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Lovoleto vs Due Madonne 0809

Che uno si aspetterebbe di aver qualcosa di grandioso da scrivere per la partita dell'addio. I calciatori veri organizzano feste commoventi nelle quali le telecamere indugiano sui volti orgogliosi dei loro pargoletti e telecronisti senza vergogna riescono chiamare "eroi" inveterati puttanieri. Io non sono riuscito nemmeno a corrompere un difensore per segnare l'ultima rete.
 
Siccome sono già stato diffidato (da Corrado) dall'occupare tutta la cronaca con un elegiaco romanzo sull'ultima partita dell'anziano calciatore chiudo la fase commemorativa. Arriviamo a questa partita dopo una serie di pesanti sconfitte. La scarsa preparazione atletica ci ha chiaramente tagliato le gambe in questo finale di stagione insolitamente tardo (e quindi mostruosamente caldo). Stasera è un caldo apocalittico, per fortuna Lovoleto è in mezzo alla campagna e si sfugge parzialmente all'afa della città.

Io arrivo da una partita del pargolo dove mi sono già bollito sotto una tribuna infuocata. Giocare con queste temperature dovrebbe essere impedito dalla convenzione di Ginevra, ci mancano solo le maglie arancioni per fare gli ospiti di Guantanamo. Il campo di Lovoleto è completamente circondato da campi di grano e la sera di inizio estate sarebbe perfetta per bersi una birretta aspettando l'arietta della sera. Invece ci tocca giocare l'ultima partita di campionato. La formazione: Giampaolo Puletti in porta; Marco Venturelli, Cesare D'Anna, Piero Vittoria, Rosario Pettinato in difesa; Corrado Guarino, Nicola Reda, Piergiuseppe Carboni e Vincenzo di Rollo a centrocampo; Dario Nicolini e Mario Sottile in attacco. In panca i due vecchi Miceli e Morelli con Francesco Faggioli e la dirigenza. La pattuglia acrobatica delle zanzare di Comacchio sorvola minacciosa il campo pronta a fare una strage.

L'atmosfera in panchina è rilassata, la partita non conta un accidente. Il regolamento Uisp consente alle squadre che hanno anche una squadra di calcio seria di schierare i giocatori tesserati FGCI, quindi giocare alla sera contro le squadre dei paesini è sempre più difficile che al sabato. Non hanno nessun fenomeno ma diversi giocatori capaci e una generale prestanza fisica che ci mette in svantaggio sui palloni alti. I primi ad essere pericolosi siamo noi con un paio di sortite di Dario che però sfumano. Al primo vero attacco degli avversari andiamo in svantaggio. Incertezza di Rosario che perde un pallone scivolando, tiro dell'attaccante che sorprende Puletti. 1-0 cominciamo bene.

Grazie ai piedini di fata che ci sono in campo il pallone finisce sempre nei campi di grano. Animato da spirito di servizio passo tutto il primo tempo a cercare palloni dispersi in mezzo alle spighe. E' possibile che mi sia perso qualcosa, chiedo venia al pignol Corrado che ci tiene alla precisione. Dario e Mario si mettono a litigare con Rizzoli e Nicolini senior, dimostrando che il caldo ha lasciato il segno. Complessivamente loro giocano un po' meglio ma la partita è sostanzialmente equilibrata. Mentre io cerco un pallone sepolto in un campo di grano (non è la rosa non è il tulipano) finisce il primo tempo.

Dario deve essersi arrabbiato parecchio perché nell'intervallo se ne va di iniziativa a fare la doccia, quindi giocherò l'ultima (mezza) partita nel ruolo quasi inedito di punta centrale. Entrano anche Miceli e Faggioli per Reda e Venturelli. La partita mantiene un bel ritmo perché si è anche fatto meno caldo. A parte i due vecchi (Miceli e me) gli altri corrono pure. Loro hanno un certo dominio a centrocampo ma per una volta sfruttiamo bene le fasce, con Corrado da una parte e Miceli dall'altra. Al centro Vincenzo e Francesco tamponano efficacemente. La difesa regge con qualche sbandata sulle palle alte.  Mario guadagna il fondo con una serie di dribbling ma al centro il difensore mi anticipa. Corrado tenta un paio di tiri da lontano. Tiro anch'io da fuori ma ciabatto. Punizione dal limite: la tira Miceli che prende la traversa poi la palla sbatte sulla schiena del portiere che la ferma poi sulla riga di porta (qualcuno dice dentro).

Punizione per noi a centrocampo, Vincenzo la batte a sorpresa lanciando lungo per Corrado che è più veloce del difensore e segna con un preciso diagonale. 1-1 e partita riaperta. A tratti si vede incredibilmente giocare a calcio. Loro manovrano e tentano di buttare palloni sulla testa del centravanti che è una specie di armadio. Noi veniamo su in contropiede manovrato con azioni che si perdono all'ultimo passaggio. Uno di questi contropiedi è quasi perfetto con Corrado che mette in mezzo dove ci sono Mario e Miceli. Mario però tira male e l'azione sfuma. Dall'altra parte un mezzo pasticcio della difesa crea una mischia lacoontica a un metro dalla riga ma alla fine il portiere sbroglia in angolo. Tutte e due le squadre vogliono vincere e sembra che il gol stia per arrivare. Invece nessuno riesce a metterla dentro e la partita finisce 1-1. Poi tutti a mangiare la pizza dove Miceli si distingue per la camicia di colore radioattivo e Piero per la scelta della pizza, un mattonazzo al tritolo e uranio impoverito (tenete conto che è mezzanotte).

Ultimo atto di questo campionato e finalmente una bella partita. E' molto probabile che sia anche l'ultima gara del Due Madonne: a fine giugno faremo una cena ma non ci sono i numeri né per i giocatori né per i dirigenti. Io da parte mia smetto, ed era anche ora. Ho giocato 27 anni e mi sembrano 277. Se ho fatto bene i conti dovrebbero essere più di quattrocento partite. Quando ho cominciato a giocare nel Due Madonne le scarpe erano tutte nere e il presidente del consiglio era Spadolini. Da otto anni scrivo le cronache e questa è l'ultima.



Un saluto dal vostro cronista.



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© Copyright 2009 Massimo Morelli.
Last update: 26/05/2009; 20.17.18.