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DM vs CO.TA.BO. 0607

Nei paradisi del proletariato, si sa, è meglio non sbagliare. Siccome il Due Madonne, anche questo si sa, è politicamente allineato alla Corea di Mental Li Ill, dopo i miei errori di sabato scorso che ci sono costati la partita sono stato processato dal politburo. Fortunatamente i metodi sono un tantino migliorati negli ultimi anni quindi, invece di una pattuglia dell'NKVD che bussa alla porta di casa alle cinque del mattino, c'è stato solo un normale processo proletario senza nemmeno la prigione del popolo, negli spogliatoi del campo di allenamento, martedì. E' seguita la mia autocritica che è stata accettata dal comitato centrale e la mia ortodossia sportiva è stata ristabilita. Oltre a questo mi sono beccato anche un paio di giornate di squalifica, quindi oggi mi sono visto la partita a bordo campo, fra il pregiato pubblico.

Si gioca in casa ma al campo Fossolo, quello che è stato teatro della miglior partita di quest'anno. Si gioca però ed è una prima assoluta, alle 18.  I gestori del campo (essendo pagati a prestazione) hanno provato a infilare quattro partite in un pomeriggio. Ovviamente in questa applicazione selvaggia del libero mercato ci sono alcuni piccoli inconvenienti. Ad esempio gli orari sono artificialmente schiacciati, tanto che non mi stupisco affatto che la partita comincia in effetti alle 18.30. Poi il simpatico signore che rappresenta l'organizzazione, solo dopo averci alleggerito degli euri della tariffa, ci consiglia di non esagerare con l'acqua calda che ("sapete, con quattro partite") potrebbe anche finire. Non facendo oggi la doccia non mi preoccupo di questi piccoli dettagli e passo nella minuscola tribuna, accompagnato dall'altro squalificato, Isidoro, e da un giocatore/dirigente dell'altra squadra (amico di Ciuso) che non sarebbe antipatico, ma è di una loquacità terribile. Querzola è guardalinee, Ciuso e Mimmo Malaspina sono in panca (Mimmo è cambiato perché ne abbiamo solo due in panchina).

Alla fine, finalmente, si comincia, con lo schema a una sola punta inventato da Nereo Rocco: Erlis Lleshi in porta; Luca Miceli, Salvatore Micco, Piero Vittoria, Giacomo Marchi in difesa; Francesco Faggioli, Gael Tanca e Mario Sottile al centro; sulle ali Gino Bove e Dario Nicolini; Claudio Serra unica punta. In tribuna non si sta male, anche se è piuttosto freddo e mia moglie mi ha convinto che ho un gran fisico (probabilmente vuole sbarazzarsi di me con una polmonite fulminante) e ho una di quelle giacche a vento senza maniche che non servono a nulla ma sono tanto carine. Il nostro loquace amico dell'altra squadra, oltre a dispensarci di molte notizie inutili, ci racconta che oggi loro sono undici contati, che mancano i migliori fra cui la punta funambolica che ha già segnato undici gol. Non senza soddisfazione Isidoro gli fa notare mendacemente che da noi i migliori sono squalificati. Mi rendo conto che non ho ancora detto che gli avversari sono il CO.TA.BO., la squadra della cooperativa taxisti (ma il gazzettino ci fa sapere che non c'è neanche un tassista né fra i giocatori né fra i dirigenti).

Dopo pochi minuti abbiamo una mezza occasione, pallone in mezzo e Dario non riesce a colpire la palla davanti alla porta. Ma sembra che un gol nei primi minuti sia necessario: punizione per loro dal limite (dubbia), bel tiro anche se centrale, Erlis non ci arriva. 0-1. Cominciamo in salita, comunque sembra che la partita sia alla nostra portata. Loro sono molto decisi a centrocampo, ma Gael, Mario e Francesco lottano. Sulle fasce Dario e Gino spingono, ci riesce meglio Gino perché dalla parte di Dario giocano i difensori migliori (e lui fa fatica a trovare la posizione). Claudio è molto solo ma riesce a fare sponda diverse volte e prende parecchi falli.  Mi scuserete se non ho visto bene ma la tribuna nel campo Fossolo è in una posizione assurda, e poi non è che stavo così attento. Buttiamo in mezzo molti palloni e creiamo parecchie mischie, specie quando Dario o Gino riescono a saltare l'uomo. E' Gino che a metà tempo si inventa il pareggio. Guadagna il fondo e crossa, ma sbaglia e il pallone entra direttamente. Gino se mi racconti che l'hai fatto apposta rido fino a domani. 1-1 (e non sono più capocannoniere).

E' un buon momento per il Due Madonne che continua ad attaccare. Cosa succede di là non lo vedo molto bene dalla mia posizione, ma percepisco una certa apprensione, specie sui calci piazzati, anche perché fra loro ci sono vecchi marpioni che hanno capito che soffriamo i palloni alti. Mario nel frattempo si fa ammonire per un fallo di vendetta ma sostanzialmente non succede più nulla fino alla fine del tempo, tranne il fatto che il loro tre si fa male a una caviglia.

Quando si rientra dagli spogliatoi noi abbiamo sostituito Micco e Gael con Andrea Bonaccorso e Fabrizio Benini e loro sono rimasti in dieci perché il tre non rientra. E' il caso di approfittare del vantaggio e per un pelo non ci riusciamo subito. Facciamo gol (non ho visto chi) ma l'arbitro annulla per fuorigioco, fischiato con grave ritardo. Da questa parte per il momento Erlis è inoperoso. Nel frattempo la tribuna si rimpolpa perché arriva il presidente Rizzoli che alle 19 ha finito di scontare gli arresti domiciliari INPS (è in malattia), con Maria. In tribuna cominciamo a fare un po' di tifo, non foss'altro che per scaldarci. A voi che eravate in campo posso dire che le urla di incoraggiamento erano le mie, gli insulti di Isidoro (anche se ogni tanto imitava la mia voce). E' il nostro momento migliore, attacchiamo e creiamo occasioni da gol. E il gol arriva con Mario che in mezzo a una mischia furibonda è l'unico che pensa bene di tirare in porta (mi è parso di vedere anche un liscio sguish di Vittoria). 2-1.

Sembra fatta perché i primi minuti dei quindici che mancano passano senza particolari danni. Anzi abbiamo altre due occasioni, prima con Claudio che sbaglia un facile gol di testa (proprio mentre stavo dicendo che era il migliore in campo), poi con Mario che si presenta solo davanti al portiere ma si fa chiudere (e poi resta a discutere col portiere, Isidoramente, finché l'arbitro non lo richiama e non lo sanziona solo perché è già ammonito). Poi si fa male Gino che resta in campo zoppicante per diversi minuti prima che Mimmo possa entrare (e ormai la partita è cambiata, attaccano loro). Poi Mario fa un altro fallo di nervosismo e stavolta l'arbitro lo manda fuori (sembra che non riusciamo a finire una partita in undici). Il problema è che ci sono molti giovani in campo, che non sono molto decisi, quindi i contrasti li vincono tutti loro. Erlis fa una parata strepitosa, loro cominciano a battere punizioni e corner, talvolta un po' aiutati anche dall'arbitro che evidentemente abbiamo irritato.

In tribuna si trema (io più che altro per il congelamento) e l'arbitro chiama il recupero. In due minuti succede di tutto. Un pallone buttato in mezzo, forse un fuorigioco non fischiato e un cotabiano è solo davanti al portiere. Paratona di Erlis ma la palla è ribattuta corta. Arrivano due dei loro e la porta e vuota ma riescono a sbagliare l'occasione più grossa che abbia mai visto. Neppure io quando giocavo attaccante ho mai sbagliato un gol così (e Alvisi vi può confermare che ne ho sbagliati tanti).  Uno scivola e la palla gli passa in mezzo alle gambe, a un metro dalla porta con la porta vuota. E non è finita, nell'attacco della disperazione buttano dentro un altro pallone, Erlis lo ribatte sul palo e la palla arriva sulla testa di uno dei loro, che la butta fuori. Triplice fischio (ed è pure ora, sono le otto). Me ne vado prima di sentire le bestemmie per la prematura fine dell'acqua calda.

Se non fosse stato per la bananissima finale non sarebbe stata una cattiva partita. In cinque minuti abbiamo fatto veramente tutto per farli segnare, e loro hanno fatto di tutto per non far gol. Sembrava una partita a Tressette a non prendere. Comunque abbiamo vinto ed è questo che conta, sto guadagnandomi il diritto a vedere le partite da seduto. Uomo telepiù lo darei a Claudio, che ha lottato dall'inizio alla fine, e a Miceli, il nostro miglior libero.

Un saluto dal vostro cronista.




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Last update: 27/03/2007; 23.07.45.