Sullo scandalo (non è una novità ma fa sempre impressione) delle sovvenzioni alla stampa, segnalo un divertente articolo del Quotidiano Nazionale che per impostazione sembra il post di un blog (*). Ne incollo un pezzetto che non sono sicuro che il link resista a lungo:
Il deragliamento dalla logica della legge sembra invece essere
clamoroso quando si scorrono i finanziamenti previsti dallarticolo 153
della 388 del 2000 a favore di «quotidiani, già organi di movimenti politici, editi da cooperative costituite entro il 30 novembre 2001»: in pratica hanno avuto un anno di tempo per... costituirsi in cooperativa.
E un elenco di rispetto, per lautorevolezza che alcune di queste testate hanno poi acquistato. Si va da Il Foglio,
quotidiano ultraliberista di Giuliano Ferrara, che si porta a casa ogni
anno 3,5 milioni di euro (sette vecchi miliardi), ad un altro campione
della libertà di impresa: Libero di Vittorio Feltri che invece
di milioni se ne imberta 5,3, anche se ha come soci di maggioranza
autorevoli imprenditori della sanità.
Il Foglio per ottenere i contributi pubblici è diventato il giornale della poco nota Convenzione per la giustizia (due parlamentari, il minimo chiesto dalla legge), mentre Libero non ha trovato di meglio che diventare lorgano del Movimento monarchico nazionale.
(Sì, c'è scritto proprio "imberta"). E già che siamo in tema di sprechi, ricordiamoci che lo stato italiano spende soldi per diffondere la televisione.
(*) è un complimento.
10:12:39 PM
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