Due Madonne vs Ospedale Bellaria 0809
Oggi si gioca con l'Ospedale Bellaria. Sono tentato di chiedere se
hanno un reparto neurologico per fare campagna acquisti e scambiare un
po' di mattocchini, di cui abbiamo abbondanza. Mi trattengo solo perché
il reparto geriatrico ce l'hanno di sicuro e ho paura di come andrebbe a
finire la discussione. Io arrivo al campo in largo anticipo, da bravo
UtNG (Umarells the Next Generation), come quegli Umarell che arrivano
alla Coop alle sette di mattina e aspettano l'apertura in fila col
carrello "Apre alle otto e mezza? Ma io sono in piedi dalle cinque!".
Per non passare troppo da zio cerco di mimetizzarmi sedendomi su una
panchina e fingendo di mandare messaggini col cellulare ad amici
immaginari.
Quando arrivano tutti scopro che finalmente siamo in parecchi, tanto
che non bastano i pantaloncini della muta e qualcuno di quelli in
panchina resta in mutande sotto la tuta. Giochiamo al campo Dozza 3,
campo discreto, con sole e tempo tiepido, un acconto di primavera. Io
da buon Umarell sto comunque con la maglia di lana modello superpippo
che non si sa mai, il freddo potrebbe darmi fastidio alla schiena.
Peraltro scrivo questa cronaca con il plaid a scacchi sulle ginocchia.
L'Ospedale Bellaria è quarto o quinto, comunque considerevolmente più
avanti di noi in classifica e un bambinetto (immagino figlio di un
Bellariese) prima di entrare in campo ci dice che perderemo.
La formazione è: Giancarlo Zagni in porta, Cesare D'Anna, Nicola Reda,
Morelli, Piero Vittoria in difesa; Corrado Guarino, Vincenzo Di Rollo,
Francesco Faggioli, Rosario Pettinato a centrocampo; Manuel Mazzotta e
Dario Nicolini in attacco. La panchina è folta e l'anziano Miceli è
passato dal giocare sulla fascia a fare il guardalinee, spostandosi di
un metro. Un piccolo passo per lui un grande aiuto per le sue provate
coronarie. Oltre al già citato sbandieratore, con Enzo e Maria ci sono
Manuel Saulle, Antonio Barra, Marco Venturelli e Mario Sottile. Con
tutti questi nomi mi sembra di essere Fazio, l'assistente di Montalbano
con la sindrome dell'anagrafe.
Si comincia e sono dolori, perché i loro attaccanti sono molto veloci,
cosa che mal si sposa con le nostre caratteristiche. Io ho il carrello
della coop e non riesco ad acchiappare nessuno di quelli che scappano
ai difensori. Per dieci minuti ci fanno neri, particolarmente sulla
sinistra dove c'è un barbuto esterno molto veloce sulla fascia destra
che salta sistematicamente l'uomo in velocità e va sul fondo a
crossare. Attaccano veramente in tanti e per fortuna che Faggioli si
sacrifica al centro e che i difensori stringono i denti. Dopo diversi
pericoli corsi alla fine segnano, con il dieci che si destreggia bene
fra tre dei nostri e riesce a metterci in inferiorità, passaggio poi
cross lungo dall'altra parte dove arriva uno in corsa e mette dentro di
testa. 0-1. Continuano a premere ma non è che noi siamo inoperosi. Sia
a destra che a sinistra Corrado e Rosario spingono parecchio. Inoltre
loro attaccano in molti ergo difendono in pochi quindi siamo spesso uno
contro uno.
La partita è un inferno per l'arbitro perché loro giocano altissimi e
fanno il fuorigioco, mentre le loro punte giocano spesso di là da
tutti. Questo comporta che spesso c'è un uomo lanciato a rete e
qualcuno che si arrangia per fermarlo. Il povero arbitro deve sommare
ad una sua oggettiva incapacità una situazione per nulla facile. Per i
fuorigiochi si regola col solito sistema cioè tirando a caso, per i
falli privilegiando normalmente la difesa. Continuamo a soffrire perché
adesso, dal momento che siamo in svantaggio, Rosario, Corrado e
Vincenzo tornano con il contagocce. In una occasione mi lancio anche in
attacco e non solo non ottengo nulla ma rischio un infarto multiplo
perché non riesco a fermare l'azione per tornare indietro nemmeno
facendo falli a casaccio e finisco tutto l'ossigeno, compreso quello di
domani. Sposto Cesare in mezzo scambiandolo con Nicola ma loro spostano
il Barbudos di là e siamo da capo (ma adesso me lo aspetto e quando
vedo un lancio lungo mi sposto subito per raddoppiare).
E' buffa la partita perché tutte e due le difese sono in minoranza.
Sorvolo su un cospicuo numero di mezze occasioni da entrambe le parti.
A un certo punto Manuel M. e Vincenzo rubano un pallone e lo danno a
Dario che solo davanti al portiere non sbaglia. 1-1 e ci rimettiamo in
carreggiata. La partita è apertissima e le difese sudano. Io non c'ho
(più) il fisico e non riesco a tenere la mia difesa abbastanza alta
quindi noi rischiamo di più. Ennesimo lancio lungo, Cesare controlla il
pallone. L'attaccante lo spinge e riesce a toccare il pallone verso
Giancarlo che in uscita respinge il pallone, poi travolge l'attaccante.
L'invornito col fischietto si inventa che è rigore. Ormai non mi
stupisco più di niente ma Giancarlo aveva respinto il pallone e solo un
alcolista poteva interpretare l'azione a quel modo. Dopo lungherrime
proteste il rigore è trasformato. 1-2. Fine primo tempo.
Nel secondo entra Manuel S. per il suo omonimo, Venturelli per Reda,
Mario per Francesco. Essendo uscito Faggioli mi faccio giurare su
quanto ha di più caro (Facebook) da Corrado che aiuterà la difesa. Nel
secondo giochiamo meglio. Sarà che il Barbudos ha ridotto le sue
scorribande, sarà che il loro allenatore ha finalmente giudicato
scriteriato l'attaccare in otto, ci difendiamo con ordine e attacchiamo
parecchio. Anche Manuel giovane è molto veloce e il loro giocare così
alti li espone ai contropiedi. Subito Dario scappa sulla sinistra è
mette in mezzo per il solissimo Manuel. Il passaggio è però troppo
lungo e l'azione sfuma. Loro attaccano meno ma quando lo fanno sono
pericolosi. Passano i minuti e aumentiamo la pressione, con tiri da
fuori e mezze mischie. A metà del tempo finalmente, Corrado inventa un
eurogol alla Gerard con una bomba dall'angolo dell'area su cui il
portiere non può far nulla. 2-2 e partita apertissima.
Adesso attaccano loro, e prendono una traversa, ma tornano ad esporsi.
Un paio di volte ci salviamo in affanno, di là un paio di fuorigiochi
dubbi spengono azioni decisive. Dario reclama il rigore quando viene
fermato in qualche modo da un difensore. A dieci minuti dalla fine un
loro centrocampista lasciato solo scappa verso la porta. Non riesco a
raggiungerlo ma lo rallento tirandogli la maglia fino al limite
dell'area. Se si lasciasse cadere sarebbe fallo da ultimo uomo e potrei
andare a riposarmi. Il susanello è grosso e se ne fotte del mio
disturbo, entra in area ed è solo davanti a Giancarlo. Invece di tirare
cerca il dribbling e lo sbaglia, poi si tuffa in maniera invereconda e
viene giustamente ammonito. Sono entrati anche Antonio e Miceli e
l'anziano non ne vuol sapere di rientrare perché vuole vincere. Ha
ragione lui perché all'ennesimo contropiede di Dario un difensore lo
stende in area. E' rigore per noi a pochi minuti dalla fine. Lo tira
Miceli con grande freddezza. 3-2 per noi. Ormai sono tutti stanchissimi
e gli ultimi minuti passano senza neppure una grande reazione. Fine. Io
sono un signore e non cerco il cinquenne che ci aveva jettato
all'inizio per fargli una pernacchia.
Questa è una partita che poteva finire 6-6. L'abbiamo vinta perché
siamo stati (stranamente) più concreti. Uomo telepiù a Dario e Corrado,
l'uno perché determinante, l'altro per un gol di rara bellezza (peccato
non avere il replay). Un saluto dal vostro cronista.
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© Copyright
2009
Massimo Morelli.
Last update:
01/03/2009; 9.06.03. |
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