Gershon Loran studia da rabbino, ed è un esperto di Kabbalah. Il suo compagno Arthur Leiden, figlio di un famoso scenziato che ha partecipato al progetto Manhattan, è rimasto sconvolto dalle carneficine atomiche americane e ha abbandonato una promettente carriera di fisico per il seminario rabbinico. I due vengono mandati in Corea come cappellani (è il 1956) e devono conciliare la loro tradizione con i nuovi problemi dell'era atomica, in un paese che la loro religione considera pagano.
Come al solito Chaim Potok è bravissimo a costruire situazioni e personaggi con un paio di frasi, anche se i suoi libri non traboccano di suspense. In questo "A Book of Lights" però il conflitto principale del romanzo (il rimorso di Arthur per la bomba che il padre ha contribuito ad inventare) non è così coinvolgente. Potok è comunque sempre un gran bel leggere.