Nel commentare "Una testa mozzata" di Irvine Welsh bisogna come prima cosa fare i complimenti a Massimo Bocchiola, il suo traduttore. L'uso del gergo in Welsh è tale che è impossibile purtroppo per me capirlo in inglese (sì, ci ho provato) e la traduzione lo mantiene abbastanza credibile.
Il libro è la storia di Jason e Jill, la loro storia e la storia di ragazzi che cercano di uscire dalla loro provincia un po' sfigata. I personaggi non sono così scolpiti come in altri suoi romanzi e la proverbiale cattiveria di Welsh è molto attenuata anzi il libro è quasi ottimista. Ci sono comunque alcune perle, come il sermone del reverendo puttaniere, che tengono comunque alto il livello. Bravo Irvine e bravo Massimo.