La copertina nera di "Everyman" è stata imposta dall'autore Philip Roth, dato che questo è un libro sulla morte. Con queste premesse non ti aspetti ti farti quattro risate ma questo smilzo libretto è veramente durissimo. Il prologo è il funerale del protagonista e poi la storia è quella della sua vita, attraverso i matrimoni, le debolezze, i divorzi, i problemi al cuore, i disastri della vecchiaia.
Sarebbe un libro da sconsigliare se non fosse che Roth è bravissimo e in questo romanzo (che è corto, a differenza degli altri suoi) guadagna una essenzialità che secondo me aiuta il lettore (diciamolo, Roth non è uno che va al punto velocemente). La parte dove il protagonista racconta dei suoi giorni felici da bambino è assolutamente strepitosa.