Nick Hornby dice che non apprezza gli eroi seriali, che ha sempre paura che la cosa più interessante sia successa nel libro precedente. Gli intellettuali oggi leggono di Maigret e Marlowe. Forse domani leggeranno di Hieronymus Bosh, di cui "Lame di luce" è l'ultima avventura. Michael Connelly scrive con la solita sicurezza. Buona trama (anche se un po' prevedibile), ritmo serrato, poche digressioni. Buono, anche se non allo stesso livello dei primi (Hornby non ha tutti i torti).