Due Madonne vs San Marino 0809
Ho goduto abbastanza la settimana scorsa, con un Due Madonne al completo e un gioco finalmente divertente. Questa settimana siamo di nuovo in emergenza. In settimana mi dicono che saremo undici contati, forse dodici. Siamo in effetti tredici, e mancano (oltre ai lungomancanti) anche Vincenzo che si è affettato una mano e ne avrà per venti giorni, Rosario, Giampaolo e Miceli. Recuperati all'ultimo Manuel Saulle e Antonio che si presenta al campo con un vespone d'epoca Quadrophenia (non rompete lo so che erano lambrette).
Oggi si gioca con il San Marino, che è una delle prime (forse è proprio la prima, scrivo senza poter consultare internet) e si gioca al Pilastro 1, ottimo campo. Campo grande, avversari bravi, siamo contati: roba da far preoccupare il mio cardiologo. Fra tutte le assenze quella che mi dispiace di più è quella del supervecchio Miceli perché senza lui e Isidoro diminuiscono gli spunti per la cronaca. Inoltre sono il più vecchio in campo e ciò mi espone agli sfottò dei compagni (che peraltro giocano nel Due Madonne, mica nel Real Madrid).
Oggi è parecchio freddo, per la stagione, e un maestrale teso e gelido taglia il campo e scoraggia i milioni di spettatori che abbiamo di solito. Sarà dura. Il comitato di carabinieri che prende le decisioni sulle maglie ha deciso che giocheremo con le maglie estive, a maniche corte. Io sotto ho una maglia di lana dalle maniche lunghe e non voglio rinunciare a portarla, anche perché il mal di schiena è in agguato, quindi mi copro di ridicolo. Cosa ridete, c'è gente che gioca con le scarpe gialle .
Giochiamo con Giancarlo Zagni in porta; Cesare D'Anna, Morelli, Piero Vittoria, Marco Venturelli in difesa; centrocampo inedito con Piergiuseppe Carboni, Nicola Reda, Corrado Guarino, Antonio Barra; Manuel Saulle e Manuel Mazzotta in attacco. In panchina con Enzo Nicolini, Stefano Querzola e Valerio Rizzoli c'è Maria che mi chiede in prestito la giacca a vento. Le chiedo per piacere di non rispondere al cellulare se legge sul display ULLA o LUANA, lei ride e mi compatisce silenziosamente.
Anche oggi abbiamo la terna, tre soggetti scartati dall'esame di carabinieri perché la compagnia barzellette era al completo. Uno sa leggere, uno sa scrivere e il terzo controlla i pericolosi intellettuali. Cominciamo e si vede subito che loro sono qui per vincere. Attaccano con convizione e i due attaccanti fanno tagli al doppio della velocità ch'io possa sperare di raggiungere. Per fortuna siamo partiti coperti e prudenti, inoltre il campo leggermente bitorzoluto (pare che i custodi di Bologna abbiano venduto tutti i rulli su Ebay) e il vento forte non consentono lanci precisi e chiudiamo sempre con decisione ed efficacia. A centrocampo tutti si danno da fare, anche Nicola che è l'altro con maglia a maniche lunghe sotto la divisa (ma la sua almeno è bianca e non beige alla Fantozzi). Dopo qualche esitazione troviamo l'automatismo fra i difensori e io riesco a correre solo per raddoppiare e non per tappare buchi, cosa che aumenta molto la nostra efficacia. A sinistra Antonio gioca alto quindi sono costretto a richiamare Piergiuseppe che vorrebbe giocare più avanti. Dalla panchina dicono di far salire la squadra ma faccio quello che posso, con quelli (compreso me) che ho.
Davanti Saulle e Mazzotta fano poco, perché sono sovrastati numericamente e perché sono effettivamente poco aiutati, ma abbiamo qualche spunto e battiamo anche un paio di corner. Il resto del tempo loro sono sulla nostra tre quarti cercando il modo per passare. Siamo sempre a un errore dal disastro ma non sbagliamo, per fortuna, anche se non so per quanto possiamo tenere questo ritmo. Verso la fine del tempo mischia furibonda nella nostra area per un rimpallo che ha consentito all'otto di saltare Pier e metterci in inferiorità, ma Giancarlo sbroglia in uscita bassa. Loro sbagliano almeno tre volte l'ultimo passaggio e sprecano un paio di tiri in mischia tirando alto da posizione favorevole. L'arbitro fin qui arbitra a pene di segugio ma non fa grossi danni.
Finisce il primo tempo e inseriamo Mario e Dario per Nicola (che a centrocampo si è spompato) e Mazzotta. Sarebbe da cambiare anche Antonio che non tiene più di un tempo, oltre a me che vedo la madonna (cosa preoccupante per un ateo) e altri tre o quattro della difesa. Ma in panca c'è rimasto solo Enzo che è nato durante la guerra di Corea. Subito occasione per Dario che si libera al tiro ma il portiere fa un paratone, poi si riprende con la trafila del primo tempo. La differenza è che ora in attacco siamo più convincenti. Per tutta la metà del secondo tempo la partita è effettivamente equilibrata, con loro che attaccano e noi che pungiamo in contropiede. A metà tempo questa fase culmina con occasione d'oro per Dario che entra in area palla al piede, è solo davanti al portiere ma si fa parare il tiro (bella parata ma da lì ci stava il gol).
E' però finita la benzina. In difesa io non ce la faccio più, Marco ha lo sguardo vacuo, Piero ha la testa incassata nel collo e guarda solo a terra, il solo Cesare continua a correre. Ci fanno un favore togliendo una punta buona per l'allenatore (che è scarso) ma ci sono gli altri nove. A centrocampo Mario è preso in mezzo perché Corrado corre meno, Antonio cammina e Pier cerca di aiutare gli attaccanti che sono ottocento metri più avanti. Piero si inciampa sul pallone e mi affrontano in due contro uno, per fortuna sbagliano il passaggio, perdono tempo e la squadra riesce a rientrare ma hanno comunque un'ottima occasione che sprecano. E' una sofferenza perché loro se ne sono accorti e attaccano tutti, anche i difensori. Io ho i crampi, Piero fa un fallo di stanchezza poi sta in terra mezz'ora fingendo di agonizzare per riposarsi. La terna fa la prima sciocchezza grossa fermando Dario lanciato a rete per un fuorigioco inesistente (mi dicono dalla panchina). Ormai cerchiamo di perdere tempo per portare a casa lo zero a zero.
Entra anche Enzo al posto di Antonio, ma siamo tutti stremati. Quattro minuti di recupero che cerchiamo di far passare in tutti i modi. Io sono così stanco ma così stanco che se ci fosse veramente una LUANA che telefona a uno con la maglia di Fantozzi inventerei le scuse più bieche. Poi al quarto minuto di recupero si prepara il delitto perfetto. L'azione si sviluppa sulla destra (non ho percepito i dettagli perché ormai in preda alle allu), la palla arriva a Dario che la mette in mezzo per Corrado, S-O-L-O davanti al portiere. Corrado ha la possibilità di chiudere la partita e corre verso la palla (musica di Morricone: scion scion, scion scion). E' il momento decisivo, se segna è fatta. E LUI LA TIRA FUORI, MALEDETTO!. Corrado si accascia per i crampi e la vergogna e la partita finisce. Non ti preoccupare Corrado, può capitare a tutti, non ce la siamo presa (TOGLIETEMELO DALLE MANI).
Abbiamo fatto il massimo (O QUASI), contro questi avversari e con questa squadra. Uomo telepiù Giancarlo che non ha fatto interventi decisivi ma questa volta ha dato sicurezza alla squadra. Un saluto dal vostro cronista.
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2009
Massimo Morelli.
Last update:
29/03/2009; 21.12.19. |
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