Due Madonne vs Villafontana 0809
Se mi va fatta bene oggi mi riposo. Dopo l'assedio dell'ultima partita
ci ho messo quattro giorni a riprendermi. Non è che sono vecchio, è che
mi impegno molto (anche se è una scusa che non vi consiglio di
utilizzare con le signore). La settimana scorsa ho forse esagerato
l'importanza del gol sbagliato di Corrado (sera mi è arrivato un SMS
"Con te non parlo più!") dato che un gol decisivo sbagliato contro la
prima in classifica a sette secondi dalla fine (ho poi saputo che
l'arbitro l'aveva detto) non è così importante. Non è da questi
particolari che si giudica un giocatore, dicono.
Oggi comunque si gioca con il Villafontana e sarebbe una partita da
vincere. Giochiamo al Dozza 1, campo grande e che sarebbe pure erboso
se il custode lo innaffiasse invece di rompere i maroni in ferrarese a
quelli che fanno riscaldamento (sembra Franceschini). Oggi sono in
panca perché c'è Rosario e la difesa è sua, ma non mi dispiace perchè
non sono molto in forma e ho mal di testa. Quando lo faccio notare in
panchina subito Enzo coglie l'occasione di vendicarsi delle mie
contumelie cronistiche e sostiene che ciò è ovviamente impossibile. Gli
faccio dottamente notare la similitudine della mia cefalea con il
fenomeno del dolore all'arto amputato, il cosiddetto arto fantasma, poi
lo mando graziosamente a cagare.
Si gioca alle 14 con Pierpaolo Puletti in porta; Cesare D'Anna, Nicola
Reda, Rosario Pettinato, Marco Venturelli in difesa; centrocampo a
albero di natale, le palle sono Piergiuseppe Carboni, Vincenzo Di
Rollo, Corrado Guarino, Antonio Barra e Mario Sottile; in attacco la
stellina dell'albero di natale è Dario Nicolini. In panchina con
l'ultravecchio Miceli (di un bel colore arancione) ci siamo io e Manuel
Mazzotta. La dirigenza e formata da Enzo, Valerio e Maria che essendo
freddolosa si è bardata che sembra Amundsen anche se ci sono diciotto
gradi ed è una bella giornata primaverile.
Si è complessivamente giocato al calcio quindi la cronaca sarà breve.
Dopo venti secondi Mario è solo davanti al portiere ma gli tira
addosso. Partiamo forte perché Rosario tiene la difesa sulla riga di
centrocampo. Loro soffrono assai e abbiamo un altro paio di mischie
nella loro area, poi un altra occasione per Mario dal limite (il tiro
va fuori). Però (nelle mie cronache c'è sempre un però) facciamo un
pasticcio perché siamo troppo avanti. Lancio lungo e nella nostra metà
campo ci sono rimasti la punta e Nicola, che essendo un vigoroso
appassionato della buona tavola non è velocissimo. L'attaccante gli
prende un metro e Nicola gli rovina addosso. Sarebbe fallo da ultimo
uomo fuori area, l'arbitro media e lo ammonisce soltanto ma dà rigore,
che viene subito trasformato 1-0.
Subiamo il colpo e per un po' attacchiamo del tutto confusamente. Il
più lucido in avanti è Piergiuseppe e anche se tutti si fanno il mazzo
loro ora si difendono con i denti e i settemila palloni buttati in
mezzo sono preda del loro ottimo libero. Loro fanno un altro
contropiede in tre contro due ma si incasinano prima di arrivare in
area. Solo alla fine del tempo
abbiamo un'occasione con Dario che si libera di un paio di avversari
poi tira dalla linea di fondo ma non inquadra la porta. Durante tutto
il primo tempo l'allenatore avversario urla come un muezzin, cosa che
non è di aiuto al mio mal di testa. Silenziosamente gli auguro
raucedini e crampi orofaringei.
Nel secondo tempo salgono subito Miceli e Mazzotta per Mario e Nicola
(Piergiuseppe si sposta indietro e passiamo al 4-4-2 con Manuel seconda
punta. Purtroppo abbiamo perso il bandolo della matassa perché non
presidiamo tutto il campo e la nostra predominanza territoriale è
completamente sterile. Ancora palloni buttati in mezzo, ancora
tentativi da fuori, ancora dribbling insistiti facile presa della
difesa. Loro non hanno rinunciato ad attaccare in contropiede e pur non
essendo pericolosi tengono bloccata la difesa e non possiamo o non
vogliamo attaccare in massa. E' il quarto d'ora e si sta discutendo se
far riposare Antonio o Corrado. Io, che ho sempre avuta piena fiducia
in Corrado, come tutti sanno, mi batto come un leone per impedire che
venga sostituito (o almeno questa è la tesi che cerco di far passare).
D'altra parte Antonio non ha due tempi nelle gambe e questo è un
elemento abbastanza decisivo.
Proprio in quel momento Corrado intercetta una palla vagante e tira una
bomba da fuori area che sbatte contro il palo ed entra. 1-1 e io corro
in campo a festeggiare gridando "IO HO SEMPRE CREDUTO IN TE, QUESTI TI
VOLEVANO CAMBIARE". Per punizione la dirigenza mi tiene giù ancora
dieci minuti. Quando entro la partita ormai è un casino e vago per il
campo cercando di fare qualcosa di utile, naturalmente non riuscendoci.
Attacchiamo noi ma senza troppo risultato. Manuel guadagna il fondo e
la mette in mezzo, arriva da dietro Venturelli ed è quasi un rigore ma
Marco sopravvaluta la planarità del campo e tira al volo invece di
stoppare. La palla balzella e il tiro va alto. Abbiamo una mezza
occasione con Rosario che salta mezza squadra ma l'ultimo lo ferma
prima che riesca a dare la palla a me o Dario, liberissimi. Un
fuorigioco inesistente (mio) ferma Corrado e negli ultimi minuti loro
perdono tempo con tutti i mezzi. Uno mi tira un calcione non
realizzando che rischia la vita. Ancora un colpo di testa di Dario su
calcio d'angolo (bello ma fuori) e la partita finisce.
Mezza battuta d'arresto per il Due Madonne perché questa era da
vincere. Uomo telepiù Corrado che qualche incompetente aveva additato
al pubblico ludibrio per il gol sbagliato la settimana scorsa. Ma
intenditori di calcio si nasce e io, modestamente, lo nacqui.
Un saluto dal vostro cronista.
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© Copyright
2009
Massimo Morelli.
Last update:
04/05/2009; 10.01.21. |
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