Evidentemente sto invecchiando. Avete presente gli anziani a cui da fastidio tutto? Ho cominciato stamattina.
Ero ai Giardini Margherita con famiglia e i bambini stavano giocando con tre coetanei dall'aspetto orientale e uno molto scuro.
Tutti i bambini si esprimevano in un italiano senza accento, chiaro
segno di integrazione. Poi è arrivato un papà bianco (bulbo vaporoso,
camicia ultrabianca, bermuda stirati, bei mocassini, rolex da mezzo
chilo) e mi sono accorto che stava un po' in disparte dal gruppo di
bambini urlanti, che non gli sporcassero la figlia.
Poi passo da Feltrinelli, hanno di nuovo spostato tutto, mi tocca di
chiedere dove è Infinite Jest. L'unica copia è parecchio ciancicata,
decido di lasciarla lì (e poi è così grosso che sarei costretto a non
leggere altro per settimane). Comunque passo al settore informatico e
sfoglio un libro sul C# tradotto in italiano. Vedo che c'è un capitolo
sul sovraccarico degli operatori.
Uh? Mi accorgo che è una traduzione di operator overloading. Aargh.
A casa, libreria Ikea da montare. Non ci sono i tasselli ("dipende dal
materiale su cui montate la libreria quindi non li forniamo"). In Svezia
sarà pieno di case di marzapane, ma qui di solito usiamo i mattoni.
Devo girare mezza Bologna per trovare una ferramenta aperta di sabato in agosto e il
ferramentaro prima di servirmi chiacchiera per almeno 15 minuti con un
nullafacente suo amico (se tratta tutti come me presto anche lui avrà
tutto il tempo che vuole).
Verso sera vado a correre al Parco dei Cedri. Mentre sudo, soddisfatto
di aver staccato Dinone che ha dieci anni meno di me, fingo di non
vedere qualche ragazzo atletico che mi passa a tutta velocità (manca
solo che
mi si attacchi al culo e sfanali). Oggi non è caldo e riesco a prendere
un buon ritmo, mi sento bene e credo che farò un buon tempo. Poi,
distrattamente butto lo sguardo su un fighetto che sto per incrociare.
No no no. Non devo guardare, mi salta la concentrazione. Ma non posso, viene verso di me, è impossibile non notarlo.
E' giovane, persino bello. Corre leggero, quasi non suda, è firmato
dalla testa ai piedi ma soprattutto (e qui perdo il morale, il passo e
la felicità) alle orecchie ha due cuffiette, bianche.