Due Madonne vs Monterenzio 0809
Non è molto facile scrivere queste cronache, specie se si è giocato al
calcio. Che una bella rissa, un polverone, una sceneggiata di Isidoro
sono molto più divertenti. Il livello inguardabile non consente in ogni
caso di provare entusiasmo per questo sport sfortunato, che peraltro
frequento da quasi trent'anni.
La secca sconfitta della settimana scorsa, dovuta principalmente alla
formazione di sfigati con cui ci siamo presentati, dovrebbe essere solo
un ricordo. Oggi schieriamo i giovani, con Cesare, el ciavadòr
valenciero, che è tornato da una lunga vacanza in quel di Valencia dove
pare si sia concentrato sulle specialità locali. Ma questo lo
raccontano tutti quelli che vanno in vacanza all'estero. Ci sono stato
anch'io e so che i racconti che si fanno al ritorno hanno lo stesso
rapporto con la realtà che ha il TG1, cioè nessuno.
Oltre a Cesare abbiamo anche i quattro ragazzi nuovi: Rosario,
Vincenzo, Pierpaolo (in porta) e Corrado (che però è più stagionato).
Questo dovrebbe consentire un certo turnover a noi vecchi. Io non ho
ancora fatto la visita medica sportiva e questo è l'ultimo giorno buono
con quella dell'anno scorso. Con l'età che ho il passare la visita non
è del tutto scontato e poi potrei cadere e rompermi un femore come
fanno gli anziani. Non contate su di me. Il tempo è discreto e si gioca
(in casa) al Dozza 3 che è un campo discretamente erboso ma piccolo.
Buono per noi anziani. Gli altri, il Monterenzio, sono una avversaria
storica, sempre rognosa anche se tecnicamente non eccelsa.
E' destino che al campo Dozza abbiamo problemi con le maglie. I due
scienziati che hanno scelto le mute da portare (Isidoro e Miceli) hanno
visto bene, dopo lunghi studi, focus group e analisi di mercato, di
portare una muta azzurra e bianca e una bianca e azzurra. Già che
c'erano potevano portarne altre due (una bianca e una azzurra) in modo
da massimizzare lo sforzo e minimizzare il risultato. In effetti gli
avversari hanno una muta bianca e azzurra e l'arbitro (che è un tignoso
pignolo che immagino segni sul calendario in rosso i giorni in cui gli
si gonfiano le emorroidi in modo da fare un rapporto preciso al
dottore) ovviamente si rifiuta di farci giocare.
La prospettiva è perdere a tavolino ma per fortuna la squadra locale
(il Dozza) ci presta una serie di maglie nere e arancioni. Io spero che
non stiate mangiando (d'altra parte se siete miei colleghi e vi becco a
mangiare sopra al PC lo dico a Thomas che vi fa neri), perché
immaginarci in calzettoni azzurri, pantaloncini bianchi, e maglia
arancione e nera potrebbe farvi riproporre al pubblico la peperonata
che avete mangiato (STATE LONTANI DA QUEL PC). Il dio dell'estetica ci
ha visto ed è morto, questa volta senza neppure aver bisogno di
guardarci giocare.
Finiti questi preliminari si gioca, con Pierpaolo Puletti in porta;
Marco Venturelli, Rosario Pettinato, Vincenzo Di Rollo, Cesare D'Anna
in difesa; Corrado Guarino, Morelli, Mario Sottile, Luca Miceli a
centrocampo; Dario Nicolini e Isidoro Priola in attacco. Se ci fosse
qualcuno a sostituire Miceli, Venturelli e Me (oltre 120 anni in tre)
potremmo fare il Due Madonne più giovane mai visto. In panchina,
assieme a Valerio Rizzoli e Enzo Nicolini (la biade tecnica), Stefano
Querzola, Mimmo Malaspina che in tuta azzurra sembra il Puffo
Brontolone e Maria ci sono Nicola Reda, Piero Vittoria (avvistato
ubriaco ieri sera assieme a Isidoro) Giancarlo Zagni, Francesco
Faggioli (rotto).
La difesa è totalmente inedita ma di buon livello. Cesare scavalla
sulla fascia e Vincenzo e Rosario giocano altissimi. Come posizione
sembriamo una squadra di Zeman, i due stanno stabilmente sulla riga di
centrocampo. Inoltre il campo è piccolo quindi si gioca in un
fazzoletto, cosa comoda per me che non devo fare tanta strada per
mollare calci ai centrocampisti avversari. Mi trovo benino a
centrocampo, perché con la solita superflua cattiveria mi rendo utile
recuprerando palloni. Giocando in questo modo però la partita vive di
episodi, perché siamo tutti racchiusi in venti metri, dal limite della
loro area alla linea di centrocampo. Quando saltuariamente loro passano
si aprono praterie e siamo costretti a recuperi disperati. Per fortuna
loro non sono velocissimi e finiscono spesso in fuorigioco.
Il problema di giocare a metà campo è che bisogna correre, quindi non è
che mi ricordi tanto cos'è successo ma tanto nessuno pretende da me la
precisione. Comunque abbiamo fatto molti tiri in mischia, su alcuni dei
quali il loro portiere ha fatto belle parate. Su un corner ho avuto io
un buon pallone di testa ma ero distante e non sono riuscito a dargli
forza. L'occasione più ghiotta è capitata a Cesare, che su una respinta
corta del portiere si è trovato il pallone fra i piedi ma ha sprecato
un'occasione enorme. Stessa cosa dall'altra parte, ci sono state grosse
occasioni, in una delle quali il centravanti si è inciampato, poi
Pierpaolo ha parato sulla punta lanciata a rete. Due punizioni da
posizione favorevole di Miceli sono state annullate da barriera e
portiere.
Purtroppo, pur avendo relativamente dominato il primo tempo, andiamo al
riposo sullo 0-0 e poteva andare peggio perchè le loro occasioni sono
state grosse. Nell'intervallo rivoluzioniamo la squadra. Spostiamo
Vincenzo e Rosario a centrocampo, io vado centrale assieme a Nicola che
entra per Isidoro e Piero che entra per Cesare. Dario diventa punta
unica con l'aiuto di Mario. Il tasso tecnico della difesa si è
abbassato notevolmente (posso dirlo perché ne faccio parte) ma provo a
compensare giocando molto più prudente, qualche passo più indietro
rispetto agli altri. Dal principio la cosa sembra funzionare, anche se
perdiamo pericolosità offensiva: nelle difese affollate un Isidoro
sgomitante può essere molto utile, inoltre non giochiamo più fissi
nella loro metà campo. A un certo punto il loro capitano si fa
espellere per futili motivi (si mette a litigare con l'arbitro) e siamo
uno in più. Cominciamo a stringere ma non abbiamo occasioni pulite e
poi il loro portiere para tutto.
Mentre siamo tutti avanti succede il patatrac. Pur fermando un loro
contropiede Nicola rinvia corto, io sono costretto a uscire sul
centrocampista che punta l'area e lui lancia molto bene la punta. Piero
ha un attimo di indecisione e si fa prendere un metro che l'attaccante
capitalizza bucando Pierpaolo in uscita. 0-1 per loro. Subito ci
buttiamo avanti ma facendo molta confusione, tanto che dopo qualche
minuto ci dimentichiamo di chiudere e rischiamo di prenderne un altro
ma la tirano fuori. Tutti avanti ma passano i minuti. Palo per noi su
disimpegno sbagliato della difesa. Su calcio d'angolo colpisco verso la
porta ma il loro portiere salva ancora una volta (e l'arbitro ferma il
gioco per un fallo inesistente, se avessi fatto gol lo avrei
strozzato). Quattro minuti di recupero. All'arrembaggio, ma niente da
fare. Tiro della disperazione di Corrado che viene deviato in corner.
Tutti in area per l'ultima speranza. Pallone in mezzo ribattuto fuori,
loro tentano il fuorigioco e vengono su ma sbagliano (mi pare) e la
palla arriva a Mario, solo davanti al portiere. Mario tira ma cicca
clamorosamente la palla. Mentre bestemmio l'altissimo vedo che abbiamo
avuto un culo incredibile perché la palla si è fermata lì, a cinque
metri dalla porta. Stavolta Mario deve solo appoggiare e segna l'1-1.
Succede il finimondo perché loro reclamano il fuorigioco (io non ho
idea se ci fosse o no), tanto più che l'arbitro fischia immediatamente
la fine. Il loro allenatore viene trattenuto a forza perché tenta di
passare alle vie di fatto. Quindi, come vedete, alla fine la rissa c'è
stata.
Un saluto dal vostro cronista
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© Copyright
2008
Massimo Morelli.
Last update:
28/09/2008; 0.48.55. |
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