Villafontana vs Due Madonne
Oggi me ne sto in panca. Ho anche mangiato un po' tardi e un po'
troppo, che la santa donna ha messo in tavola un piatto di tortellini
avanzati ma ancora buoni, e poi ha tirato fuori un Castelmagno che non
si poteva lasciare lì e un po' di caponata. Un minimo di buon senso mi
ha suggerito di lasciar stare la caponata, che si rischia di fare la
fine da imbezèl di Stefano "Due Etti". Ve la racconto che magari non la
sapete, dato che a parlare della partita mi annoio.
Stefano, dal soprannome avrete capito che non era un colosso, giocava
con noi una ventina di anni fa. Durante l'inverno dovemmo recuperare
una partita in notturna. Ai tempi il riscaldamento globale non c'era e
d'inverno, di sera, era più freddo che in borsa in questi giorni. I
tacchetti facevano trlac trlac sul fondo ghiacciato. Il campo era
l'Alberto Mario, in cui l'erba è stata piantata in tempi successivi.
Insomma, lo scenario fa venire voglia di piangere anche solo a
descriverlo. Orbene, a metà della
partita Stefano si accascia, accusando violenti dolori all'addome.
Gianni Monari lo traduce rapidamente al pronto soccorso dove un solerte
sanitario diagnostica una congestione. Ma cos'hai mangiato prima della
partita, chiede il dottore a Stefano, ancora vestito in calzoncini,
maglietta e scarpe da calcio. Stefano arrossendo (almeno nel racconto
che ne faceva Gianni) ammette che sì, veramente, prima di giocare aveva
mangiato il Friggione (piatto notoriamente pesantissimo). Il racconto
di Gianni era sempre salutato da boati di risa e il minimo che veniva
detto a Stefano era "imbezèl".
Quindi niente poca caponata e rapida trasferta in quel di
Villafontana. Sono contento di non giocare, perché gli ultimi due
campionati a Villafontana non ho fatto belle figure. Potreste
controllare sulle vecchie cronache, ma vi riassumo che due anni fa sono
stato espulso e l'anno scorso ammonito per un fallaccio. Evidentemente
l'aria di campagna mi fa perdere la lucidità. Un amico mi ha suggerito
di venire con matita e taccuino ma rischio di finire sotto una valanga
di pernacchie. Purtroppo arrivo e scopro che c'é stata un'ecatombe:
Gael non viene e Rosario e Cop sono infortunati.Ahia. Ancora una volta
la squadra è rivoluzionata. Giochiamo con Pierpaolo
Puletti in porta;
Dario Nicolini, Cesare D'Anna, Vincenzo Di Rollo, Piero Vittoria
in difesa; Corrado Guarino, Morelli, Francesco Faggioli, Mario Sottile
a
centrocampo; Manuel Saulle e Isidoro Priola in attacco. In panchina,
assieme a Valerio Rizzoli e Enzo Nicolini, Stefano
Querzola, Mimmolo, il Puffo Brontolone e Maria ci sono Antonio Barra,
Nicola Reda, .Marco Venturelli, Luca Miceli. Coppini. e Rosario ci sono
ma per vedere la partita.
I primi venti minuti faccio molta fatica a capire dove devo stare.
L'esterno di sinistra non è proprio il mio ruolo, in più sono troppo
abituato a stare indietro, così sono fuori posizione (o troppo indietro
o troppo avanti) e non sono molto utile. Fortunatamente dalla mia parte
non hanno nessuno che sia pericoloso, quindi sparisco in una zona di
mediocrità generale. Però giochiamo, perché Dario scavalla sulla
sinistra e Corrado sulla destra. Isidoro lotta confusamente ma tiene
impegnati due uomini e, soprattutto, Manuel si infila spesso nella loro
difesa sfruttando la sua velocità. Purtroppo sbagliamo parecchi
passaggi, e l'ennesima versione della difesa qualche volta balla sui
loro contropiedi. Si configura una nostra leggera superiorità
territoriale, ma le occasioni e mezze occasioni capitano a loro. Dopo
un paio di spaventi, in una incursione sulla destra di Manuel un
difensore interviene con le maniere forti e lo stende. Rigore per noi.
Manca lo specialista Miceli e lo tira Vincenzo, che però centra la
traversa. Mannaggia mannaggia.
La partita continua così con pericoli da una parte (a un certo punto
sbagliano un gol clamoroso, a portiere battuto) e sterile superiorità
dall'altra. Arrivano molti palloni in area ma Isidoro non riesce a
sfruttarli. Il tempo finisce senza ulteriori problemi. Penso di
scendere ma non è ancora ora. Scende solo Isidoro, sostituito da
Antonio che si sposta a centrocampo, Enzo mi chiede se posso giocare
qualche minuto centravanti. Animato da spirito di servizio (e sollevato
dal fatto che in attacco grandi danni non se ne fanno) comincio il
secondo tempo da prima punta. Distribuisco qualche mazzata in mischia
ma è subito ora di scendere. Sale Venturelli, poi Miceli al posto di
Corrado. Mi godo il secondo tempo dalla panchina, accanto a Isidoro che
ingaggia una gara di urla con l'allenatore della panchina avversaria.
Adesso Dario è davanti, perché il comitato centrale vuole sfruttare la
velocità combinata di lui e Manuel per scardinare la difesa avversaria.
Sembra che funzioni perché siamo sempre nella loro metà campo.
Venturelli piazza dentro diversi cross, Antonio cerca di costruire
(adesso, con Mario e Antonio almeno il centrocampo ha qualche piede
buono in più), e tutti gli altri di danno da fare. Corner e palloni in
area abbondano.Tiri ribattuti in serie (ma non è che fossero dei
missili eh?). Però rischiamo ancora. Pierpaolo, con una uscita
avventurosa, regala agli avversari un pallone d'oro, ma poi si riscatta
con una grande parata. Il problema di giocare così (a zona con i
centrali in linea) è che siamo ad un solo errore dall'occasione da gol
degli avversari. Il loro nove (che non è male) viene lanciato sul filo
del fuorigioco, supera in velocità Vincenzo e segna facilmente. 1-0.
In panchina si parla di beffa, ma non basta la prevalenza territoriale,
a parte il rigore sbagliato le occasioni sono state per loro. Tutti
avanti, adesso, ed è un vero assedio. Dopo qualche mischia finalmente
l'occasione. Il portiere ribatte di pugno un pallone alto nell'area
affollata, qualcuno la rimette subito dentro e Manuel stacca di testa e
mette nella porta vuota. 1-1 finalmente. Ci sono ancora dieci minuti
per segnare e ci proviamo, tutti avanti. Loro intanto prendono una
traversa su punizione. A pochi istanti dalla fine Venturelli mette un
bel pallone in mezzo e Dario ha il pallone decisivo, ma non riesce ad
agganciarlo e l'occasione sfuma. Triplice fischio.
Visto come si era messa un pareggio non è male. Certo che dovremmo
risolvere il problema delle occasioni che concediamo agli avversari.
Uomo telepiù senz'altro Manuel, e non solo per il gol: non si è fermato
un attimo e ha lottato su ogni pallone.
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© Copyright
2008
Massimo Morelli.
Last update:
25/10/2008; 22.54.39. |
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