niente uomo telepiù oggi, e meno male che non ci sono le pagelle.

Un saluto dal vostro cronista.


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Last update: 27/03/2007; 23.07.45.