Oggi ho fatto un versamento Postepay e volevo commentarne la procedura perché è meravigliosa:
Per versare si deve conoscere il numero del postepay ricevente che è assurdamente lungo (sono sedici cifre, sufficienti per dare un postepay ad ogni abitante della terra e ridarglielo nuovo ogni giorno per dieci anni). Inoltre è necessario anche nome e cognome del proprietario della carta.
Bisogna scrivere questi numero e nome su un foglietto, inoltre è necessario scrivere anche il tuo nome, cognome, numero del tuo documento (non sarai uscito senza) e da chi è stato rilasciato, dove e quando (queste ultime informazioni sono convinto che servano solo a ribadire che devi morire).
Sul fatidico foglietto tu e l'impiegato apponete una firma, dopodiché l'impiegato tiene una copia e l'altra, debitamente impressa a carta carbone (ti chiedevi cosa significa quel cc. nella posta elettronica, vero?) ti viene restituita.
L'impiegato utilizza le informazioni del foglietto e le ribatte, tutte, sul suo terminale (titic, titic). Ovviamente si guarda bene dall'accettare bancomat e carta di credito. Solo contante.
Dulcis in fundo l'impiegato mi chiede il mio numero di codice fiscale, che grazie a F24 on line ormai conosco a memoria.
L'impiegato aveva tutta la mia solidarietà quando mi ha comunicato che fra tre giorni va in pensione e non vede l'ora perché non vuole mai più chiedere documenti a nessuno.
Io poi stavo pagando, non voglio neanche sapere cosa succede se qualcuno i soldi li deve prelevare.