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Due Madonne vs Lasagne 0809

Ci risintonizziamo su questi schermi dopo una lunga interruzione. Due settimane fa il Due Madonne ha portato a casa la prima vittoria, che abbiamo però pagato con una lunga polemica. Enzo non ha fatto entrare Isidoro che si è arrabbiato assai. I due hanno litigato a lungo e Isidoro ha abbandonato la squadra. Prego i ferrovieri di farlo ragionare e di indurlo a tornare. Sapete come vanno le cose con il Due Madonne, per due settimane non si è parlato d'altro e la cosa comincia ad essere leggerissimamente noiosa perché la polemica calcistica è una delle poche forme d'arte peggiori delle canzoni di quel mezzo camorrista che è in testa alla hit parade.

Oggi giochiamo con il Lasagne, una vecchia conoscenza. So che il mister ci segue e lo saluto. La sua squadra è prima in classifica e mi pare sia completamente rivoluzionata rispetto a due anni fa (ma con la mia memoria potrebbero essere esattamente gli stessi). Noi viceversa ci presentiamo con una ecatombe di defezioni. A parte Isidoro, di cui si è detto, sono assenti Gael (influenzato), Manuel grande, Cesare e Coppini (infortunati), Manuel piccolo e Vincenzo (in viaggio di lavoro), Nicola (in viaggio di piacere - ma ovunque sia andato piove-). Chiaro che mettiamo in campo chi possiamo. La misura della nostra disperazione è il fatto che Enzo mi schiera in attacco.

In panchina una schiera di ottuagenari: ci sono Mimmo Malaspina, Enzo Nicolini con maglietta e Vittorio, amico di lunga data del presidente. Vittorio, in qualità di veterinario dovrebbe capire perfettamente come funziona la nostra squadra, lui abituato a cavalli e somari non può avere problemi, anche se forse potrebbe sentire la mancanza dei cavalli. E' chiaro che gli undici in campo dovrebbero resistere tutta la partita, unica sostituzione programmata è la mia con Vittorio a metà del secondo tempo.

La formazione è questa: Pierpaolo Puletti in porta; in difesa Luca Miceli, Piero Vittoria, Rosario Pettinato e Marco Venturelli; a centrocampo Corrado Guarino, Francesco Faggioli, Mario Sottile e Antonio Barra; in attacco Morelli e Dario Nicolini. Cominciamo in grande ritardo perché quelli della partita precedente se la sono presa comodissima, cosa preoccupante perché il Dozza 1, che pure è un bel campo, non ha le luci artificiali. La prima azione è la nostra: lancio lungo per Corrado che però tira in orbita. Corrado ci tiene alla sua immagine online (è il re di Facebook) perciò mi guarda con preoccupazione. Perfidamente gli faccio cenno che ho segnato tutto.

Il Lasagne fa subito vedere la sua caratteristica principale: lo strapotere atletico. Sono tutti giovani, senza pancia, e corrono come dannati. Purtroppo il campo grande li facilita. Dopo qualche minuto passano in vantaggio: una discesa sulla destra, poi una palla messa in mischia dove ci arriva prima uno dei loro. Tiro con rimpalli multipli e palla in rete (mi dicono autogol). Dato il mio naturale ottimismo temo la goleada, invece prendiamo a giocare abbastanza bene e piano piano ci portiamo in attacco. Stento io stesso a crederci (e Greg certamente non ci crederà) ma la chiave del nostro gioco sono le fasce. Da una parte Antonio salta l'uomo e mette in inferiorità il loro centrocampo, dall'altra Corrado e Miceli usano la fascia fino in fondo. Il loro portiere perde un pallone in uscita, gli frego la palla e sto per segnare ma l'arbitro si attacca pignolamente all'insignificante particolare che l'ho fatto con un braccio e ferma l'azione.

Quando attaccano loro sono pericolosi (tirano fuori un paio di volte da buona posizione) ma attacchiamo anche noi. Su calcio d'angolo Rosario tira di testa debolmente. Ho un pallone sulla linea di fondo ma lo perdo tentando il dribbling. Miceli tira una punzione a sorpresa per liberarmi in area ma gliela rimpallano e la palla non mi arriva. Dario guadagna un paio di corner. Alla fine l'azione decisiva è un lancio lunghissimo di Rosario per Corrado che tira al volo e beffa il portiere. Un gol meraviglioso e 1-1. Amiche di Corrado che venite da Facebook: premiatelo come solo voi sapete fare.

Sullo slancio cerchiamo di chiudere in vantaggio il primo tempo. Antonio inventa un gran tiro dal limite che il loro portiere sventa in angolo con difficoltà. Sul corner mischia e niente di fatto. Loro non ci stanno e cercano di pressarci ma si espongono al contropiede. Dario fa tutta la fascia sulla sinistra e poi crossa dal fondo. Il primo ad arrivare è Mario ma riesce solo a toccarla. La palla arriva a me che in diagonale cerco di piazzarla di piattone ma il portiere fa un miracolo e la mette in corner.

Purtroppo proprio nel nostro miglior momento facciamo un pasticcio. Discesa non eccessivamente pericolosa del centravanti, Piero fa l'errore di prenderlo per la maglia, a lui non par vero di buttarsi come Greg Louganis (i più acuti si saranno accorti che non ho scelto a caso il sesso del tuffatore). Rigore è rigore, perché la maglia non si tira. Gol e 1-2. Fine primo tempo.

Cominciamo il secondo tempo che è quasi buio. Purtroppo loro continuano a correre come il primo, mentre noi abbiamo rallentato. Le loro occasioni, di cui non ho preso nota, cominciano ad essere sempre più pericolose. Unica nostra speranza è un gol in mischia quindi cominciamo a buttare il pallone in mezzo. Purtroppo si fanno male prima Mario (distorsione al ginocchio) e poi Antonio (storta alla caviglia). Entrano Vittorio e Enzo Nicolini. A questo punto abbiamo in campo tre sopra i quaranta più due sopra i cinquanta e una coppia padre-figlio, ma abbiamo l'ultima occasione con un bel corner di Miceli che mi mette il pallone sulla testa. Naturalmente la spreco tirando alto.

La cosa buffa è che sta diventando buio. Quando, all'ennesimo contropiede, (ho omesso un paio di parate miracolose di Pierpaolo) finalmente segnano il 1-3 chiudendo al partita ormai ci si vede appena. Ma si continua a giocare e intravedo Marco che ha perso la testa e comincia a mollare calcioni a destra e sinistra. Forse scampa l'espulsione confondendosi nell'oscurità. Quando l'arbitro segnala il recupero, ben 5 minuti per via degli infortuni, è ormai buio pesto e i più vicini che hanno visto la mano alzata del poveretto tramandano a voce la notizia. Giuro che non sto esagerando, è praticamente notte. Fra l'altro il pallone è marroncino quindi del tutto invisibile. L'arbitro fa solo un paio di minuti di recupero e decide di porre fine alla farsa mandando le squadre negli spogliatoi.

Oggi le assenze ci hanno messo in ginocchio. Finché abbiamo avuto fiato abbiamo giocato alla pari e non avremmo rubato nulla a concludere il primo tempo in vantaggio. Purtroppo però ci sono due tempi. Uomo telepiù Corrado Guarino che potrà vantarsene su Facebook.
Un saluto dal vostro cronista.




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Last update: 29/03/2009; 21.12.18.